Epilessia nei beagle: qual è la causa?

L'epilessia è una malattia purtroppo molto comune nei beagle. Ma come riconoscerla? E che fare?
Epilessia nei beagle: qual è la causa?
Samuel Sanchez

Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

L’epilessia è un evento comune nelle razze di cani come i beagle. Secondo i dati statistici, fino all’1,5% dei beagle può avere degli episodi epilettici durante l’anno. Questi cani sono più inclini di altri a soffrire di epilessia, specialmente tra i sei mesi ed i tre anni d’età.

In realtà, come il vomito, il prurito o i noduli, le crisi epilettiche sono dei segni clinici e non una malattia di per sé. Possono essere causati da problemi metabolici, tumori o predisposizione genetica. Se volete avere delle informazione in più sull’epilessia nei beagle, non perdetevi questo articolo.

Cosa causa l’epilessia nei beagle?

L’epilessia è la malattia neurologia più comune nei cani. Durante un attacco, l’attività cerebrale del cane diventa anormale provocando convulsioni, comportamenti insoliti, sentimenti difficili da descrive e persino perdita di coscienza. Anche negli esseri umani questa patologia presenta gli stessi sintomi.

Nei cani, esistono tre tipi di epilessia:

  1. Reattiva. Quando è provocata da un problema metabolico. Le possibili cause scatenanti possono essere un basso livello di zuccheri nel sangue, un mal funzionamento di qualche organo o l’avvelenamento.
  2. Secondaria. Come conseguenza di tumori cerebrali, traumi cranici diretti o accidenti cerebrovascolari.
  3. Primaria. La causa della malattia non è nota, quindi, si considera idiopatica. In molti casi, l’epilessia idiopatica è correlata alla genetica della razza del cane, come sembra essere per i beagle.
Veterinario che visita l'orecchio di un beagle.

L’importanza dell’eredità genetica

Degli studi condotti su oltre 400.000 cani dimostrano che i beagle sono la sesta razza di cani più soggetta a crisi epilettiche. Ciò significa che circa l’1,5% dei beagle, o forse una percentuale più alta, può soffrire ogni anno di questa patologia. Qual è la ragione di questa situazione?

Ad oggi, si è riusciti ad isolare solo due geni che causano l’epilessia nei cani: LGI2 e ADAM23. Probabilmente, la predisposizione all’epilessia è dovuta al fatto che in alcune razze le mutazioni di questi geni si ereditano di generazione in generazione. Dato che spesso c’è consanguineità tra i cani, le possibilità di ereditare la malattia aumentano.

Epilessia nei beagle: un dilemma difficile da decifrare

Mentre gli altri cani hanno l’epilessia secondaria, dovuta a tumori cerebrali o ictus, la stragrande maggioranza dei beagle non mostra segni di malattie che potrebbero provocare l’epilessia. Non si riscontrano delle disfunzioni del tessuto cerebrale, ma solo delle scariche elettriche anormali che sembrano non avere una causa.

Di solito, la prima crisi epilettica compare tra uno ed i tre anni d’età. Alcuni dei segnali di questo evento sono che il cane fisserà l’orizzonte con lo sguardo perso, sarà confuso, girerà intorno ad un punto senza nessun motivo, inizierà a sbavare in modo eccessivo, avrà dei crampi muscolari ed infine perderà conoscenza.

Lo studio che abbiamo citato in precedenza dimostra che l’età avanzata, il sesso (maschi), l’appartenenza ad una razza pura e un peso che supera i 40 chili sono dei chiari fattori di rischio che possono provocare l’epilessia. Come in molti altri casi, le razze selezionate geneticamente sono più inclini ad avere malattie di questa natura.

Il problema dell’endogamia

Il problema dell’endogamia nei cani è più che documentato. Si selezionano e si allevano i cani con le caratteristiche desiderate per creare col passare del tempo delle nuove razze. In molti casi si commette l’errore di incrociare dei cani che appartengono alla stessa famiglia, anche se sono dei lontani parenti.

Ciò causa un fenomeno noto come depressione endogamica o, che è lo stesso, la perdita della diversità genetica. Si sviluppano così delle mutazioni genetiche maligne – che potrebbero essere la causa dell’epilessia nei beagle – che si trasmettono alle generazioni successive. Ciò causa l’aumento dell’incidenza di alcune malattie.

Padrone che dà una crocchetta al cane.

Purtroppo, non si è ancora trovato un rimedio per questo tipo di patologia. Tuttavia, molti beagle epilettici riescono comunque ad avere una vita relativamente normale. Altri, invece, hanno un’aspettativa di vita notevolmente ridotta a seconda della gravità del quadro clinico.

Come padroni, l’unica opzione è armarsi di pazienza, volontà e affetto in modo da dare al cane la vita più dignitosa possibile. Se gli esseri umani che soffrono di epilessia possono vivere una vita relativamente normale, lo possono fare anche i nostri cani.


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