Epilessia nei gatti: cosa bisogna sapere

Sia i micetti giovani che i gatti anziani possono soffrire di questa grave malattia che si manifesta nel giro di pochi secondi o minuti al massimo.
Epilessia nei gatti: cosa bisogna sapere

Ultimo aggiornamento: 08 febbraio, 2019

Sebbene sia poco frequente, l’epilessia nei gatti è un disturbo celebrale che deve essere trattato adeguatamente in quanto è di una certa gravità.

Di seguito vi raccontiamo cause, sintomi e, soprattutto, come procedere nel caso di epilessia nei gatti.

Cause dell’epilessia nei gatti

Le crisi epilettiche si scatenano quando si produce un eccesso di attività elettrica in un gruppo di neuroni. Quando ciò avviene, il felino soffre di alterazioni che possono danneggiare i suoi movimenti, il comportamento ed il suo livello di coscienza.

L’epilessia nei gatti può avere molte possibili cause. Tra di esse citiamo malattie, lesioni cerebrali, sviluppo anomalo del cervello, ecc. Molto spesso, tuttavia, la causa rimane sconosciuta.

Ne esistono tre tipi:

  • Idiopatica: l’epilessia è la malattia primaria, non sussistono patologie sottostanti che causano le crisi.
  • Causata da una malattia secondaria: in tal caso gli attacchi epilettici sono dovuti ad altre patologie.
  • Criptogenetica: quando si sospetta che vi sia qualche altra malattia sottostante che causa gli attacchi epilettici, ma non è possibile identificarla.

L’epilessia nei gatti non è una malattia frequente, ma è grave. Scoprite come comportarvi se il vostro micio soffre di questo disturbo cerebrale.

Sintomi di epilessia nei gatti

L’epilessia può manifestarsi in gatti di tutte le età. Quella idiopatica, tuttavia, colpisce di norma gli esemplari più giovani (in media di tre anni e mezzo), mentre quella provocata da altre patologie si manifesta in animali di circa otto anni.

Epilessia nei gatti

Sebbene la principale manifestazione di tale disturbo siano le convulsioni spontanee e ricorrenti, ci sono altri segnali che possono indicare che un gatto possa soffrire di tale malattia. Ad esempio:

  • Comportamenti strani
  • Spasmi muscolari
  • Difficoltà ad ingerire alimenti o a muoversi
  • Mancanza di equilibrio
  • Iperventilazione
  • Iperattività
  • Nervosismo

Tenete presente che gli attacchi, in generale, durano secondi o, al massimo, alcuni minuti. Dopo averli prodotti, il cervello del micio torna alla normalità.

Come agire di fronte ad una crisi epilettica

È importante sapere come intervenire nel caso in cui il vostro gatto venga colpito da un attacco epilettico. In caso contrario il quadro potrebbe complicarsi. La cosa più importante è cercare di non perdere la calma per poter assistere così il gatto nel miglior modo possibile.

Tra le azioni che è possibile realizzare c’è quella di spostare i mobili o altri oggetti che possano ferire il micio e mettere attorno a lui dei cuscini per proteggerlo.

Tenete presente, inoltre, che qualsiasi stimolo può far durare più a lungo le convulsioni. Per questo è meglio non toccarlo, mentre può risultare utile spegnere le luci, ridurre i rumori e far allontanare dal luogo persone e animali. Se il veterinario ha indicato un farmaco da fargli assumere in caso di urgenza, questo deve essere applicato via rettale.

Cose da non fare

Ecco alcune azioni che non bisogna realizzare mentre il vostro gatto viene colpito da una crisi epilettica:

  • Evitate di tirare fuori la lingua del vostro animale per paura che la ingoi. Si tratta solo di un mito riguardante l’epilessia che non si verificherà. Se cercate di farlo, la cosa più probabile è che il vostro animale vi morda.
  • Non sostenete la testa del micio, in quanto potreste provocargli una frattura del collo.
  • Non somministrategli alimenti, acqua né farmaci via orale, in quanto l’animale corre il rischio di soffocare.
  • Non copritelo con una coperta per prevenire il rischio di asfissia.
Gatto bianco sdraiato

Una volta passato l’attacco, bisogna porre il gatto in un luogo tranquillo e sicuro affinché possa recuperarsi. Inoltre, anche se l’animale dovesse mostrarsi affamato o assetato, dovete far passare un po’ di tempo prima di alimentarlo. Potrebbero infatti persistere dei problemi di deglutizione.

Misure preventive

Se il vostro gatto è epilettico, è importante prendere alcune misure preventive in casa per evitare che l’animale si ferisca se soggiunge una crisi. Ad esempio:

  • Farlo stare lontano dalle scale
  • Porre delle reti di protezione a finestre e balconi
  • Far in modo che i posti in cui passa più tempo siano privi di oggetti che possano ferirlo.

È fondamentale, inoltre, che il vostro animale non soffra situazioni stressanti che potrebbero scatenare un attacco. E, ovviamente, l’ideale sarebbe che non uscisse di casa.

Trattamento dell’epilessia nei gatti

Se sospettate che il vostro gatto possa soffrire di epilessia, è importante portarlo urgentemente dal veterinario.

Una diagnosi corretta è fondamentale per poter trattare l’animale nel modo più adeguato possibile.

Dopo gli studi indicati dal professionista, si valuterà se sia necessario medicare il felino, in base alla frequenza e all’intensità delle convulsioni sofferte.

Ovviamente, se la causa scatenante è un’altra patologia, è essenziale agire su quest’ultima. In ogni caso l’importante è procurare al vostro animale la miglior qualità di vita possibile.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.