Ermellino: habitat e comportamento
L’ermellino è un piccolo mammifero appartenente alla famiglia dei mustelidi. Come i visoni, gli ermellini sono animali piccoli, leggeri e molto agili e veloci. Conosciuti anche come donnola dalla coda corta, gli ermellini sono molto famosi e apprezzati per la loro pelliccia.
Gli ermellini hanno una lunghezza media del corpo che va dai 16 ai 31 centimetri. Essendo animali di piccola taglia, sono anche abbastanza leggeri. Un ermellino adulto può arrivare a pesare circa 500 grammi.
Come molti altri mustelidi, gli ermellini presentano dimorfismo sessuale. Gli esemplari maschi, infatti, sono più grandi delle femmine.
L’ermellino ha la vista, l’udito e l’olfatto molto sviluppati. Pertanto, queste abilità gli permettono di cacciare con facilità.
Gli ermellini, inoltre, hanno dei corpi molto flessibili e agili. Grazie a queste caratteristiche, si arrampicano spesso sugli alberi ad alto fusto in cerca di piccoli uccelli o delle loro uova.
L’ermellino è un animale principalmente carnivoro. Le sue prede principali sono le lepri, anche se hanno dimensioni e peso più grandi delle sue. Molti ermellini si nutrono speso di piccoli roditori e uccelli.
In caso di estrema necessità, gli ermellini mangiano anche le carogne. Tuttavia, non è il loro cibo preferito e preferiscono cacciare personalmente le loro prede.
L’ermellino: caratteristiche e riproduzione
In genere, gli ermellini sono animali territoriali e solitari. Raramente tollerano la presenza di altri ermellini nel loro territorio, specialmente quelli della stessa specie.
Nella maggior parte dei casi, un ermellino usa più tane contemporaneamente. In questo modo, è più facile per lui conservare il cibo ed avere sempre un rifugio nel caso in cui una delle sue tane sia compromessa.
Gli ermellini sono animali solitari che non vivono in gruppo, tranne quando sono nella stagione degli amori. Come il visone americano, l’ermellino femmina alleva i suoi cuccioli senza l’aiuto del maschio.
L’ermellino è un animale principalmente notturno e le sue capacità e abilità si sono adattate per muoversi e cacciare di notte. La sua visione durante il giorno non è molto buona e non distingue bene i colori. Tuttavia, la sua visione notturna può essere paragonata a quella di qualsiasi felino da caccia.
Una caratteristica curiosa degli ermellini è il loro ciclo riproduttivo. In genere, la stagione degli amori avviene tra aprile e maggio. Tuttavia, la femmina fecondata non partorirà fino all’aprile dell’anno successivo.
Negli ermellini, la femmina mantiene l’ovulo fecondato nella parete dell’utero per più di undici mesi. Dopo questo periodo, con l’arrivo della successiva primavera, inizia finalmente la gestazione.
La gravidanza degli ermellini dura dai 21 ai 28 giorni. Un cucciolo di ermellino viene accudito per cinque settimane ed è considerato un adulto dopo dodici settimane di vita. A questa età, riesce a cacciare da solo.
In media, l’aspettativa di vita di un ermellino è di due anni. Tuttavia, nelle giuste condizioni, può vivere fino a sette anni.
Lo sfruttamento della pelliccia
Durante l’estate, la pelliccia degli ermellini è marrone o color miele. Di solito, nella parte inferiore del corpo è più chiara.
Ma è durante l’inverno che la pelliccia dell’ermellino è più ambita. In questa stagione dell’anno, infatti, la pelliccia diventa completamente bianca per permettere a questo animale di mimetizzarsi.
Sia in estate che in inverno, la punta della coda dell’ermellino è nera. È probabile che la punta nera sia il risultato di un’evoluzione finalizzata alla sopravvivenza.
In Europa, la pelliccia invernale dell’ermellino era molto ambita dalla nobiltà. Avere un cappotto di ermellino era considerato un segno di ricchezza e potere, dato che questa pelliccia era molto costosa.
Oggi esistono degli allevamenti di ermellini finalizzati allo sfruttamento delle loro pellicce. Come i visoni, si allevano gli ermellini per sfruttare economicamente il commercio delle loro pellicce.
Esistono vari gruppi di animalisti che lottano per la chiusura di questi allevamenti. Non si dovrebbero sfruttare gli animali per ricavarne delle pellicce. Molti animali soffrono e muoiono ogni anno a causa dell’industria delle pellicce.
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