Fenicottero: un uccello affascinante e curioso
La prima cosa a cui la gente pensa, quando si parla del fenicottero, è a quello elegante uccello dall’insolito colore rosa e con le zampe lunghe e sottili. Ma dietro questo bellissimo e affascinante volatile si nasconde molto di più. Se volete sapere proprio tutto sui fenicotteri, non perdetevi questo interessante articolo.
Le caratteristiche del fenicottero
Questi uccelli, appartenenti all’ordine Neognathae, sono esseri di grandi dimensioni. Possono misurare da 80 a 140 centimetri di lunghezza e sono caratterizzati da lunghi colli e zampe. I piedi sono dotati di quattro dita, tre anteriori e una posteriore, unite da una membrana.
Inoltre, il becco è noto per la sua forma a “gancio”, che consente loro di scavare nel fango in cerca di cibo. Inoltre, possiede delle speciali lamelle per poter filtrare il limo dei fiumi. Muove solo la mascella superiore, che è più piccola di quella inferiore.
Tutte le sottospecie di fenicotteri sono rosa, con un tono più chiaro (quello europeo) che varia fino a uno più scuro, quasi rosso (la varietà che vive nei Caraibi). Quando i pulcini rompono l’uovo, hanno un piumaggio completamente chiaro, che poi cambierà durante lo svezzamento. Infatti, il colore rosa deriva dai carotenoidi che ogni esemplare assimila attraverso il cibo.
Pertanto, possiamo determinare se un esemplare è ben nutrito dallo stato delle sue piume. Questa tonalità consente loro, tra le altre cose, di trovare un partner. Se è più rosa, è più desiderabile come compagno. Altrimenti, se le sue piume sono troppo pallide o sbiadite, si considera che l’esemplare sia malato o non si alimenti in modo corretto… Quindi non è adatto a procreare una prole sana!
Fenicottero: cibo e habitat
La dieta di questo particolare uccello è composta da alghe, gamberi, crostacei e plancton. Per nutrirsi, il fenicottero ha bisogno di vivere in vaste aree di acqua salata o alcalina, a basse profondità e al livello del mare (massimo fino a 5.000 metri di altezza).
I fenicotteri vivono in tutti i continenti, tranne l’Oceania e l’Antartide. Le tre attuali sottospecie sono:
- fenicottero cileno, che abita ovviamente nei paesi del Sud America;
- quello rosa o maggiore, presente in Europa, in Asia e in Africa;
- fenicottero rosso, nei Caraibi e nell’America Centrale, che è il più famoso, per il rosso delle sue penne.
Questi uccelli vivono in grandi gruppi, fino a 20.000 esemplari. Sono molto socievoli e interagiscono continuamente con gli altri membri della colonia.
Sebbene non siano in pericolo di estinzione, l’habitat naturale del fenicottero sta diminuendo a causa della contaminazione delle riserve idriche e dell’abbattimento delle foreste. Tutto ciò senza dimenticare la mancanza di precipitazioni, in alcune regioni, che ha drasticamente cambiato le abitudini riproduttive della specie, portando ad una sensibile riduzione della popolazione.
Fenicottero: riproduzione e abitudini
Una volta che ha raggiunto i sei anni, il fenicottero è già pronto per potersi accoppiare. Per farlo, deve attendere la stagione degli amori, che coincide con il periodo delle piogge. Dovrà trovare un partner attraverso un rituale o “danza” di corteggiamento. I maschi si puliscono il piumaggio e girano la testa per impressionare la femmina con cui desiderano riprodursi.
Una volta creata la coppia e avvenuta la copulazione, la femmina depone un singolo uovo bianco e lo deposita in un classico nido a forma di cono, costruito utilizzando rami, pietre e fango. La madre cova per sei settimane, e si alterna con il padre durante questa attività.
Una volta nati, i pulcini vengono nutriti con una sorta di “latte” prodotto dalle ghiandole del tubo digerente dei genitori. Dopo alcuni mesi, il giovane fenicottero ha già sviluppato il becco e può nutrirsi da solo, come gli adulti. Ma soltanto dopo aver raggiunto i tre anni di età, le loro piume acquisiscono la caratteristica tonalità rosata.
I fenicotteri sono noti per il loro volo bello e veloce, che può raggiungere i 60 km/h. Ma anche per i loro lunghi spostamenti migratori. Pensate che, in un giorno solo, possono percorrere centinaia di chilometri in cerca di cibo, per alimentare sé stessi e gli altri membri della colonia.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.