Guida per la vecchiaia dei cani
Nella maggior parte delle razze canine si considerano adulti gli esemplari di 6 o 7 anni di vita. A partire da quell’età, gli animali dovrebbero essere regolarmente visitati, per tenere sotto controllo la loro salute, curare la loro alimentazione e modificare alcune abitudini e certi comportamenti. E’ un fatto oggettivo che, man mano che invecchia, certe abilità del vostro amico peloso diminuiranno. Col passare del tempo, perderà gradualmente la memoria, la capacità di imparare e riconoscere, e l’acutezza visiva ed uditiva. Per conoscere il modo migliore di prendersi cura del proprio animale in questa tappa della vita, vi mettiamo a disposizione una guida sulla vecchiaia dei cani, con consigli che vi saranno di grande utilità.
Dati importanti
La vecchiaia nei cani solitamente comporta la diminuzione di certi sensi. Questo deterioramento può causare alterazioni nel loro ciclo di sonno e diminuire il loro livello di attività. Perciò, è normale che gli animali adulti vaghino senza meta, si perdano e dimentichino abitudini e regole di comportamento assimilate.
Allo stesso modo, è comune che aumenti la loro ansia e che diventino aggressivi. Forse non saranno più molto affettuosi, e preferiranno stare da soli. Però, tutto dipende dal grado di socializzazione del vostro cane, giacché in molti casi potrebbe succedere proprio il contrario, ovvero che abbiano bisogno della vostra compagnia.
Comprendere le varie tappe della vita che attraversa il vostro cane può aiutarvi ad approcciarvi positivamente ai problemi che possono sorgere col passare del tempo. In questo senso, è molto importante consultare il veterinario in merito ai cambiamenti rilevati sul vostro cane, non convincersi che sta “diventando vecchio” e che non c’è più nulla da fare per aiutarlo. Molti cambiamenti nel comportamento del cane possono indicare disturbi o malattie curabili. E’ probabile che il vostro cane debba modificare i giochi e gli esercizi di routine in relazione alla sua età. Più gli anni passano, più perderà energia, pertanto i suoi movimenti a poco a poco si ridurranno.
In questi casi, è consigliabile rivolgersi ad un addestratore, per insegnare al vostro amico a 4 zampe nuovi comportamenti e stratagemmi adatti alle sue necessità. Allo stesso modo, uno specialista può aiutare il vostro cane, dandogli nuove istruzioni, sopratutto se ha perso la vista e l’udito. Ricordate: ci sono tanti modi per mantenere in salute il vostro amico senza grandi sforzi.
Sintomi da prendere in considerazione
Come abbiamo detto, durante la vecchiaia, i cani subiranno dei cambiamenti, quindi è molto importante tenere perennemente sotto controllo l’animale; è importante che prestiate attenzione ad alcuni sintomi che potrebbero aiutarvi ad evitare che il vostro cane si ammali.
Un sintomo di cui tenere conto è la famosa “cecità improvvisa”: la diminuzione della vista può derivare dalla cataratta, una malattia molto comune durante la vecchiaia.
I cambiamenti nel peso o la perdita di appetito sono altri sintomi che non dovete ignorare.
Curate l’alimentazione del vostro cane e offritegli una dieta bilanciata, adatta alla sua età. Se notate che respira con difficoltà, perde pelo, vomita, ha diarrea, tosse o cambia le sue abitudini, rivolgetevi al veterinario, per individuare le cause di questi sintomi.
Cosa fare
Non fategli mai mancare l’acqua, e controllare con quanta frequenza urina. Pianificate una dieta regolare e servite il cibo al vostro cane su una superficie non scivolosa, per evitare qualsiasi incidente.
Procurate al vostro cane una cuccia comoda, pulita ed asciutta, da posizionare nella zona più calda della casa, ed evitate, durante i periodi più freddi, che il cane dorma in cortile.
Fate insieme a lui una serie di esercizi poco faticosi, per mantenere in condizioni ottimali le sue articolazioni ed i suoi muscoli.
Se il vostro cane ha un’età molto avanzata, non lasciatelo solo troppo tempo o, se possibile, trovate una persona di fiducia, che possa accudirlo in vostra assenza.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.