I tipi di movimento negli esseri viventi
Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez
Il movimento (motilità) negli esseri viventi è definito come la capacità di un organismo di muoversi in maniera libera e spontanea nell’ambiente. A seconda della scala evolutiva e delle esigenze dell’animale analizzato, il tipo di movimento può variare molto.
In genere gli esseri viventi si muovono verso uno stimolo o si allontanano da esso, ma esistono anche movimenti casuali e modalità di locomozione che si collocano tra queste due alternative. Se volete scoprire tutto quello che c’è da sapere sul movimento nel regno animale e vegetale, continuate a leggere.
I 3 tipi di movimento negli esseri viventi
Il movimento, da un punto di vista fisico, può essere definito come il cambiamento della posizione di un corpo nel corso del tempo rispetto ad un sistema di riferimento. Quasi tutti gli esseri viventi si muovono in un modo o nell’altro durante la loro vita, anche se non sono dotati di sistemi motori complessi come gli arti dei vertebrati.
In generale, possiamo distinguere approssimativamente 3 tipi di movimento negli organismi viventi. Questi sono il tattismo, la cinesi e il tropismo. Ve li spieghiamo in generale nelle righe seguenti, con esempi curiosi per ogni caso.
1. Tattismo
Il tattismo è una risposta direzionale di un essere vivente unicellulare o multicellulare a seguito di uno stimolo esterno. Questa può essere diretta verso la fonte (attrazione) o lontano da essa (repulsione). Ad esempio, un animale si avvicina alla sua fonte di cibo per nutrirsi, ma scappa da un potenziale predatore, poiché questo potrebbe porre fine alla sua vita.
Esistono molti tipi di tattismo, tanti quanti sono gli stimoli ambientali che generano una risposta negli esseri viventi. Tra questi troviamo i seguenti:
- Aerotassi: lo stimolo è la presenza di ossigeno. Ad esempio, i batteri aerobici si spostano in luoghi con una più alta concentrazione di questo elemento, poiché ne hanno bisogno per vivere.
- Elettrotassi: lo stimolo è costituito dal campo elettrico. È stabilito che, in base alle variazioni di elettricità, le cellule sono in grado di orientarsi verso i tessuti e le ferite, in modo da poterle riparare più rapidamente.
- Fototassi: lo stimolo è la luce. Molti invertebrati hanno una fototassi negativa, cioè fuggono da fonti luminose e si rifugiano in ambienti umidi e bui.
Feromoni e chemiotassi
La chemiotassi è un processo stimolato da un gradiente di concentrazione chimica. Anche se potrebbe non sembrare, i feromoni degli animali sono completamente basati su questo tipo di tattismo.
Ad esempio, i feromoni nei cani hanno diverse funzioni: calmare i cuccioli, marcare il territorio e attirare esemplari del sesso opposto. Grazie a questi composti chimici volatili, i cani scelgono se vogliono avvicinarsi direzionalmente allo stimolo o allontanarsene.
2. Cinesi
La cinesi è simile al tattismo in quanto, in entrambi i casi, l’essere vivente risponde a uno stimolo esterno. La principale differenza tra i due termini è la direzionalità: nel tattismo l’animale va verso o si allontana da un luogo specifico, mentre nella cinesi il movimento è non direzionale.
Ad esempio, se si riscalda una fiasca contenente una coltura batterica, i batteri possono iniziare a muoversi in modo non direzionale in risposta al calore. Più velocemente si muovono, più si dimostra che stanno cercando la loro zona di comfort. Se il movimento è lento, probabilmente significa che la temperatura è tollerabile.
Cinesi e isopodi
Degli studi hanno mostrato fenomeni cinetici negli isopodi (crostacei). Questi invertebrati mostrano un’attrazione verso oggetti solidi (tigmocinesi) e luoghi oscuri (fotocinesi negativa). Pertanto, meno favorevoli sono le condizioni ambientali, più si muovono in modo non direzionale nell’ambiente.
3. Tropismo
Infine abbiamo il tropismo, tipico delle piante. Il tropismo differisce dal tattismo in quanto, nonostante sia un movimento direzionale, gli esseri viventi che lo presentano non hanno meccanismi di motilità definiti come possono essere ciglia, flagelli o estremità. Questo fenomeno può essere suddiviso in 3 semplici passaggi:
- Sensazione di stimolazione, solitamente la luce.
- Trasduzione del segnale a livello metabolico da parte della pianta.
- Produzione di crescita direzionale verso o lontano dallo stimolo.
Quindi, se mai vedrete una pianta germogliare e torcere il gambo verso la finestra, starete osservando un evidente fenomeno di tropismo. Sebbene il fototropismo sia l’esempio più comune nelle piante, esistono molte altre varianti.
I 3 tipi di movimento negli esseri viventi sono diversi tra loro, ma allo stesso tempo hanno un obiettivo comune: rispondere agli stimoli presenti nell’ambiente. Grazie a questi meccanismi biologici intrinseci, gli organismi sono in grado di sopravvivere nel tempo ed aggirare potenziali minacce.
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