Il fenomeno del nanismo nel regno animale

Il nanismo in natura è più comune di quanto pensiamo: può essere causato da fattori genetici, ma anche ambientali. Scopriamo insieme quali sono le specie pigmee più comuni.
Il fenomeno del nanismo nel regno animale

Ultimo aggiornamento: 19 maggio, 2019

Il nanismo nel regno animale potrebbe apparire un fenomeno insolito. Raramente gli umani si fermano a pensare come mai il nanismo si verifica più frequentemente nell’Homo sapiens che in qualsiasi altra specie.

Vi siete mai chiesto perché gli animali hanno dimensioni diverse rispetto all’uomo? In natura, le dimensioni determinano la sopravvivenza di una specie. Per questo motivo, quelle di un animale sono intimamente legate alle dinamiche dell’ecosistema.

Nelle zone con climi temperati gli animali sono generalmente più grandi, in modo tale da conservare il calore corporeo. Al contrario, nelle zone con climi caldi gli animali si sono evoluti in una dimensione più piccola.

Le dimensioni di un predatore o di una preda costituiscono la loro forza più grande nella lotta alla sopravvivenza. Inoltre, non è un segreto che in natura la buona riuscita dell’accoppiamento dipende dalle dimensioni dell’esemplare maschio.

Per quale motivo le varie specie animali sembrano diventare sempre più più piccole? C’è una spiegazione per il nanismo nel regno animale?

Chiwawa e bulldog


Cause che determinano il nanismo nel regno animale

Il nanismo in natura è il fenomeno attraverso il quale un essere vivente non sembra avere le tipiche dimensioni degli altri individui della sua stessa specie. Negli esseri umani, è facile determinare a colpo d’occhio se un individuo soffre di nanismo.

Negli umani questo fenomeno è stato studiato in molte occasioni. Al momento, diversi studi affermano che alla base sussistono tre ragioni metaboliche e fisiologiche.

Secondo gli esperti, questo fenomeno potrebbe essere dovuto a cause genetiche, squilibri ormonali o carenze nutrizionali. Sebbene il nanismo si manifesti in tutto il regno animale e vegetale, le cause non sono sempre le stesse negli uomini e negli animali.

Nell’uomo, tre casi su quattro di nanismo sono dovuti all’acondroplasia, una mutazione genetica. Questa mutazione modifica la proporzione tra le estremità e il busto di una persona. Mentre il tronco è di dimensioni simili al resto della specie, le estremità sono molto più corte.

Negli animali, il nanismo dovuto a mutazioni genetiche o squilibri ormonali è raro. Tuttavia, i casi di in natura dovuti all’acondroplasia sono molto comuni ed esistono diversi esempi facilmente riconoscibili.

Bassotto

Il nanismo da acondroplasia è molto comune in certi cani. I bassotti, così come i bulldog e il basset hound sono razze affette da nanismo genetico. Il nanismo genetico accorcia le gambe, mentre il tronco è di dimensioni normali e proporzionali rispetto alla testa.

Tuttavia, essendo una condizione genetica, spesso queste razze soffrono anche di altri problemi, per esempio alla vista.

Il nanismo insulare negli animali selvatici

Per spiegare il nanismo nel regno animale, possiamo appellarci a un’altra causa. In natura, il nanismo evolutivo è anche noto come nanismo insulare. È il tipo più comune di nanismo negli animali selvatici e che ci crediate o no, è presente in molte specie.

Il nanismo insulare è il processo evolutivo attraverso il quale le dimensioni di una specie variano a seconda delle risorse naturali alla sua portata. Pertanto, in habitat isolati o di difficile accesso, gli animali si sono evoluti per essere più piccoli.

Negli spazi con una piccola quantità di cibo disponibile c’è un chiaro vantaggio nell’avere il corpo di dimensioni ridotte. Per questo motivo, in habitat con accesso e mobilità difficili sia le prede sia i predatori si sono evoluti in pigmei.

Elefante pigmeo del Borneo

Alcune delle specie diventate pigmee allo stato brado sono l’elefante pigmeo del Borneo, l’uistitì pigmeo e le capre nane africane. Molti degli animali pigmei sono incredibilmente teneri per via delle loro dimensioni ridotte.

Gli elefanti pigmei e gli ippopotami sono chiaramente molto più piccoli delle loro controparti “normali”. Tuttavia, sono comunque piuttosto grandi: un elefante pigmeo adulto può pesare fino a 5000 chilogrammi.

Le capre pigmee sono esemplari che possono raggiungere la metà delle dimensioni di una capra adulta non affetta da nanismo. Una capra nana misura tra i 40 e i 60 centimetri. Oggi, i video delle capre pigmee sono così teneri che vengono usati come anti-stress da molte persone.

Capre pigmee il nanismo nel regno animale

Uno dei casi più acuti di nanismo in natura è quello dell’uistitì pigmeo, scimmia che pesa solo 100 grammi. Un uistitì pigmeo è più piccolo del palmo della mano di un adulto umano.

Animali domestici pigmei

Molte persone sono attratte dal fenomeno del nanismo nel regno animale, soprattutto per quanto riguarda gli animali domestici; molti umani, infatti, vogliono adottare i casi più estremi di animali pigmei.

A causa del fenomeno del nanismo nel regno animale, il lupo si è evoluto fino a trasformarsi nel piccolo cane chihuahua. Alcune persone, invece dei cani o dei gatti, scelgono altri animali pigmei.

Maiali pigmei il nanismo nel regno animale

Tra gli animali scelti, ci sono le capre pigmee e, naturalmente, i maialini pigmei. E voi, che ne pensate? Qual è il vostro animale pigmeo preferito?

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  • Wijesinha, R., Hapuarachchi, N., Abbott, B., Pastorini, J., and Fernando, P. (2013). Disproportionate dwarfism in a wild Asian elephant. Gajah. 38, 30-32.


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