Il rigurgito nei cani e gatti
In questo articolo parleremo del rigurgito, un fatto molto abituale nei cani e nei gatti. Si tratta di un meccanismo involontario per cui il contenuto dello stomaco ritorna in bocca, passando dall’esofago. Si può trattare di cibo, muco o vomito.
Il rigurgito può avere vari motivi: cause congenite, un cambiamento nell’alimentazione del vostro animale, problemi di salute o l’assunzione di un medicinale. Chiunque abbia un cane, avrà potuto già osservare come a volte mangi l’erba del giardino per espellerla subito dopo. Questo gli serve per provocarsi il vomito e depurarsi internamente.
Continuate a leggere per sapere tutto sul rigurgito dei cani e dei gatti, le cause, i sintomi e come comportarsi.
Cause del rigurgito
Il rigurgito è più frequente nei cani che nei gatti, anche se non è raro incontrare un gatto che ne soffra. Esistono razze canine che ne sono più soggette, come nel caso del Fox terrier, lo Schnauzer nano, il Danese. La razza felina che tende più a soffrirne è invece quella siamese.
Esistono però anche cause mediche legate al rigurgito come:
Problemi dell’esofago
Il cane o il gatto potrebbe avere una lesione o un’ostruzione dell’esofago, l’organo più vicino alla bocca, che gli causa rigurgito dopo aver mangiato. Una lesione dell’esofago può essere provocata da motivi vari, come un’ernia iatale, un tumore, un restringimento dell’esofago o problemi al sistema nervoso simpatico.
Potreste anche non esservi accorti che l’animale ha un corpo estraneo incastrato nell’esofago. In ogni caso, bisogna ricorrere al veterinario.
Problemi alla gola
I problemi alla gola di solito si presentano al momento della nascita. Potrebbero tuttavia, anche manifestarsi più tardi, a seguito di un’allergia, un avvelenamento, una malattia dei muscoli, cancro, rabbia o per la presenza di un corpo estraneo.
Differenza tra vomito e rigurgito
Bisogna saper distinguere tra il vomito e il rigurgito perché, avendo caratteristiche diverse, vanno trattati in maniera differente.
Il vomito è più facile da individuare, consiste nell’espulsione del contenuto dello stomaco attraverso l’esofago e la bocca. Può dipendere da problemi allo stomaco, all’intestino, fegato, reni o pancreas.
Il rigurgito è diverso: essendo cibo non ancora digerito significa che non è ancora arrivato allo stomaco e tutto il processo si è verificato nell’esofago.
Come già accennato prima, il cane ingoia l’erba fresca se vuole provocarsi il vomito. Molti veterinari non vogliono che i nostri amici a quattro zampe lo facciano, dal momento che l’erba potrebbe essere contaminata da prodotti chimici che possono risultare tossici.
Questo loro “brucare l’erba” potrebbe anche essere dettato dalla necessità di introdurre vitamine o altre sostanze. Se l’animale sente il bisogno di mangiare erba frequentemente, è necessario fare visita al veterinario per capire il motivo.
Trattamento del rigurgito
Prima di tutto bisogna determinare la causa esatta del rigurgito, per poter dare un trattamento specifico all’animale. Per far questo è indispensabile l’intervento del veterinario.
Nel frattempo potete aiutare l’animale cambiando la sua dieta, dal momento che l’origine del malessere potrebbe essere l’ingestione di un alimento.
Si può anche dare al cane un farmaco che migliori la sua motilità gastrica. Se sospettate che il problema nasca dall’esofago, potete provare a somministrare al cane o al gatto preparati con agenti antiacido o a protezione dell’esofago.
Se invece il veterinario stabilisce che dipende da una polmonite, seguirà un trattamento a base di antibiotici.
Quando vedete il vostro animale domestico rigurgitare, stategli vicino con grande attenzione. Potrebbe succedere che una parte degli alimenti finisca dentro il naso o ancora peggio, si depositi nei polmoni.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.