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Il visone europeo rischia seriamente l'estinzione

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La sopravvivenza del visone europeo è seriamente minacciata dalla presenza di una specie invasiva, il visone americano.
Il visone europeo rischia seriamente l'estinzione
Ultimo aggiornamento: 04 novembre, 2020

Il visone europeo (Mustela lutreola) rischia seriamente l’estinzione: si tratta infatti di uno dei mammiferi più minacciati d’Europa. La perdita di habitat, la caccia e, soprattutto, l’invasione di una specie invasiva e dominante, il visone americano, sono i principali fattori che contribuiscono alla sua scomparsa.

Come distinguere il visone europeo?

Una delle difficoltà degli esperti per la conservazione del visone europeo è la competizione con il visone americano, una specie introdotta quasi un secolo fa in Europa per sfruttarne la pelliccia.

Sono animali molto simili, che appartengono alla stessa famiglia di mustelidi e con l’aspetto e i comportamento quasi uguali. Tuttavia, ci sono alcuni tratti che ci aiutano a differenziarli. Il visone europeo presenta le seguenti caratteristiche:

  • È di taglia più piccola.
  • Ha la pelliccia più leggera. Il mantello del visone europeo è di color cioccolato, leggermente più chiaro rispetto a quello del suo parente americano.
  • Ha delle macchie bianche sul mento e su entrambi i lati del muso.
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Oltre a queste differenze morfologiche, ce ne sono altre che riguardano il comportamento. Il visone americano è più aggressivo ed è una specie meno esigente nel suo habitat, in quanto si adatta facilmente a qualsiasi tipo di ambiente acquatico e ha una maggiore capacità riproduttiva.

Cause della scomparsa del visone europeo

Ci sono tre fattori principali che causano la progressiva scomparsa di questa specie. Le azioni da intraprendere su ciascuno di questi punti costituiscono le strategie più efficaci per la sua conservazione.

1. Concorrenza con il visone americano

Il visone americano è un piccolo mustelide del Nord America. Ha iniziato ad essere allevato in cattività in Canada e negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo per commerciare la sua pelliccia. Nel 1920 si decise di importare l’attività in Europa, dove gli allevamenti di animali da pelliccia si diffusero rapidamente.

A causa delle fughe massicce provocate dai sistemi di sicurezza insufficienti, il progressivo abbandono dell’attività, nonché dei rilasci propugnati dalle campagne animaliste, il risultato fu che diverse popolazioni selvatiche si diffusero nell’ambiente naturale.

Le conseguenze dell’introduzione del visone americano furono molto negative sull’ambiente e sulle specie autoctone.

La grande adattabilità e la capacità riproduttiva del visone americano lo rendono un concorrente molto aggressivo per gli altri mustelidi, in particolare per il visone europeo, che deve lottare per lo stesso territorio e le stesse risorse.

2. Frammentazione delle popolazioni esistenti

Il visone europeo è già scomparso dal 90% del suo areale originario in Europa e le popolazioni che ancora rimangono sono isolate l’una dall’altra.

La popolazione occidentale, quella franco-spagnola, è tagliata fuori dall’est (Delta del Danubio e Russia) e, a sua volta, è frammentata al suo interno, dato che il visone francese e quello spagnolo non hanno nessun contatto fra loro.

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L’isolamento genetico implica una grande perdita di biodiversità che rende il visone europeo una specie ancora più fragile. Uno degli obiettivi dell’allevamento in cattività è proprio lo scambio di esemplari per aumentare la variabilità genetica.

3. Distruzione dell’habitat

Il visone europeo è un animale che prospera solo in condizioni ambientali specifiche. In genere predilige le zone ad ampio argine, con la vegetazione fitta e con acque di buona qualità, a corrente lenta o moderata. Gli ecosistemi fluviali sono tra i più colpiti dall’azione umana.

La distruzione della vegetazione fluviale, lo sfruttamento delle falde acquifere, l’inquinamento delle acque e la costruzione di barriere architettoniche che modificano il regime naturale del fiume sono le cause più comuni di perdita di questi ecosistemi.

Strategie di conservazione per il visone europeo

Le strategie di conservazione mirano a combattere la concorrenza con il visone americano, la frammentazione delle popolazioni esistenti e la distruzione dell’habitat. Attualmente, ci sono diversi programmi di conservazione in tutta Europa per salvare questa specie dall’estinzione. Eccoli:

1. Censimento della popolazione

Conoscere la situazione del visone europeo in libertà è essenziale per effettuare una valutazione della specie. In questo senso, acquisire, riconquistare e tracciare più informazioni possibili sul campo è fondamentale per ottenere dei dati reali.

È importante conoscere anche la densità di popolazione del visone americano per capire se le strategie di gestione delle specie invasive funzionano.

2. Allevamento in cattività e reintroduzione

Il visone europeo attualmente è incluso nell’ambito del programma di conservazione ex situ EPP (European Endangered Species Program), fautore di progetti di reintroduzione in paesi come Estonia, Germania, Francia e Spagna.

Uno dei principali problemi che rendono difficile l’allevamento in cattività del visone europeo è l’atteggiamento del maschio. Infatti, durante la stagione dell’accoppiamento, mostra disinteresse, fugge dalla femmina o, come è successo in alcuni casi, può comportarsi in modo aggressivo.

Non ci sono ancora abbastanza studi per verificare quali fattori rendano i maschi in cattività diversi da quelli selvatici, ma le esperienze in altri centri con animali della stessa famiglia come la martora eurasiatica (Martes martes) suggeriscono che l’esperienza pregressa dell’animale, l’età o la competizione con altri maschi possono influenzare il successo della copulazione.

3. Prevenzione dell’espansione del visone americano e conservazione dell’habitat

Per fermare l’espansione del visone americano, è necessario controllare la diffusione delle popolazioni ed evitare la creazione di nuovi allevamenti di animali da pelliccia, che rappresentano un grande rischio per il visone europeo.

Anche l’attuazione di misure per la protezione e il ripristino degli ecosistemi fluviali è molto urgente, per rafforzare la connettività tra le aree in cui vive la specie e migliorare quindi lo scambio genetico. Senza togliere il fatto che la conservazione degli habitat dei fiumi è vantaggiosa anche per molte altre specie che si trovano a rischio di estinzione.


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