La tartaruga come simbolo culturale

La tartaruga come simbolo culturale

Ultimo aggiornamento: 24 maggio, 2018

Per alcune persone, questo animale è sinonimo di lentezza, per altri incarna la saggezza assoluta. Vi è poi chi considera la tartaruga come simbolo di longevità. In diverse culture, questo rettile dal guscio robusto è voluminoso, è ancora oggi un simbolo venerato e rispettato. Spesso identifica valori e caratteristiche cari agli umani e che, in questo articolo, proveremo a spiegarvi.

La tartaruga come simbolo di longevità e saggezza

Sapevate che i cheloniani sono gli animali che hanno vissuto più a lungo sul nostro pianeta? I fossili di tartaruga più antichi, che siano mai stati trovati, hanno circa 200 milioni di anni.

Ma non è tutto: dal momento che alcune sottospecie possono vivere più di 100 anni. Sono stati registrati anche casi di tartarughe che hanno compiuto 150 anni. Sebbene molte sottospecie di questo animale siano in pericolo di estinzione, quando si trovano nel loro habitat naturale superano abbondantemente i 50 anni di vita.

Le tartarughe sono meno longeve delle tartarughe marine, mentre quelle allevate come animali domestici tendono a vivere ancora più a lungo se vengono curate e alimentate in modo adeguato. Per questo motivo, è normale che questo rettile sia diventato un simbolo di longevità. E, ovviamente, anche di saggezza. In molte storie per bambini, la tartaruga è rappresentata come un’anziana nonna che insegna ai figli della famiglia e che racconta storie di tempi passati.

una tartaruga di terra tra le dune di un deserto

Nella “vita reale” possiamo dire che questi rettili sanno come agire di fronte alle avversità, accettano i cambiamenti e continuano giorno per giorno imperterriti senza preoccuparsi dei problemi o delle sfide imposte. Senza dubbio, è una lezione di vita da cui l’essere umano può imparare molto.

La tartaruga come simbolo di movimento e creazione

Quando si tratta di tartarughe marine, spesso vengono collegate al movimento e alla tenacia. Devono viaggiare ogni anno per migliaia di chilometri per deporre le uova sulle coste, pur sapendo che una percentuale molto bassa dei piccoli sopravviverà. Inoltre, lo sforzo di scavare buche usando solo le zampe è davvero sovrumano, come ci mostrano molti film e documentari.

È per questo motivo che un altro dei simboli delle tartarughe ha a che vedere con la creazione. In alcune culture si ritiene che siano stati loro a dare vita all’universo. I gusci sono stati usati per studiare le costellazioni stellari, poiché sono divisi in 13 parti, lo stesso numero delle fasi lunari annuali.

In alcune tribù del Nord America, nella mitologia indù, nella cosmologia balinese e nelle leggende cinesi, la tartaruga simbolizza il cielo, protegge il pianeta e rappresenta il punto di congiunzione tra la Terra e l’Universo.

una gigantesca tartaruga delle isole galapagos
Fonte: Lavoz.com.ar

Nel corso dei secoli, questi animali sono stati venerati e rispettati a livello mitologico e religioso. In Giappone, la tartaruga è un simbolo di buona fortuna. I greci la associavano alla dea della bellezza e dell’amore, Afrodite. Gli antichi marinai avevano l’abitudine di tatuarsi una tartaruga una volta attraversata la linea dell’equatore, come portafortuna. E’ lo stesso viaggio che, ogni anno, migliaia di esemplari realizzano per portare a termine la loro migrazione, dai mari dell’Africa fino al sud dell’Oceano Atlantico.

La tartaruga come simbolo di pazienza

La presunta lentezza di questi rettili – possono essere molto veloci sia in terra ma soprattutto in mare – è legata alla pazienza e alla destrezza. Sicuramente conoscerete la fiaba di Esopo, intitolata “La lepre e la tartaruga”, in cui la prima sfida la seconda in una gara di velocità, poiché è sicuro che vincerà.

Tuttavia, il mammifero dalle orecchie lunghe contava troppo sulla sua velocità e, dopo essersi addormentato nella foresta, pensando di aver acquisito un sufficiente vantaggio, non poté fare nulla quando si accorse che la tartaruga stava tagliando il traguardo prima di lei. Come ha fatto? Grazie alla sua perseveranza, impegno e pazienza. Non ha mai mollato!


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