Le origini dei cavalli
I cavalli sono creature magnifiche, che simbolizzano bellezza, eleganza e forza. L’uomo ha utilizzato questi maestosi animali per secoli, ma vi siete mai chiesti da dove vengono i cavalli? Vi invitiamo a conoscere un po’ di più su questa magnifica specie, che è ed è stata per tanto tempo tra di noi e che tanto ci ha aiutato.
Il cavallo che conosciamo al giorno d’ oggi ha alle spalle un processo evolutivo notevole, di circa 50 milioni di anni. Senza dubbio agli albori non godeva delle enormi dimensioni di cui fa sfoggio al giorno d’oggi, di fatto non era in origine più grande di un cane di taglia media.
Non abbiamo molte informazioni esatte sull’origine del cavallo come animale terrestre, però i reperti suggeriscono che il parente più prossimo al cavallo che tutti conosciamo è il tarpan, Equus ferus ferus, un animale il cui ultimo esemplare è morto, in Ucraina, agli inizi del XX secolo. Al momento non rimane nessun resto di questi animali che permetta una ricerca più approfondita. Sicuramente nelle grotte dove si conservano affreschi antichi, si può apprezzare la grande somiglianza tra questi animali e i cavalli come li conosciamo oggigiorno.
È molto difficile risalire alle origini o agli antenati del tarpan, però si crede che questo animale sia riuscito a sopravvivere alla glaciazione (l’era glaciale) e che sia arrivato da qualche zona del nord America, quando la terra era ancora nello stato di Pangea e i continenti non si erano ancora separati, migrando poi nell’area che oggi conosciamo come Asia.
I reperti fossili del tarpan sono molto numerosi e oltre a permettere ai ricercatori di ricostruire i misteri che giacciono dietro alla sua straordinaria evoluzione, ci aiutano a ricostruire i processi migratori di cui questa specie fu partecipe. Il fossile più antico conosciuto (datato circa 55 milioni di anni) di un equino appartiene ad un Eohippus, scoperto in nord America. La sua peculiarità sono le zampe con piccoli cuscinetti e non con zoccoli come siamo abituati, oltre a misurare appena 30 centimetri.
A causa di un processo migratorio (verso l’ Europa e poi diretto verso l’ Asia) e ai cambiamenti climatici che si succedettero nei millenni a venire, la specie si evolvette in tre razze, con l’ ultimo, il Merychippus, molto somigliante all’ attuale asino. Questo processo evolutivo durò circa 25 milioni di anni.
Dopo questo processo evolutivo, comparvero i primi esemplari dotati di zoccoli nella zona euroasiatica, che avevano dimensioni molto maggiori rispetto ai loro antenati più antichi. Al momento si crede che gli esemplari che popolavano il nord America si siano estinti circa 8000 anni fa. Questi animali si suddivisero in due sottospecie, i Dinohippus e i Pliohippus, essendo questi ultimi quelli che conosciamo attualmente come tarpan.
Entrambe le sottospecie riuscirono a sopravvivere, mentre tutte le altre si estinsero durante l’era glaciale. Si diffusero poi per tutta l’Europa, l’Asia e l’Africa. In accordo con le condizioni climatiche e geografiche, i cavalli raggiunsero in fine le attuali dimensioni e caratteristiche.
Tipi di cavallo
Il cavallo di bosco: è un cavallo solido, con testa e zoccoli grandi, ed è probabilmente, data la sua struttura fisica, l’ antenato più prossimo degli attuali cavalli da tiro e dei cavalli a sangue freddo.
I cavalli delle praterie: questi cavalli sono molto più piccoli dei cavalli di bosco, di struttura più longilinea e più resistenti. È probabile siano gli antenati dei cavalli semi selvaggi dei mongoli.
Il cavallo della steppa: era un tipo di cavallo leggero, che ha dato origine alle razze arabe e al bardotto, che sono a loro volta gli antenati dei purosangue attuali.
Il cavallo della tundra: adattatosi perfettamente ai climi freddi, era un esemplare molto grande e pesante. Il Yakut, originario delle zone polari, sembra essere l’ unico discendente presente al giorno d’ oggi.
I cavalli furono addomesticati approssimativamente 6000 anni fa, e si rivelarono di vitale importanza per lo sviluppo della civiltà umana. Si crede che i primi ad addomesticare con successo alcuni cavalli furono i membri delle tribù nomadi del mar Caspio e Nero.
Al momento, alcuni membri della comunità scientifica hanno recuperato il tarpan grazie a abili incroci di DNA di cavalli delle razze più antiche, privilegiando quelle che non sono state addomesticate eccessivamente e che hanno conservato una certa somiglianza con i loro antenati. Si riproducono in mandrie polacche, anche se il loro carattere e le loro caratteristiche rimarranno sempre un ibrido.
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