Le stereotipie nei bovini: perché si verificano?

Le stereotipie del bestiame sono uno dei problemi che possono minarne il benessere.
Le stereotipie nei bovini: perché si verificano?
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Purtroppo, le stereotipie nei bovini sono dei comportamenti abbastanza comuni. Sebbene quando si parla di questi comportamenti si faccia riferimento agli animali presenti negli zoo, la verità è che gli ungulati domestici sono tra i più colpiti.

Sfortunatamente, siamo a conoscenza di questo tipo di comportamenti perché possono avere un impatto economico e non perché si è interessati al benessere degli animali. Le stereotipie nei bovini, come per altri gruppi di animali, sono dei comportamenti ripetitivi e privi di senso che ci indicano che il benessere dell’animale è compromesso.

Qual è la causa delle stereotipie nei bovini?

Esistono delle prove che le stereotipie dei bovini derivino da comportamenti naturali di foraggiamento tipici della specie. Si è arrivati a questa conclusione perché i movimenti degli animali sono simili e tendono a diminuire con la sazietà e ad aumentare prima che arrivi il cibo.

Inoltre, molte delle stereotipie dei bovini riguardano persino l’ingestione del cibo. Si è notato che l’uso di diete più naturali rispetto ai mangimi concentrati e la bassa presenza di fibre possono ridurre questi comportamenti anomali.

Allevatore che dà da mangiare ai suoi animali.

Esistono fondamentalmente tre ipotesi. La prima è che questi comportamenti derivino da tentativi di ricerca di cibo per contrastare le diete povere di nutrienti. La seconda è che siano la conseguenza di una salute intestinale compromessa da queste diete. La produzione di saliva aiuterebbe gli animali ad equilibrare i livelli di pH.

La terza, che è la spiegazione più diffusa ed ampiamente accettata, è che il cibo utilizzato in cattività viene assorbito rapidamente dall’animale lasciandolo insoddisfatto. Questo non gli permetterebbe di avere dei comportamenti alimentari naturali.

Alimentazione naturale e mangimi processati

Con la transumanza e negli allevamenti estensivi ciò non accade. Negli allevamenti intensivi, invece, gli animali non occupano il loro tempo assumendo dei comportamenti di foraggiamento. Ciò potrebbe influire sul loro benessere.

Si è visto che l’uso di un’alimentazione più naturale e ricca di fibre (e con maggiore disponibilità per l’animale) riduce le stereotipie nei bovini e negli ungulati selvatici in cattività.

Capra in un allevamento.

Si ritiene è che questi animali non abbiano una grande flessibilità nei loro comportamenti di foraggiamento. Inoltre, sebbene posseggano molta energia, è difficile per loro ridurre il tempo che impiegano nel foraggiamento; a differenza di altri animali, come i primati, che riescono ad adattarsi con più facilità.

Il foraggiamento aiuta questi animali ad avere una buona funzione intestinale e a mantenere i denti in buona salute. Questi sono degli aspetti che possono influire sulla comparsa delle stereotipie. Ciò che è chiaro è che, indipendentemente dal motivo di fondo, maggiori sono le differenze tra l’alimentazione data ai bovini e la loro dieta naturale, maggiori saranno i comportamenti anomali.

L’obiettivo degli allevatori che hanno degli animali con delle stereotipie dovrebbe essere quello di fornire loro un’alimentazione naturale con più fibre e che il foraggiamento richieda più tempo.

Inoltre, se gli animali si nutrono nella stalla, si consiglia di utilizzare dei dispositivi di arricchimento ambientale per aumentare il tempo che impiegano nella ricerca del cibo. Questo permette di avere degli animali più sani e un allevamento più redditizio.


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  • MASON, G. (2006). Stereotypic oral behaviour in captive ungulates: foraging, diet and gastrointestinal function. Stereotypic animal behaviour: Fundamentals and applications to welfare, 19.

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