Logo image
Logo image

Malchik, la storia di un cane abbandonato

3 minuti
Malchik, la storia di un cane abbandonato
Ultimo aggiornamento: 29 gennaio, 2016

Sono molte le storie che parlano di animali vittime di maltrattamenti e abbandono. Oggi vi raccontiamo la storia di Malchik, un cane abbandonato assassinato nella metropolitana di Mosca, qualche anno fa, e che oggi ha un monumento in suo onore, un modo per cercare di promuovere il rispetto nei confronti dei cani randagi.

Malchik, la mascotte dei pendolari

Malchik, che significa bambino, era diventato la mascotte degli impiegati che ogni giorno prendevano la metropolitana.  Grazie al suo carattere affettuoso, si era infatti guadagnato il rispetto dei lavoratori che giornalmente gli davano qualcosa da mangiare.

Per tre anni, il cane visse nel passaggio sotterraneo della stazione Mendeleievskaya, appartenente alla linea Serpukhovsko-Timiryazevskaya, localizzata nel distretto Tverskaya dell’area centrale di Mosca.

Proprio lì venne eretto il monumento Compassione, per ricordarlo e per omaggiare tutti i cani abbandonati. Quest’opera venne realizzata dallo scultore Alexander Tsigal e dall’architetto Andrei Nalich.

La morte di Malchik

Some figure

Il cane abbandonato morì a causa di una modella che camminava nella stazione insieme al suo cane, uno Staffordshire Bull Terrier.

Vedendo il randagio, la modella spinse il suo animale a spaventarlo, ma Malchik non si intimidì e fece retrocedere il terrier.

La modella andò su tutte le furie e, preso un coltello riposto nella sua elegante borsetta, pugnalò il povero Malchik, fino a lasciarlo privo di vita.

Le persone che in quel momento si trovavano alla stazione, si lanciarono sulla modella per tentare di disarmarla ma era già troppo tardi: il cane era morto.

Provvedimento giudiziario

La notizia fece scalpore tra gli abitanti di Mosca e ne scaturì una grande diatriba giudiziaria. La modella, che al momento del tragico avvenimento era in procinto di andare in Italia per lavoro, venne arrestata.

Le autorità giudiziarie determinarono che la donna soffriva di disturbi mentali, e ne ordinarono la detenzione in un ospedale psichiatrico.

Per ricordare Malchik e gli altri cani randagi

Oltre a queste questioni giudiziarie, l’indignazione per l’assassinio di Malchik generò la mobilitazione di un gruppo di persone, tra di esse artisti ed intellettuali. Essi proposero che si ergesse un monumento, per ricordare che gli animali abbandonati devono essere trattati con rispetto.

Tra le personalità che sostennero maggiormente questa iniziativa c’erano i poeti Yevgueni Yevtushenko e Bella Ajmadulina, l’attore Valentin Gaft e il musicista Andrei Makarevich.

Le autorità della metro dettero il loro consenso all’iniziativa, e l’opera venne finanziata grazie a donazioni di privati cittadini russi e stranieri.

Due cose mi sorprendono: l’intelligenza delle bestie e la bestialità degli uomini.

-Tristan Bernard-

I cani, vittime innocenti della crisi economica

La scultura di Malchik venne collocata, nel 2007, proprio nel passaggio sotterraneo in cui viveva il cane, vicino all’ingresso della stazione.

Da lì, ricorda a tutti quelli che passano da quel luogo che gli esseri umani hanno un debito importante nei confronti degli animali abbandonati in strada, che devono trovare il modo di sopravvivere giornalmente in un mondo poco accogliente per loro.

Proprio come lo sfortunato Malchik, molti cani continuano ad essere abbandonati in Russia. Ancora una volta gli animali finiscono per essere le vittime innocenti della crisi economica che attraversa gran parte del mondo.

Adattarsi per sopravvivere

Some figure

Negli ultimi tempi, alcuni cani abbandonati a Mosca stanno cominciando ad attirare l’attenzione di chi studia il comportamento animale.

La lotta per la sopravvivenza nelle strade sta dando luogo alla comparsa di animali molto intelligenti, che mettono in pratica diverse strategie per riuscire ad ottenere cibo.

Così, tra molte altre abilità, hanno imparato a muoversi in metro e a scendere nelle stazioni in cui c’è una maggiore possibilità di trovare del cibo, come per esempio in quelle ubicate vicino ai mercati. Inoltre usano senza alcun problema le scale mobili.

Tuttavia, nonostante questi dati suscitino curiosità e ammirazione, i compagni di Malchik dovrebbero sviluppare la loro intelligenza tramite i giochi, al riparo nelle loro case e con dei padroni amorevoli.

Forse un giorno alcuni di essi riusciranno a trovare casa. Nel frattempo, i cani abbandonati sopravvivono come possono in un mondo troppo spesso crudele, sia per uomini che per animali.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.