Il naso dei cani: curiosità

Il naso dei cani: curiosità

Ultimo aggiornamento: 20 settembre, 2015

Il naso nei cani rappresenta ciò che l’occhio è per gli esseri umani, ossia uno degli organi più rilevanti che permette loro di conoscere il mondo. Qui di seguito sono elencati alcuni dati curiosi riguardo al senso più importante per i nostri amici quadrupedi:

  • I cuccioli nascono sordi e ciechi. L’unico senso che gli consente di trovare le mammelle della madre è l’olfatto.
  • L’olfatto dei cani è efficace fino a 1,5 metri, al contrario di quello degli esseri umani che arriva a 5 centimetri soltanto.
  • Il bulbo olfattivo dei cani è di circa quaranta volte maggiore rispetto a quello degli umani.
  • L’olfatto dei cani è di 10.000 volte più sensibile rispetto al loro gusto.
  • I cani sono capaci di fiutare idrocarburi causa di incendi o esplosioni, così come droghe e altre sostanze proibite.
  • Attraverso l’olfatto i cani sono in grado di individuare il periodo di fertilità nelle femmine della loro specie ma anche in altri animali, come le vacche, le quali hanno un periodo di fertilità molto corto.

Come funziona l’olfatto dei cani?

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I nostri cani possiedono il cosiddetto Organo di Jacobson, che si trova situato nella parte inferiore della mucosa olfattiva ed è in contatto con la cavità orale. Per questo motivo il cane può percepire odori nell’aria o persino attraverso la lingua; di fatti, leccando il pavimento o una qualsiasi superficie, i cani sono in grado di captare informazioni su qualsiasi cosa che attragga la loro curiosità. È per questo motivo che i cani annusano il didietro di altri animali: per scoprire il loro sesso, la loro età, alcune caratteristiche caratteriali ecc.

Un essere umano può arrivare a distinguere qualche dozzina di odori, e una persona che lavora a stretto contatto con i profumi forse anche qualcuno in più, eppure un cane può riconoscere, distinguere e classificare nella memoria più di un milione di aromi e odori differenti. È per questo che sono in grado di fiutare persone e oggetti e distinguerli nelle loro più piccole sfumature odorose.

Un elemento a comprova di ciò si può avere se si lancia una pallina dentro a una piscina con altre palline esattamente uguali. Per noi sarebbe difficile localizzarla, soprattutto se perdiamo il contatto visivo della traiettoria fino all’acqua. Per un cane invece, il nostro sudore sulla pallina o l’odore della sua stessa saliva di cui la pallina era già stata impregnata in precedenza, gli permetteranno di identificarla e riportarla indietro al padrone.

È per questo motivo che il cane sa riconoscere persone e oggetti. Se vediamo il nostro amico a quattro zampe che alza la testa, annusa l’ambiente o aguzza gli occhi, è perché sta interrompendo il suo ciclo respiratorio per esplorare e immagazzinare informazioni, anche ad elevate distanze, attraverso i suoi potenti sensori olfattivi (lo fa per praticamente tutta la durata della vita).

Come si può allenare l’olfatto di un cane?

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Ogni odore, per quanto a noi appaia insignificante o sgradevole, può determinare in modo rilevante il comportamento di un cane. Gli odori gli indicano infatti la posizione degli elementi nello spazio, la presenza di altre persone o di intrusi, le malattie o persino lo stato d’animo in altri animali o esseri umani. Non va dimenticato che il senso dell’olfatto compone la memoria olfattiva del cane, la quale incide su tutto il suo mondo e determina il suo modo di comportarsi e di vivere la vita.

Per queste ragioni è di vitale importanza ricordare che i cani hanno bisogno di determinati stimoli dall’ambiente circostante. Questi serviranno a complementare la sua conoscenza dello spazio oltre a rinforzare in modo positivo la nostra convivenza con loro.

Tenendo in considerazione l’importanza nel cane di questo senso, potete ricompensarli ogni volta che annusano qualcosa che gli interessa e che può trarvi benefici, come il giornale, le pantofole, i giocattoli, animali sconosciuti o pericolosi, nuovi membri della famiglia ecc. In questo modo applicherete il conosciuto Principio di Premack: “Un’attività piacevole può agire come rinforzo di un’attività spiacevole”. Ciò vuol dire che bisogna rinforzare una condotta poco comune ma positiva, con un rinforzo positivo.

Per esempio, se il vostro cane ama giocare al gioco del tiro e molla, è bene usare quest’azione dopo che abbia eseguito un’azione poco comune ma positiva, come portarvi il giornale o smettere di mordere un determinato oggetto.


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