Non picchiate mai il vostro cane!

Non picchiate mai il vostro cane!

Ultimo aggiornamento: 03 novembre, 2016

“La violenza genera altra violenza”. Queste parole sono adatte ad ogni circostanza. Per questo motivo, non date retta a chi considera le punizioni corporali come parte dell’educazione del cane. Non colpite mai il vostro amico a quattro zampe. Gentilezza, amore e pazienza sono le migliori armi per convivere bene. E questo riguarda più che mai gli animali domestici.

Perché non bisogna colpire il cane?

Il cane che riceve una punizione corporale diventa sfuggente e timoroso. Non è precisamente quello che vogliamo da un animale domestico, giusto? Un cane che si sente minacciato dal padrone non riuscirà mai ad eseguire correttamente un ordine o a capire cosa vogliamo da lui.

Inoltre, ricordate che i cani sono molto sensibili e percepiscono chiaramente la rabbia. Quindi, non colpiteli, altrimenti otterrete solo che:

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  • Fuggano quando è il momento di sgridarli.
  • Decidano di affrontare la situazione mordendo.
  • Esprimano frustrazione e ansia adottando vari comportamenti negativi: rompere oggetti, leccarsi in modo compulsivo, fare pipì in luoghi inopportuni, etc.

Quando capita questo, la soluzione non è, ovviamente, un’altra punizione corporale, ma trovare il giusto modo per chiedere al cane di comportarsi correttamente. Così facendo, a poco a poco il problema si attenuerà. In caso contrario, potrete chiedere consiglio ad un addestratore professionista, assicurandovi prima che sia serio e responsabile.

Quando decidete di adottare un cane, educarlo diventa una delle vostre responsabilità. Questo aspetto deve essere affrontato con amore, pazienza e rispetto. Non picchiate mai il vostro cane!

Educatelo con amore: no alle punizioni corporali

L’approccio migliore per educare un cane è, senza alcun dubbio, farlo con affetto. L’affetto si traduce in pazienza, tenacia e gentilezza. Utilizzando con il cane il cosiddetto rinforzo positivo si ottengono certamente risultati migliori che non maltrattandolo, condotta che non dimentichiamolo, è anche punita dalla legge.

Come fare in modo che il cane apprenda le regole basilari di comportamento? In sostanza, dovete premiare il comportamento corretto e ignorare quello negativo. Molto semplicemente, quando il cane obbedisce ad una vostra richiesta dovrete:

  • Premiarlo con un cibo di suo gradimento.
  • Accarezzarlo.
  • Dirgli con affetto che è un bravo cane e che siete orgogliosi di lui.

Ricordate che il cane è un cane e si comporta come tale

Se avete deciso di condividere la casa e la vita con un cane, non fa male ricordare che:

  • L’animale non fa le cose di proposito o per farvi arrabbiare. Quello che un essere umano considera un cattivo comportamento, potrebbe essere assolutamente normale per un cane. Per questo motivo occorre pazienza prima di ottenere una convivenza serena.
  • È inutile sgridare un cane dopo che si è comportato male. Il rimprovero serve solo quando lo cogliete sul fatto. Altrimenti l’animale non sarà in grado di capire il motivo della vostra rabbia e finirete solo per confonderlo.
  • Quando il comportamento negativo persiste, state sicuri che c’è sempre una spiegazione. Per risolvere il problema dovete andare alla radice. Punire l’animale peggiorerà solo la situazione.

Rispetto, pazienza e amore

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Non dimenticate mai che chi sceglie di vivere con un animale domestico deve assumersene la responsabilità e prendersene cura. Trattarlo con gentilezza è al primo posto nella lista delle attenzioni che merita il cane.

Abbiamo cominciato questo articolo con una frase sulla violenza. Ne usiamo un’altra per chiudere: “Quel che si semina si raccoglie“. Chi tratta il proprio cane con amore ne riceverà altrettanto, chi lo picchia avrà in casa un animale intimorito o aggressivo.

Il cane è un essere vivente e come tale merita il nostro rispetto. Riempitelo di coccole e siate pazienti, vi ripagherà moltiplicato per cento. Su questo non c’è alcun dubbio.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.