Parco nazionale di Yellowstone: il primo al mondo

Parco nazionale di Yellowstone: il primo al mondo

Ultimo aggiornamento: 22 agosto, 2018

In tutto il pianeta ci sono migliaia di aree protette e riserve naturali. Ma, se guardiamo in dietro negli anni, sicuramente vale la pena menzionare il Parco Nazionale di Yellowstone, creato nel 1872 negli Stati Uniti. Fu infatti questo il primo ad essere costruito, a livello mondiale. In questo articolo vi parleremo del Parco Nazionale di Yellowstone, raccontandovi la sua lunghissima storia.

La storia del parco nazionale di Yellowstone

Nel marzo del 1872 l’allora presidente degli Stati Uniti, Hiram Ulysses Grant, fu responsabile della decisione di creare il Parco Nazionale di Yellowstone. A questo proposito, fu promulgata una legge nazionale ad hoc che lo trasformò nel primo in assoluto, a livello mondiale.

Tuttavia, questa zona era già stata la dimora delle tribù native per oltre 10.000 anni, resa particolare dalla presenza di pietre e rocce gialle, da cui deriva il nome Yellowstone. Gli indiani si rifornivano e pescavano nel ridente fiume che scorre attraverso la regione, vivendo in armonia con i bisonti che pascolano, ancora oggi, pacificamente.

Bisonti al pascolo

Le prime spedizioni dell’uomo bianco ebbero luogo nel 1806. Mezzo secolo dopo, furono realizzati altri viaggi per studiare i fenomeni geotermici tipici del luogo. Dopo diverse indagini, il governatore si propose di convertire l’ampio territorio in un parco nazionale protetto, con lo scopo di preservare la sua ricchezza storica e naturale.

La proposta venne trasmessa al Senato e si inserì anche un progetto per prevenire lo sfruttamento commerciale. La valle iniziò ad essere sorvegliata da diversi “sovrintendenti” una volta creato il Parco Nazionale di Yellowstone. Successivamente, questo compito fu affidato all’esercito e al National Park Service, fondato all’inizio del XX secolo.

Sono state fatte diverse opere pubbliche per migliorare l’accesso al parco, come una strada e diversi sentieri interni. Verso la metà del secolo scorso l’occupazione turistica fu tale che le strutture furono modernizzate e, al tempo stesso, furono estese le misure di sicurezza per evitare o prevenire i frequenti incendi.

Geografia del Parco Nazionale di Yellowstone

Sebbene la maggior parte del suo territorio si trovi nel Wyoming, il parco comprende anche zone del Montana e dell’Idaho, in un’area di quasi 9.000 km². Si trova su un altopiano di 2.400 metri di altezza media e ha due gole o “canyon” scavati dai corsi d’acqua. I fiumi che nascono nel parco sono denominati Yellowstone e Snake, e in tutta la loro estensione è possibile apprezzare cascate di quasi cinque metri di altezza, durante tutto l’anno.

L’inverno qui è molto freddo, con temperature comprese tra -20 e -5 gradi, e sono possibili le nevicate. Al contrario, l’estate è calda, con un massimo di 30 gradi e tempeste serali. Indubbiamente uno dei principali spettacoli naturali del Parco Nazionale di Yellowstone è la sua attività geotermica, dato che ci sono circa 200 geyser (tra cui il famoso è l’Old Faithful che lancia acqua fino a 40 metri di altezza) e ben 10.000 sorgenti termali.

Orsi nel bosco

Flora e fauna di Yellowstone

L’80% della riserva è coperta da foreste; il resto sono zone umide e prati. Laghi, fiumi e stagni sono la casa e la fonte di vita per molti animali, tra i quali si evidenziano il grizzly, l’aquila di mare testabianca, l’orso nero e poi ancora alci, mufloni, puma, cervi, linci, bisonti e la gru d’America. In totale, il parco ospita oltre 300 specie di uccelli, quasi 20 pesci, sette ungulati, 50 mammiferi e diversi rettili e anfibi.

Vale la pena sottolineare il caso del lupo grigio, che è stato reintrodotto nel Parco di Yellowstone per bilanciare l’ecosistema e la popolazione degli ungulati, dopo essere scomparsi a causa della caccia (vietata dal 1935). L’unico predatore rimasto era il coyote ma oggi è possibile vedere branchi di lupi in tutto il territorio.

Per quanto riguarda la flora, ci sono più di 1.700 specie endemiche di alberi e piante, così come la vegetazione introdotta. I più comuni sono gli olmi e i salici, così come i pini e gli abeti, tra le altre conifere.


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