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Perché i cani seguono i padroni? Ecco la spiegazione

4 minuti
I cani, lo sappiamo, seguono i padroni ovunque. Ma sappiamo anche perché? In questo articolo cerchiamo di scoprirlo.
Perché i cani seguono i padroni? Ecco la spiegazione
Samuel Sanchez

Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

I cani seguono i padroni ovunque essi vadano: è una cosa che ci sembra scontata. Chiunque abbia in casa un cane potrà confermare come questo diventi una vera e propria estensione dei propri padroni, pronto ad accompagnarli ovunque e a cercare la loro approvazione.

L’etologia, disciplina scientifica che studia l’espressione comportamentale degli animali, non si accontenta di constatare i comportamenti animali, ma vuole anche comprendere le ragioni alla base di tali comportamenti. In questo articolo dunque cerchiamo di spiegare perché i cani seguono i padroni in modo incondizionato.

I cani seguono i padroni per questione di geni?

Secondo vari esperti, il motivo principale per cui i cani seguono i padroni è dato dalla genetica. Essendo diretti discendenti del mammifero Canis lupus (il lupo), si presuppone che anche i cani domestici abbiano la predisposizione ad aggregarsi in gruppo.

Una teoria non esente da controversie, dato che la maggior parte degli studi etologici condotti sui lupi a riprova di questa teoria sono stati condotti in cattività.

Molti dei comportamenti osservati in spazi ristretti potrebbero non essere rispettati in un ambiente al 100% naturale. Se non siamo sicuri di come questi animali selvatici si comporterebbero in natura, con quale certezza possiamo applicare la stessa teoria ai cani domestici?

Altri studiosi sostengono che il cane associ il proprio padrone all’elemento leader del gruppo. Un’idea altrettanto aperta a dibattito, dato che diversi studi mostrano come i cani siano in grado di intendere, riconoscere e discriminare caratteristiche umane. Proprio per questo motivo, per quanto ci rispettino e adorino, i cani sanno perfettamente che non siamo un membro della loro specie.

È innegabile come esista una gerarchia intrinseca tra il cane e il suo padrone, ma non si è ancora riusciti a chiarire se questa derivi dall’esigenza ereditata di aggregarsi. Dato che sembra ormai chiaro che la risposta al nostro quesito iniziale non sia legata ad una questione genetica, cerchiamo di esplorare altre opzioni.

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Fattori emotivi

Esistono altri possibili scenari per spiegare come mai i cani seguono i loro padroni. Eccone alcuni:

  • Rinforzo positivo: quando un cane è abituato a vedere il padrone come una fonte di stimoli positivi. Si può trattare di cibo, giocattoli, carezze o interazioni varie. Gli animali, per natura, vanno alla ricerca di ciò che permette loro di sopravvivere e vivere bene, per l’appunto il padrone.
  • Razza: a seconda della specie, alcuni cani sono più predisposti di altri a seguire i propri padroni. Parliamo di esemplari abituati al contatto fisico con gli esseri umani e che, più tempo passano con i loro padroni, più incrementano questa caratteristica.
  • Compagnia: nel corso degli anni, gli umani hanno selezionato i cani geneticamente più predisposti ad interagire con la nostra specie. Proprio per questo non è strano che cerchino la nostra compagnia senza esigenze particolari se non quella di stare con noi.
  • Ansia da separazione: in questo caso, ci troviamo davanti ad un disturbo emotivo prodotto da una cattiva gestione da parte del padrone. I cani possono associare i momenti di solitudine a stress, malessere e perfino agonia. Un comportamento non corretto.

Come abbiamo visto esistono diversi motivi per cui i cani sentono l’esigenza di restare a fianco del proprio padrone. Al di là dell’affetto e dell’amore, la nostra compagnia favorisce la sopravvivenza dei cani.

Così come osservato negli studi prima citati, i cani sono in grado di comprendere i nostri gesti, linguaggi e toni. Tanto più tempo essi spendono con i loro padroni, quanto meglio sapranno identificare i momenti che favoriscono il loro benessere, come ricevere il cibo o il momento di uscire a passeggio.

I cani spesso ci osservano e ci seguono proprio perché così possono capire i momenti in cui ci prendiamo più cura del loro benessere.

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Un comportamento frutto di anni di interazione

Come abbiamo visto, la genetica non è sempre la miglior risposta per tutto. I cani sono stati addomesticati e abituati a stare con noi a tal punto che molti comportamenti che nel mondo naturale sarebbero controproducenti e atipici vengono ripetuti di continuo.

Una cosa è chiara: i cani ci ammirano e adorano, non solo perché diamo loro cibo e riparo, ma anche perché rappresentiamo un referente e un pilastro fondamentale della loro quotidianità. Per questo motivo rispettare e accettare la loro compagnia è qualcosa che i padroni dovrebbero fare.


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  • Dogs and pack mentality in the household, The honest Kitchen. Recogido a 27 de julio en https://www.thehonestkitchen.com/blog/dogs-pack-mentality-household/
  • Jenks, S. M., & Ginsburg, B. E. (1987). 17. Socio-sexual dynamics in a captive wolf pack. Man and Wolf: Advances, Issues, and Problems in Captive Wolf Research4, 375.
  • Huber, L. (2016). How dogs perceive and understand us. Current Directions in Psychological Science25(5), 339-344.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.