Sbarazzatevi dei pregiudizi e adottate un gatto
I gatti sono animali affascinanti. Tuttavia, ci sono molte persone a cui non piacciono. Spesso si tratta di un’avversione immotivata, e causata semplicemente da stereotipi e pregiudizi. Vi diamo alcune informazioni per smascherare le menzogne più diffuse sui gatti.
I gatti sono malvagi
Una delle ragioni principali che impediscono alla gente di adottare un gatto è la convinzione che questi splendidi felini siano animali malvagi. Altre persone se ne mantengono alla larga perché temono che il gatto possa sferrare un attacco da un momento all’altro.
Molti sono convinti che i gatti possano attaccare senza ragione e senza preavviso, ma questo è del tutto falso. I gatti preferiscono evitare le baruffe, soprattutto quando l’avversario è fisicamente più grande. I gatti attaccano solo quando si sentono circondati, o quando è stato fatto loro del male o se sono malati.
Portano malattie
Quante volte avete sentito dire che i gatti portano malattie? Ecco un altro falso mito da sfatare: è molto più probabile infettarsi e contrarre malattie procurate dal contatto con altre persone, che per il contatto con un animale domestico. Anche se molte malattie sono patologie specifiche di una specie e non si possono trasmettere all’uomo, non mancano, purtroppo, articoli sensazionalistici e allarmistici che avvertono del pericolo del contatto con i gatti. Si parla spesso per esempio della toxoplasmosi felina.
Di recente è stato pubblicato perfino un articolo nel quale si parla di una ricerca che avrebbe dimostrato che esistono legami tra la toxoplasmosi e una grande varietà di disturbi della personalità, che vanno dall’ADHD (sigla per sindrome da deficit di attenzione e iperattività) al disturbo ossessivo-compulsiv,o e dalla schizofrenia alle tendenze suicide. Per non parlare delle miriadi di pubblicazioni sulla toxoplasmosi e gravidanza. L’infezione può essere trasmessa al bambino attraverso la placenta, provocando in determinate circostanze malformazioni o addirittura l’aborto o la morte in utero.
C’è da chiedersi come mai, se davvero è così preoccupante, il Centro nazionale per la prevenzione e controllo delle malattie non abbia lanciato un appello affinché le donne in gravidanza, e in generale tutte le persone, evitino il contatto con i gatti. Il Centro consiglia a tale proposito solo di lavarsi bene le mani dopo aver cambiato la sabbia o di indossare i guanti.
La toxoplasmosi si evita con l’igiene
Dovete sapere che, generalmente, la trasmissione di questo tipo di malattie infettive dipende da cattive abitudini igieniche e da condizioni di vita insalubri.
Il gatto contrae la toxoplasmosi dall’ingestione di carni crude e da feci di altri gatti contaminate da oocisti di toxoplasma.
Per la trasmissione all’uomo è necessario ingerire le oocisti, che vengono espulse dal gatto con le feci e che possono rimanere anche attaccate al pelo. Questo rischio, comunque, esiste per un periodo molto ridotto, di soli 6-8 giorni dall’infezione del gatto, quindi è molto difficile che una persona, con un comportamento igienico mediamente normale, possa infettarsi.
Tanto che il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie avverte che per non contrarre la toxoplasmosi è molto più importante controllare l’alimentazione e non ingerire carne cruda o poco cotta, e di lavare bene le verdure.
Non possono essere addestrati
Un altro pregiudizio sui gatti è proprio questo: molte persone credono, sbagliando, che i gatti non possono essere educati e addestrati. Falso!
Certo, addestrare un gatto è un po’ più difficile che addestrare un cane. Tuttavia, possiamo insegnare ai nostri amici felini numerose cose. Spesso la gente crede che i gatti siano animali indomabili, ma in realtà la colpa è delle persone che non hanno sufficiente pazienza per educarli.
La convinzione che i gatti sono animali freddi e che ignorano gli ordini dei proprietari è probabilmente il mito più diffuso e più pregiudizievole. Molti proprietari si sbarazzano dei gatti perché credono che non possono esseri educati.
Certo, a nessuno piace che il gatto non faccia i suoi bisogni nella lettiera, che graffi i mobili, le tende e i divani, ma sono comportamenti che possono essere corretti attraverso piccoli accorgimenti e una buone dose di affetto e di pazienza.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.