Alla scoperta di tutti i tipi di serpenti del mondo

Data la vastità di questo gruppo, sarebbe interessante conoscere più a fondo i principali tipi di serpenti del mondo.
Alla scoperta di tutti i tipi di serpenti del mondo
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Quando parliamo di ofidi o serpenti, ci riferiamo a un insieme di animali che include al’incirca 3.460 specie. Data la vastità di questo gruppo, sarebbe interessante conoscere più a fondo i principali tipi di serpenti del mondo. Sia per saperli riconoscere che per imparare a rispettarli meglio.

Tipi di serpenti del mondo

1. Boa e pitoni

Tra i diversi tipi di serpenti, boa e pitoni sono considerati le specie più primitive e, in effetti, hanno ancora le zampe posteriori vestigiali. Boa e pitoni sono sprovvisti di veleni letali, ma uccidono la loro preda per soffocamento, mentre avvolgono la vittima con il corpo sinuoso e possente, stritolandola e portandola all’asfissia.

Pitone sul terreno

Tra tutti questi serpenti costrittori ci sono diversi esemplari molto popolari: il pitone reale è sempre più famoso come animale domestico, mentre il pitone reticolato è spesso protagonista di documentari per il fatto che può raggiungere i 10 metri di lunghezza.

Boa e pitoni possiedono denti aglifi, ovvero solidi e curvi all’indietro, che gli consentono di bloccare le loro prede, ma non sono progettati per inoculare veleno.

2. Colubridi

I colubridi sono tra i tipi di serpenti più comuni e si possono trovare in molti ecosistemi diversi. All’interno di questa famiglia non si trovano di solito serpenti letali, ma sicuramente sono dotati di veleno.

Serpente sbuca da una roccia

Tradizionalmente, all’interno di questo gruppo vengono annoverati molti serpenti diversi, perché mantengono comunque una serie di caratteristiche in comune, facilmente riconoscibili.

La maggior parte dei colubridi ha denti aglifi, come quelli di boa e pitoni. Hanno però un canale che li collega al veleno prodotto dalle ghiandole. Trovandosi nella parte posteriore della mandibola, tuttavia, devono mordere molto a fondo la preda per poter inoculare la loro sostanza tossica.

Esistono diversi tipi di serpenti in Italia appartenenti a questa famiglia, dal momento che si tratta dei  più comuni in Europa. Il Biacco e la Natrice dal Collare sono i più diffusi, ma sono innocui, mentre solamente il Colubro Lacertino e il Colubro dal cappuccio sono dotati di veleno. Solamente il boomslang, che vive nell’Africa subsahariana, è un colubride velenoso letale per l’uomo.

3. Elapidi

Questo gruppo include serpenti estremamente velenosi, generalmente capaci di inoculare un tipo di veleno neurotossico. Tra gli elapidi ci sono mamba, cobra e serpenti corallo.

Cobra indiano dritto in posa d'attacco

I mamba sono serpenti arboricoli africani, noti per essere molto velenosi ed estremamente veloci. Il più noto è il mamba nero, il serpente più velenoso presente in Africa. Curiosamente non vive sugli alberi, come gli altri “cugini” e deve il suo nome al colore nero dell’interno della sua bocca.

I cobra sono noti per la testa allargata, che mostrano aperta quando si sentono minacciati. Vivono sia in Asia che in Africa e spiegano le loro vertebre cervicali come gesto di avvertimento. Hanno una grande forza per non essere serpenti costrittivi, a causa dei muscoli che schiudono il loro caratteristico cappuccio.

Serpenti corallo e serpenti di mare sono elapidi dai colori vivaci e con veleni micidiali, che ricordano le rane velenose. Nel caso dei serpenti corallo, generalmente la loro pelle presenta degli anelli con tonalità di nero, rosso, giallo, intercalate con striscioline che possono essere bianche.

Gli elapidi hanno denti proteroglifi, situati nella parte anteriore della bocca e sono piuttosto corti. Questi serpenti iniettano il veleno quando mordono, ad eccezione di alcuni cobra sputatori, che hanno un sistema che consente loro di sparare lontano il veleno.

4. Viperidi

Questo gruppo include le vipere del Vecchio Continente e i crotali, tra cui spiccano i serpenti a sonagli. I viperidi hanno un veleno emotossico, che non ha bisogno di raggiungere il cervello per agire, quindi usare dei lacci emostatici servirebbe solamente a provocare la necessaria amputazione dell’arto interessato dal morso.

Serpente a sonagli mentre estroflette la lingua

Le vipere sono abbastanza facili da riconoscere, dal momento che hanno una testa triangolare e una pupilla verticale, anche se questa caratteristica non sempre è sufficiente. Sono considerati i serpenti più velenosi in Europa e furono persino usati durante le guerre puniche: venivano lanciate a bordo delle navi nemiche.

I crotali includono nel loro genere diversi serpenti, principalmente provenienti dalle Americhe. I più noti sono i serpenti a sonagli, che possono emettere un rumore caratteristico con la coda, come deterrente.

Per quanto riguarda il morso, i denti sono solenoglifi ovvero tubolari: i canini sono mobili e funzionano come aghi ipodermici. Possono persino ruotare e sono davvero l’arma più letale che consente a questi serpenti di inoculare il veleno con estrema facilità.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.