La storia del cane che ama vedere i film horror
Molto spesso, come si sa, le persone vengono attratte da ciò che provoca dolore o, senza voler esagerare, anche solo un po’ di paura. Le ragioni che spingono verso tale autolesionismo sono inspiegabili. Che succede se a farlo è un cane? Come si spiega? Oggi vi raccontiamo la storia di un cane che ama vedere film horror. Anche se gli fanno terribilmente paura. Approfittando di questa notizia curiosa, conviene anche porsi un’altra domanda: davvero i cani guardano la televisione?
Il cane che ama i film horror
La storia di questo cane appassionato di film horror ci offre parte della risposta. Qui sotto potrete vedere un video in cui un simpatico cagnolino, intento a vedere un film di terrore, finisce per nascondersi tra i cuscini del divano.
Como potete vedere nel video, il cane sta tranquillamente vedendo il film horror fino a quando una scena, particolarmente cruenta, lo spaventa. Dunque l’animale ha l’istinto e sente la necessità di nascondersi dinanzi alla paura. E lo fa stringendosi e nascondendosi tra i cuscini, distogliendo gli occhi dalla TV. Cos’è che davvero lo spaventa? Davvero il cane riesce a comprendere la trama e interpretare le scene proiettate?
I cani possono vedere la TV?
Sicuramente avrete sorpreso più volte il vostro amico a quattro zampe a vedere la televisione, con apparente interesse. Se vivete soli, il cane è un compagno perfetto per seguire partite di calcio e film, tra popcorn, pizza e birra fresca.
Fino a che punto i cani comprendono i messaggi della televisione? Anni fa, uno spot di LG mostrava diversi cani che fissavano lo schermo e che si avvicinavano nel momento in cui appariva un altro cane in TV.
Oggi ci sono persino canali che offrono programmi di rilassamento audiovisivo per gli animali, come una specie di terapia orientale basata su esperienze sensoriali.
Ebbene, uno studio della National Geographic, spiega che i cani possono processare le immagini televisive e sono capaci di vedere a colori. Insomma, nega la leggenda urbana secondo cui i canidi vedono in bianco e nero. A differenza degli umani, che sfruttano un sistema di tre colori base, utile per decifrare ogni tonalità, i cani hanno solo due varianti: azzurro e giallo.
Insomma, sono in grado di distinguere un’ampia gamma di colori. Di conseguenza, anche i cani possono restare attratti dalle immagini della scatola magica ed ecco spiegata la passione del nostro protagonista per i film horror.
Questa ricerca serve anche per dimostrare che i cani possono riconoscere animali mai visti prima, così come suoni ed effetti audio prodotti da apparecchi tecnologici, come appunto la TV.
Perché alcuni cani ignorano la televisione?
Ricordate sempre che ogni cane ha la sua personalità e gusti propri. Pertanto, non è detto che abbia sempre voglia di stare davanti alla televisione, come noi umani. O no?
Inoltre, prevale spesso la sensazione uditiva. La TV emette suoni e rumori che possono risultare poco interessanti, persino spiacevoli, al nostro amico a quattro zampe. Per questo il suo interesse dipende da vari fattori.
Se siete costretti a lasciare il cane da solo per qualche ora, vi consigliamo di tenere acceso il canale DogTV che trasmette, tutto il giorno, programmi adatti a questi animali. Programmate la TV in modo che si spenga da sola: non è sano né utile che il vostro animale stia attaccato allo schermo tutto il giorno.
La televisione non potrà mai essere un sostituto per le passeggiate, le corse e il gioco. Dovrete dedicare tempo e attenzione al cane, in modo che il suo stato di salute psico-fisico sia sempre ottimale. Ancor di più se, per lavoro, vi separate da lui tutti i giorni, per diverse ore.
Dopo aver analizzato tutti questi punti, cosa resta del nostro cagnolino appassionato di cinema horror? Sicuramente lo spavento viene creato più dai rumori e dalle scene scure e poco chiare che l’animale percepisce come sgradevoli. In casi come questo, spegnete subito la TV, cambiate canale e preparatevi per dare al vostro amico una buona dose di coccole.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.