Storia dei diritti degli animali: dall'antichità all'età moderna

Quello dei diritti degli animali è un argomento che è stato affrontato da molti pensatori e giuristi nel corso dei millenni.
Storia dei diritti degli animali: dall'antichità all'età moderna
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Oggi i diritti degli animali sono una questione centrale, sia in campo giuridico che nella vita quotidiana della società civile. Infatti, sempre più persone mostrano consapevolezza e interessamento e agiscono per cambiare le cose.

Nonostante sia una questione chiave del nostro tempo, in passato l’uomo ha ampiamente dimostrato di non considerare il benessere degli animali come una priorità e ci sono numerosi antecedenti storici di abusi e maltrattamenti. La storia dei diritti degli animali è un argomento controverso: ne parliamo in questo articolo.

Diritti degli animali: il contesto storico

Considerando che ci sono molti secoli di storia umana priva di documenti, faremo una stima dei primi antecedenti storici sull’argomento. Successivamente, analizzeremo il contesto storico di cui ci sono pervenute testimonianze per risalire ai primi riferimenti sul benessere e la protezione degli animali.

Pitagora: il filosofo greco difensore dei diritti degli animali

Quando si parla di diritti degli animali, è possibile riscontrare un primo riferimento concreto nella figura di Pitagora, vissuto nel V secolo a.C. Questo grande pensatore greco, nato nella città di Samos, è stato un esponente non solo della matematica e della filosofia, ma anche della lotta per i diritti degli animali.

In una delle sue teorie più audaci e innovative, Pitagora affermò che sia gli esseri umani che gli animali possiedono l’anima immortale. Secondo Pitagora, quando un uomo muore la sua anima potrebbe reincarnarsi nel corpo di un animale e viceversa.

Inoltre, Pitagora era vegetariano e collaborò alla liberazione di animali allevati esclusivamente per essere mangiati dall’uomo. Si dice che il filosofo partecipasse abitualmente alle fiere per acquistare animali e rimetterli in libertà.

Religione e diritti degli animali

La posizione delle varie religioni e dell’etica riguardo ai diritti degli animali genera molte controversie e dibattiti tra fedeli, attivisti ed esperti di diritti degli animali.

Colomba della pace.


La Bibbia, il benessere degli animali e la supremazia umana

La Bibbia racconta che Dio diede ad Adamo il dominio su ogni animale che striscia sul pianeta, sugli uccelli del cielo e sui pesci del mare (Genesi 1,20-28). A prima vista, questo concetto biblico sembra legittimare la supremazia dell’uomo sugli animali.

Tuttavia, ci sono anche diverse citazioni che dimostrano che la “Legge di Dio” ha a cuore il benessere degli animali. Ad esempio, vieta di sottoporre gli animali di piccola taglia a sovraccarico o lavoro forzato e fissa dei limiti per quanto riguarda l’uccisione degli animali da destinare sacrifici religiosi (Levitico 22,28).

I diritti degli animali nell’induismo e nel buddismo

Il buddismo e l’induismo sono due religioni orientali con degli orientamenti molto egualitari quando si tratta di uomini e animali. Secondo la loro dottrina della non violenza e del rispetto per la vita, espressa dal termine sanscrito Ahiṃsā, togliere la vita a qualsiasi essere senziente, sia esso un essere umano o un cane, è considerato un crimine grave.

Gli animali durante l’Impero romano

Purtroppo il diritto romano può essere considerato una grande battuta d’arresto per quanto riguarda i diritti degli animali, soprattutto se messo a confronto con le culture orientali o il pensiero greco. Durante i secoli di dominio dell’Impero Romano, l’uccisione indiscriminata di animali era comune, così come il loro uso nelle lotte a scopo “ricreativo” nei circhi.

Animali nell'antica Roma: guerre e sacrifici

Nonostante tutto, in questo periodo vi furono anche numerosi difensori dei diritti degli animali, come Porfirio, che condannò apertamente l’uccisione degli animali da macello e il loro uso indiscriminato per lo svago. Altri pensatori romani che si opposero alle crudeltà sugli animali furono Lucrezio, Virgilio e Ovidio, che affrontarono le questioni morali implicite nel rapporto tra uomo e animale.

L’età moderna e le prime leggi sui diritti degli animali

I diritti degli animali iniziano ad essere regolati a livello giuridico a partire dall’età moderna. La prima legge nota sulla protezione degli animali risale all’anno 1635 ed è stata approvata in Irlanda. Nel testo emerge l’intenzione di combattere alcune pratiche crudeli verso gli animali, ad esempio attraverso il divieto di trainare i cavalli dalla coda durante l’aratura, una pratica comune a quei tempi.

Poco dopo, nel 1641, nella colonia del Massachusetts venne approvato il primo sistema di leggi che proteggeva gli animali domestici. Contrariamente alla dottrina di Descartes, che era molto popolare a quel tempo, il testo di legge del 1641 condannava tutti i tipi di crudeltà e tirannia verso qualsiasi creatura nata sotto proprietà umana.


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