Tigre della Cina meridionale: un maestoso felino sull'orlo dell'estinzione
Sono purtroppo tante le specie di grandi felini ormai a rischio di estinzione, e per alcune di esse la situazione è molto preoccupante. La tigre della Cina meridionale è una delle sottospecie di tigri più minacciate secondo la IUCN, l’Unione Mondiale per la conservazione della natura. Attualmente, si trova in concreto pericolo di estinzione.
Al di là dei presunti avvistamenti degli abitanti della zona, gli scienziati ritengono non esistano più esemplari di tigre della Cina meridionale allo stato naturale. Gli unici individui sopravvissuti si trovano in cattività, e il numero totale è comunque molto basso. Scopriamo di più sui rischi concreti che colpiscono la tigre della Cina meridionale.
L’habitat originale della tigre della Cina meridionale
Il primo esemplare di tigre della Cina meridionale fu descritto nel 1905 dallo zoologo Hilzheimer a Hankou, provincia nel sud della Cina. Il suo aspetto era simile a quello della tigre del Bengala, ma di stazza leggermente più piccola.
Il suo habitat naturale erano i boschi fitti di vegetazione dove abbondavano le loro prede: cinghiali, lepri, pavoni, cervi e porcospini. Con l’arrivo degli umani e l’installazione di enormi stabilimenti nei loro territori, le tigri della Cina meridionale iniziarono a nutrirsi di bestiame, dando il via al lento declino della specie.
La loro distribuzione era piuttosto ampia, infatti occupavano più di 2000 chilometri di estensione in tutte le direzioni del sud della Cina; la caccia e la distruzione del loro habitat hanno tuttavia favorito l’elevata riduzione degli esemplari esistenti.
Le cause della loro scomparsa
Per un lungo periodo questi felini furono ritenuti una piaga dal governo della provincia di Fujinan, che diede l’ordine di eliminarli. Questo causò il dimezzamento degli esemplari viventi: su circa 4000 tigri stimate nel 1959, ne rimasero soltanto 200 nel 1977, anno in cui fu revocato l’ordine di caccia.
I pochi rappresentati di tigre della Cina meridionale rimasti, vivono all’interno degli zoo e costituiscono appena l’1% della popolazione originale.
Oggi il fenomeno dell’endogamia – riproduzione tra individui dello stesso ceppo – è molto diffuso e sono molti gli incroci tra sottospecie. Ciò ha determinato un impoverimento della varietà genetica, complicando le possibilità di un ripristino totale della specie.
Da più di vent’anni non si registrano avvistamenti confermati nelle zone selvagge, facendo credere che allo stato naturale la specie sia completamente sparita.
Nel 1981 la tigre della Cina meridionale fu classificata come sottospecie in pericolo di estinzione dalla convenzione CITES, e dopo 7 anni il governo cinese la incluse nella lista di animali protetti. Nello zoo di Canton si conservano cellule del felino per evitare la sua scomparsa definitiva, che si stima avverrà sul medio-breve periodo.
Associazioni come Save China’s Tigers e Chinese Tigers South Africa si sono unite per prelevare dieci esemplari in cattività e inviarli in un recinto speciale in Sudafrica, allo scopo di prepararli alla reintroduzione nel loro habitat originale. Nel recinto, gli esemplari sono addestrati per sopravvivere in un ambiente selvaggio.
Se si riuscisse a ridarle la libertà, la tigre della Cina meridionale entrerebbe nella lista dei dieci animali maggiormente a rischio di estinzione, occupando il primo posto tra i felini più minacciati al mondo (persino più della lince iberica).
Come è la tigre della Cina meridionale?
Si tratta di una delle sottospecie dai tratti più simili alle prime tigri primitive, con caratteristiche fisiche molto simili ai più antichi antenati che popolavano il sud della Siberia verso la fine del Pleistocene.
È una tigre di piccole dimensioni, lunga circa 2,4 metri dalla testa alla coda. I maschi possono arrivare a pesare circa 170 kg, mentre le femmine 120. Hanno un pelo di color arancione acceso, con meno zone bianche rispetto ad altre specie. Presentano anche meno striature nere, e queste sono più separate tra di loro rispetto al resto delle tigri.
La tigre, il felino più minacciato di tutti
I grandi felini occupano il gradino più alto della catena alimentare e sono gli esseri viventi più potenti di tutto il pianeta. Purtroppo, questa caratteristica li rende anche i più vulnerabili.
La distruzione del loro habitat e il bracconaggio sono le loro principali minacce. Molte specie di tigre, tra cui quella che abbiamo conosciuto oggi, sopravvivono soltanto all’interno degli zoo. Grazie all’allevamento in cattività e alla progressiva reintroduzione in natura, si sta cercando di ripristinare il numero di esemplari.
Con una riduzione della popolazione del 95% nell’ultimo secolo, la tigre è al primo posto tra i grandi felini ad alto rischio di estinzione. Occupa attualmente appena il 7% del suo territorio originale, con numeri in continua discesa. All’inizio del ventesimo secolo si stimava una popolazione di 100.000 esemplari, oggi se ne contano soltanto 4.000.
Come abbiamo visto, i dati di questa specie sono realmente allarmanti. Occorre senz’altro fare qualcosa per frenare i fenomeni che la minacciano e investire sulla sua conservazione, se non vogliamo che molte sottospecie di tigri spariscano dal Pianeta Terra.
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- Nyhus, P. 2008. Panthera tigris ssp. amoyensis. The IUCN Red List of Threatened Species 2008: e.T15965A5334628.
- Especies en peligro. Tigre de Amoy.
- Tigers World. Tigre del Sur de China.
- WWF. Dónde y cómo viven los tigres.
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