Tutto sull'epilessia nei cani
L’epilessia è un disturbo cerebrale che provoca nel cane improvvisi, incontrollati e ricorrenti attacchi fisici, con o senza perdita di conoscenza. A volte questi attacchi possono avvenire per ragioni sconosciute, idiopatiche o genetiche. L’epilessia idiopatica è caratterizzata da lesioni strutturali del cervello ed è più frequente nei maschi. Se non viene curata, gli attacchi possono diventare più gravi e frequenti.
Quali sono i sintomi di epilessia nei cani?
Un cane epilettico soffre di crisi convulsive. Quando sta per arrivare la crisi, il cane apparirà stordito, e potrà reagire sia cercando attenzioni che appartandosi. Arrivata la crisi convulsiva, il cane cadrà su un lato, diventerà rigido, la sua saliva fuoriuscirà abbondantemente, perderà il controllo della vescica ed evacuerà, inoltre articolerà dei suoni. Queste convulsioni durano in genere tra i 30 e i 90 secondi.
Le crisi convulsive di solito si verificano di notte o all’alba, quando il cane riposa o sta dormendo. In generale, la maggior parte dei cani si riprende nel tempo che occorre a portarli dal veterinario per fare degli esami.
Subito dopo la crisi convulsiva, il cane si sentirà confuso e disorientato. Potrebbe anche sbandare e sbattere sui mobili o sulla parete. Probabilmente avrà molta bava sul muso e anche del sangue per essersi morso da solo la lingua. Potrà cercare di nascondersi e avrà fame e sete. Il recupero dalla convulsione può avvenire immediatamente dopo o comunque nell’arco delle 24 ore successive.
Nel caso di un attacco focale, l’attività elettrica anormale si concentra solo in una parte del cervello. Le convulsioni focali possono provocare movimenti inusuali ad un’estremità o in un lato del corpo. A volte durano solo un paio di secondi. In un cane che soffre di epilessia, queste crisi possono cominciare come focali e poi arrivare ad essere generalizzate.
I cani che soffrono di epilessia possono soffrire di crisi convulsive a intervalli regolari di circa 4 settimane. Ciò avviene in particolare con i cani di taglia grande.
Più è giovane il cane, più gravi saranno le convulsioni causate dall’epilessia. Tuttavia, quando l’inizio della malattia si manifesta prima dei 2 anni, il trattamento medico sarà più efficace.
Nel caso in cui il vostro cane soffra di un attacco di epilessia, in primo luogo dovrete cercare di mantenere la calma. Se il cane si trova vicino a qualcosa con cui si potrebbe ferire o far male, come un mobile o le scale ad esempio, cercate di farlo allontanare con delicatezza da quel luogo.
Mantenetevi lontani dalla bocca e dalla testa del vostro cane. Non mettete nulla sulla sua bocca. Se le convulsioni durano più di un paio di minuti, la temperatura del cane potrebbe aumentare molto. Accendete dunque un ventilatore e mettete dell’acqua fredda sulle sua zampe, parlategli a voce bassa e accarezzatelo dolcemente. Quando la crisi convulsiva finisce, bisogna chiamare immediatamente il veterinario.
L’epilessia può anche essere genetica. Per molte razze è abbastanza comune. Esistono molti geni recessivi in razze come il bovaro del bernese e il labrador retriever. Ci sono anche tratti recessivi nei cani delle seguenti razze: bracco ungherese, levriero irlandese, springer spaniel inglese e spitz finlandese.
Le caratteristiche associate all’epilessia genetica si manifestano normalmente tra i 10 mesi e i 3 anni di vita del cane. Le razze più propense all’epilessia idiopatica sono il beagle, il keeshond, il cane da pastore belga, il golden retriever, il labrador retriever, il bracco ungherese e lo shetland sheepdog.
Trattamento
I due fattori più importanti per la diagnosi di epilessia idiopatica sono l’età in cui si manifesta la malattia e lo schema delle crisi convulsive (tipo e frequenza).
In generale parte del trattamento è ambulatoriale. Si raccomanda di non far nuotare il cane, per evitare che vanga colpito da una crisi in quel momento e rischi di annegare. La maggior parte dei cani che assumono farmaci anticonvulsivanti, a lungo andare avranno problemi di sovrappeso. Per questa ragione è importante tenere sotto controllo da subito il peso del cane e consultare il veterinario per una dieta preventiva.
È importante controllare i livelli terapeutici dei farmaci nel sangue. I cani trattati con fenobarbital, ad esempio, devono essere monitorati dopo aver iniziato il trattamento, in particolare tra la seconda e la quarta settimana. Si consiglia di realizzare delle analisi chimiche del sangue ogni 6 o 12 mesi.
L’epilessia non può essere prevenuta. Pertanto se il vostro cane soffre di questa malattia, è necessario cercare di tenere sotto controllo le crisi epilettiche. Cercate di evitare gli alimenti salati per i cani adulti che vengono trattati con bromuro di potassio, perché può provocare convulsioni e insufficienza renale.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.