Un asino, scampato ad un incendio, non si separa dai vigili del fuoco
Presi dall’emergenza, spesso dimentichiamo che le vittime più colpite dai grandi incendi boschivi sono gli animali. Per questo motivo risultano particolarmente sorprendenti notizie come quella di un povero asino che, sfuggito miracolosamente al fuoco, riuscì a mantenersi al riparo dalle fiamme, rimanendo accanto ai vigili del fuoco durante la loro opera di estinzione dell’incendio.
La storia dell’asino che scampò ad un incendio
Il fatto accadde in Arizona, durante un incendio che stava flagellando ben tre stati del sud-est degli Stati Uniti. Mentre i vigili del fuoco del Desert Hill Department (DHFD) lavoravano alacremente per contenere le fiamme originatesi nella valle di Monhave, nei pressi di Lake Havasu City, un asino sbucò improvvisamente dalle fiamme. Gli uomini si sorpresero nel trovare un animale vivo e vegeto nel bel mezzo di quel disastro. Ma ancor di più si stupirono nel vedere che l’animale, invece di continuare a testa bassa nella sua fuga, rimaneva accanto a loro. Tutto sembrava indicare che l’animale avesse compreso chiaramente che l’unica via di scampo dalle fiamme fosse quella di rimanere vicino ai vigili del fuoco.
Ecco che, a quel punto, i pompieri bagnarono con acqua il corpo dell’animale e fecero in modo che si mantenesse lontano dalle fiamme. Così l’asino rimase svariate ore accanto a loro, mentre questi ultimavano l’opera di spegnimento.
Notizie come questa smetteranno forse di sorprenderci quando ci si saremo finalmente resi conto che bisogna proteggere tutti gli animali, tanto quelli domestici quanto quelli selvatici, da queste terribili catastrofi di cui spesso sono le vittime silenziose.
L’asino sano e salvo
Sebbene nella zona fossero presenti numerosi asini allo stato selvatico, i pompieri non furono in grado di determinare con certezza se l’esemplare che li aveva seguiti durante l’estinzione dell’incendio fosse uno di questi, o se appartenesse piuttosto a una delle numerose fattorie andate a fuoco. Nell’incertezza, l’animale è stato portato in un luogo sicuro e, se nessuno lo reclama, l’American Wild Horse Sanctuary, in California, se ne prenderà cura.
Il fatto che l’asino avesse potuto salvarsi dalle fiamme commosse profondamente i vigili del fuoco, abituati, purtroppo, a trovare migliaia di carcasse di animali carbonizzati, mentre cercavano di mettersi in salvo.
L’eccezione alla regola
La notizia dell’asino che scampò all’incendio non sorprende solo per la scelta azzeccata dell’animale di rimanere accanto ai pompieri.
L’aspetto insolito della notizia risiede nel fatto che gli animali, selvatici, domestici, di fattoria ecc., possano sopravvivere alla devastazione che provocano i grandi incendi forestali.
Normalmente, in pochi ci riescono e, quelli che lo fanno, riportano comunque gravi ferite, oltre al fatto di rimanere in balia dei gravi pericoli a cui li espone l’essere stati espulsi dalla loro area. Tra questi, non ultimi, i cacciatori.
Gli animali, vittime degli incendi boschivi
Gli incendi boschivi sono sempre più frequenti, tanto per l’innalzamento delle temperature nella stagione secca, quanto per i comportamenti incoscienti di alcune persone.
Alle grandi perdite in termini di ecosistema e di vite umane, va sommata l’ingente quantità di animali morti, di cui non esistono normalmente rilevamenti statistici.
Per questo motivo, le associazioni per la difesa degli animali lottano affinché anche questi vengano tenuti in considerazione di fronte al pericolo di incendi o di altre catastrofi naturali.
Come proteggere gli animali in caso di situazioni di emergenza
Per questa ragione l’Enpa si è dotata della prima ambulanza per animali. L’unità mobile è stata chiamata Isotta, in onore della prima gatta salvata dalle macerie del terribile terremoto de L’Aquila. La prima unità mobile di soccorso veterinario in Italia è dotata di tutti i dispositivi medico-veterinari indispensabili per soccorrere gli animali coinvolti in terremoti, alluvioni, incendi e altre catastrofi.
È comunque fondamentale che tutti i cittadini sappiano come comportarsi in caso di incendio. È intollerabile che in caso di incendio, o di altre catastrofi, gli animali muoiano perché:
- Non vengono aperte loro le porte delle fattorie o degli allevamenti.
- Esiste il divieto agli evacuati di portare con sé il proprio animale da compagnia.
- Non vengono sciolti i cani tenuti alla catena.
Rispettare la vita
È urgente predisporre un protocollo operativo efficace. Tra le pratiche che dovrebbero essere inserite nei protocolli a tutela degli animali vittime di calamità, troviamo:
- Il permesso di intervento ai volontari per aiutare e per trarre in salvo animali feriti.
- La proibizione della caccia nelle zone che sono state colpite dagli incendi.
- La predisposizione nei piani di evacuazione di zone dove le persone possano essere tratte in salvo ed assistite insieme ai loro animali da compagnia.
Forse, in questo modo, notizie come quella dell’asino sfuggito ad un incendio smetteranno di sorprenderci, perché gli animali avranno cessato di essere le vittime ignorate e silenziose di queste catastrofi.
Immagini per gentile concessione di Matthew Paulson e Lumiago.
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