Un cane ci fa soffrire solo quando muore

Un cane ci fa soffrire solo quando muore

Ultimo aggiornamento: 19 gennaio, 2016

Quando si adotta un cane per la prima volta, non si ha la minima idea dell’intensità dell’amore che si proverà per lui. Anche se a prima vista non si direbbe, la scelta di un cane non è mai casuale: quando ne scegliamo uno, è perché abbiamo sentito una connessione speciale con lui. Forse siamo stati conquistati dal suo sguardo oppure ha fatto un movimento che ci ha fatto innamorare, o magari ha risposto in modo inaspettato a una nostra carezza, rubandoci il cuore.

A casa per la prima volta 

cane-in-famiglia

Quando arriverete a casa con il nuovo cucciolo – che durante tutto il tragitto non ha fatto altro che guardarsi intorno curioso –, farete uscire l’animale dal trasportino, e lui vi guarderà intensamente. A questo punto è impossibile non chiedersi: e adesso? Adesso vi si presenterà una nuova responsabilità, ma anche un nuovo amico per tutta la vita. Ecco che cominciate a camminare e il vostro cucciolo vi segue ovunque.

È sempre fastidioso quando le persone ci seguono, anche se si tratta di amici o familiari; ma in questo caso non è di alcun disturbo, anzi, sembra persino divertente. Vi sentite importanti perché vi rendete conto che il nuovo ospite è talmente indifeso da aver bisogno di avervi accanto per sentirsi al sicuro.

Ed ecco che vi viene in mente che forse dovreste dargli da bere, e magari anche da mangiare. Per fortuna avete comprato tutto in negozio prima di venire a casa! E finalmente si presenta una delle tante occasioni in cui il vostro cane vi farà sentire felici: la sua allegria in segno di gratitudine per avergli dato del cibo.

Vi provate ad allontanare per farlo mangiare tranquillo, ma lui vi guarda, non vuole che lo lasciate solo. Vi viene incontro, l’unica cosa che potete fare è rimanere accanto a lui. Avevate sempre creduto che un animale non dovesse salire sul letto o sul divano, ma quando vi sdraiate per guardare la televisione e il vostro nuovo amico piagnucola in cerca di carezze, non potete resistere. Ecco che vi viene in mente l’idea di appoggiarlo sul vostro grembo, anziché sul divano: gran bella scusa!

I giorni passano

I giorni passano uno dopo l’altro, e tra voi e il vostro cane si comincia a creare un legame speciale, al punto che vi sembra di potervi capire con uno sguardo. Adorate quando il vostro cucciolo si accorge che vi siete alzati e vi raggiunge di corsa per salutarvi. Talvolta risulta un po’ fastidioso, ma poi la sua dolcezza, la sua tenerezza e il suo amore vi convincono.

Vi piace tantissimo quando insiste per farvi mangiare di fretta per poterlo portare a passeggio prima di andare a lavoro. Salta come un pazzo quando vi vede prendere il guinzaglio! Vi scappa subito un sorriso spontaneo. Quando siete finalmente in strada, lui vi cammina accanto con fare quasi galante, come se fosse ansioso di far vedere a tutti quanto è felice di avervi come padroni, o meglio come amici.

E quando tornate a casa dal lavoro? Di mattina siete sempre un po’ tristi quando ve ne andate, sapendo che lui rimarrà solo in casa. Sapete che se la caverà, eppure, nonostante gli anni passino, continuate a stare male quando lo lasciate solo.

Ma quando poi rientrate a casa, quando sentite dall’ascensore le sue zampette correre fino alla porta, il suo musetto annusare da sotto la fessura e qualche piagnucolio, non potete desiderare altro che l’ascensore acceleri, per poter arrivare a casa e abbracciare il vostro cucciolo. “Tranquillo, eccomi qui” gli dite.

Lui sembra non capirvi perché continua a saltare come un pazzo, senza sosta. Ed è in questo momento che ci sentiamo amati e riconoscenti.

Infine, un giorno…

cane-malato
Autore: LuAnn Snawder Photography

Un giorno come gli altri, vi alzate e vi sedete sul divano. Il vostro piccolo animale viene a salutarvi, vi chiede di portarlo a spasso. Voi sorridete ripensando a quando volevate insegnargli a sedersi e lui vi guardava senza capire oppure a quando gli lanciavate la palla e lui ve la restituiva, soltanto dopo avervi costretto a corrergli dietro per un bel tratto.

Vi ricordate della prima volta che lo avete portato a casa: era così spaventato. Quella volta in cui vi siete ammalati e lui non si è allontanato un attimo dal vostro letto. Come abbaiava ad ogni rumore accorrendo in vostra difesa o quando qualcuno vi urtava per scherzo, e lui cercava di morderlo.

Sì, guardandovi alle spalle, riuscite a scorgere soltanto i bei momenti passati con il vostro cane. Anzi, se poteste tornare indietro, non ne scegliereste un altro, perché la vita senza di lui non sarebbe la stessa.

È a questo punto che guardate in basso, ma il vostro fedele amico non c’è. È stata la vostra immaginazione a farvi navigare nel mare tranquillo dei vostri ricordi. Ed ecco che si rivela una difficile, ma luminosa verità: un cane ci fa soffrire solo quando muore.

Ovunque tu sia amico, grazie per avermi reso felice.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.