Vivere con un cane durante la gravidanza fa bene alla salute
È comune, tra le coppie che aspettano un bambino ed hanno un animale domestico, temere per i problemi che quest’ultimo potrebbe causare alla salute della mamma o del piccolo in arrivo. Ma le leggende che per anni sono andate diffondendosi non sono altro che questo: leggende. Anziché recare danni al feto o alla mamma, infatti, godere della compagnia di un animale durante la gravidanza è positivo per entrambi.
Ciò nonostante, per quanto si possa voler bene al proprio cane, non si tratta di una persona e, per questo, andranno prese alcune precauzioni. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Ecco perché avere un animale fa bene in gravidanza
Il semplice fatto di portare a passeggio l’animale migliorerà il ritmo cardiovascolare della mamma, rivelandosi dunque salutare per il bebè.
Inoltre, camminare giornalmente riduce i rischi di obesità che possono essere causati dai parti prematuri. D’altra parte, come già sottolineato in più occasioni, un cane migliora il nostro stato d’animo e ci fa sentire più felici, e lo stesso accadrà per le future mamme.
La presenza di un animale diminuirà di molto ogni possibile forma di depressione o stress, e la donna incinta si sentirà emotivamente soddisfatta.
Avere un animale fa bene anche al bambino
Una madre sana metterà al mondo un bambino sano. Tutti i benefici per la salute della mamma specificati nel precedente paragrafo verranno trasmessi anche al nascituro.
Per quel che riguarda la nascita del bambino, è stato scientificamente provato il fatto che un neonato che cresce circondato da animali sarà più forte e più sano. Il contatto con un maggior numero di batteri, infatti, servirà a rafforzare il suo sistema immunitario.
Naturalmente, va poi considerato il fatto che un bambino che cresce insieme agli animali sarà più sensibile e felice. Ebbene, esistono anche alcune precauzioni da prendere in considerazione: scopriamo quali.
Precauzioni da prendere con l’animale durante la gravidanza
Le prime precauzioni da prendere riguardano l’igiene dell’animale. In questa fase, il sistema immunitario della madre deve lavorare per due persone, per questo sarà più esposta al rischio di contrarre infezioni o batteri.
Secondo una rinomata ginecologa, questo implica che durante la dolce attesa la donna eviti di raccogliere o di avere qualsiasi altro tipo di contatto con gli escrementi dell’animale, al cui interno proliferano alcuni parassiti denominati elminti, che possono risultare dannosi per la donna incinta – pur non trattandosi di rischi elevati.
Qualora non potesse fare a meno di raccogliere gli escrementi, la futura mamma dovrà sempre farlo utilizzando dei guanti ed usando le massime precauzioni.
D’altra parte, dovrà evitare ogni contatto con la bocca dell’animale e la sua lingua. I cani tendono a leccare e mangiare qualunque cosa capiti loro a tiro, per questo è probabile che nella loro bocca risiedano alcuni parassiti e batteri che potrebbero mettere in pericolo la salute della mamma e del feto.
Naturalmente, non va assolutamente tralasciato l’aspetto vaccini: il cane dovrà aver compiuto l’intero ciclo delle vaccinazioni obbligatorie. Si tratta soltanto di una misura preventiva.
Come abbiamo visto, un animale domestico non comporta alcun rischio durante la gravidanza, se non la necessità di badare ad alcuni accorgimenti. Non esitate dunque a rendere il vostro animale partecipe di questo cambiamento nella vostra famiglia.
Non private vostro figlio della sua compagnia: siamo certi non esista un guardiano e una balia migliori di un animale domestico. I cani in particolare amano i bambini e non gli farebbero mai alcun male, anzi: li proteggeranno e se ne prenderanno cura anche a costo della vita.
L’articolo di oggi è un’altra dimostrazione del fatto che non si può credere a tutto quel che si sente, poiché spesso le dicerie non hanno alcun fondamento. Come sempre, noi de I miei Animali ci basiamo sulle più recenti ricerche e prove scientifiche, così da fornirvi consigli che possiate seguire in tutta tranquillità.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.