5 specie di oche da conoscere

5 specie di oche da conoscere

Ultimo aggiornamento: 01 luglio, 2018

La famiglia degli Anatidi è assai numerosa. Infatti, ci sono circa 50 diverse specie di oche in tutto il pianeta, tutte con abitudini monogame e migrazioni invernali. Anche se l’addomesticamento delle oche risale a diversi secoli fa, si sa ancora troppo poco su questi uccelli. Ecco un articolo in cui vi aiuteremo a conoscere le oche un po’ meglio.

Quante specie di oche ci sono?

Come anticipato, esiste una gran varietà di tipi di uccelli rientranti nella famiglia Anatidae. Sarebbe dunque impossibile descrivere, in un solo post, tutte queste specie di oche. Ma abbiamo deciso di presentarvene 5 tipi che, per caratteristiche fisiche e abitudini, sono sicuramente tra le più interessanti. Scopriamole assieme:

1. Oca selvatica

Originaria del Nord Africa e dell’Eurasia, è la più diffusa del genere, poiché è stata introdotta anche in Australia. È anche l’oca più robusta e grande del genere Anser: misura circa 90 centimetri e pesa circa quattro chili.

Il piumaggio dell’oca selvatica – visibile nella foto che apre questo articolo – è grigio brunastro, con la pancia e il petto più chiari delle ali. Il collo ha strisce longitudinali, la punta della coda è bianca e sia le zampe che il becco sono arancioni. Si nutre di germogli, radici, piante ed erbe galleggianti e costruisce nidi sul terreno.

2. Oca cignoide

È un’altra specie di oca che è stata addomesticata. Originaria dell’Asia orientale, durante l’estate vive nel sud della Siberia, dove alleva i pulcini, e in inverno emigra in Corea e nel nord della Cina. Preferisce gli habitat nei pressi di bacini d’acqua, come laghi, fiumi e persino paludi o stagni. Ogni anno, la femmina depone fino a otto uova, che vengono incubate per circa un mese, mentre il maschio le difende pattugliando il nido.

Oca cignoide mentre nuota

L’Oca cignoide pesa poco più di tre chili, il suo corpo è grigio scuro dietro le ali, il petto presenta una tonalità marrone chiara e bianco su collo e coda. Le zampe sono arancioni e il becco è nero.

3. Oca lombardella minore

E’ un uccello migratore tipico di tutte le regioni centro orientali dell’Europa e dell’Asia centrale. Migra in estate nell’Artico e trascorre gli inverni in Medio Oriente e in Europa sud-orientale. Preferisce la tundra, le aree vicine a fiumi e laghi e persino le regioni costiere.

Oca lombardella minore mentre nuota

L’Oca lombardella minore possiede un piumaggio grigio scuro con linee bianche, zampe arancioni, coda bianca, becco rosa e un caratteristico bordo bianco sul muso. La femmina depone circa cinque uova per stagione e le incuba per 28 giorni. Il maschio aiuta nell’allevamento dei pulcini, finché non imparano a volare dopo due mesi di vita. E’ un animale in via d’estinzione e, secondo l’IUCN, potrebbe estinguersi tra circa 10 anni.

4. Oca zamperosee

Un’altra specie di oca che possiamo trovare in Europa: il suo habitat include Islanda, Groenlandia in estate, ma anche Paesi Bassi e Gran Bretagna in inverno. Preferisce aree lacustri e estuari che presentano pascoli alti. Si osserva anche nelle zone agricole, in quanto si nutre di cereali, patate, carote e barbabietole.

Oca zamperosee su un prato

L’Oca zamperosee ha un ventre marrone, ali grigie con strisce bianche, zampe rosse e una testa scura. Attira l’attenzione il suo becco rosa molto corto. Nidifica sulla terra della tundra ogni mese di luglio e depone sei uova. La popolazione è in aumento per via dell’abbondanza di cibo.

5. Oca lombardella maggiore

L’ultima delle specie di oche, che vi presentiamo in questo elenco, è distribuita in tutte le regioni artiche del Nord America, Europa e Asia. È un uccello migratore capace di volare per molti chilometri pur di evitare il freddo invernale.

Femmina di oca lombardella maggiore tra l'erba secca

Del peso di tre chili e 80 centimetri di altezza (i maschi sono più grandi delle femmine, un chiaro esempio di dimorfismo sessuale), l’Oca lombardella maggiore ha piumaggio prevalentemente marrone. Risaltano le zampe e il becco arancioni, l’inserzione del becco e il sottocoda, entrambi bianchi.


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