Adottare un gattino

Adottare un gattino

Ultimo aggiornamento: 31 gennaio, 2016

Non è la prima volta che parliamo dell’adozione dei gatti, soprattutto dei benefici che apporta avere un gatto adulto. In questo articolo, invece, vi vorremmo anche parlare di come ci si deve comportare nel caso in cui decidiate di adottare un gattino appena nato.

A costo di essere pedanti, vi vogliamo, ancora una volta, invitare a valutare tutti i pro e contro, prima di adottare un animale da compagnia, dal momento che si tratta di un essere vivente e non di un giocattolo: di conseguenza, avrà bisogno di tutte le vostre attenzioni e di tutto il vostro amore.  A questo riguardo, vi vogliamo dare alcuni semplici consigli su come dovete comportarvi con il vostro nuovo amico peloso.

A che età il gattino può essere separato dalla mamma?

Una volta deciso di adottare un cucciolo di gatto, chi non vorrebbe subito portarlo a casa con sé? Tuttavia, non è la scelta più raccomandabile. Sarebbe meglio, infatti, che i gattini potessero restare con la madre e i fratelli, almeno durante le prime dodici settimane: non dimenticate che è la madre che gli insegnerà ad essere un gatto, non voi.

Durante le prime settimane, il gattino ha un assoluto bisogno della sua famiglia felina , anche se questi animali possono poppare fino alle dieci settimane di vita. Se lo separate prima, potreste causargli  stress, problemi di comportamento e addirittura malattie.

L’arrivo a casa

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Appena dopo la separazione dalla sua famiglia felina, il gattino si sentirà disorientato: per questa ragione, rivestono un ruolo fondamentale le attenzioni e l’atteggiamento delle persone che abitano nella sua nuova casa. Tutta la famiglia deve essere consapevole del fatto che in casa c’è un nuovo arrivato e che si tratta di un cucciolo appena nato che, pertanto, ha bisogno di cure particolari.

Dovete preparare la casa per accogliere il nuovo piccolo amico. Prestate speciale attenzione soprattutto alla temperatura dell’ambiente, che non deve essere né troppo freddo, né troppo caldo; fate attenzione, in modo speciale, al freddo, che potrebbe provocargli una ipotermia.

Gli dovrete anche preparare una cuccia confortevole, in cui possa riposare comodamente, e che si trovi in un luogo al riparo dalle correnti d’aria. Se è già svezzato, è importante che mettiate a sua disposizione, fin dal primo momento, una lettiera igienica in cui possa fare i suoi bisogni.

Non dimenticate, inoltre, che il gattino avrà bisogno di cure e affetto, e sarete voi a doverglieli dare. Dovrete occuparvi anche della sua pulizia, dal momento che la sua mamma non è lì con lui, oltre a fornirgli un’alimentazione corretta e adatta alla sua età.

Le cure

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Non appena il vostro nuovo gattino comincerà a gironzolare per casa, dovrete destinare un angolo della casa alle sue ciotole del cibo e dell’acqua, e adibirne un altro per i suoi bisogni. Nella sua lettiera igienica, mettete sabbia a sufficienza, e ricordatevi di cambiarla regolarmente.

È importante anche che mettiate a sua disposizione un tiragraffi: in questo modo eviterete che si faccia le unghie sui vostri mobili o su altri oggetti della casa. Potete anche comprargli dei giochini, per fare in modo che non si annoi.

La salute

Quando il vostro piccolo amico avrà preso confidenza con il nuovo ambiente e la sua nuova famiglia,  dovrete portarlo dal veterinario, per fare un controllo. Vi dovrete accertare che il vostro micino non abbia parassiti, sia interni che esterni, che potrebbero contagiare gli altri animali o addirittura i bambini.

È  importante che controlliate anche gli occhi e le orecchieper poter escludere la  presenza di acari. Se avete dei dubbi, è meglio che vi rivolgiate al veterinario, il quale potrà orientarvi anche riguardo all’alimentazione più adatte per il vostro piccolo amico peloso.

Le regole fin da piccolo

Non cedete alla tentazione di essere permissivi con il vostro micino solo perché è un cucciolo, perché, dopo, sarà ancora più difficile insegnargli come ci si deve comportare, cosa gli è permesso e cosa no. Dovrete fargli capire chiaramente cosa può o non può fare: se ce ne fosse bisogno, schizzatelo con un po’ d’acqua quando combina qualche guaio, in modo che impari la lezione.

Non permettete che faccia i suoi bisogni in giro, perché deve imparare che per quello esiste la sua cassetta. Non dimenticate, inoltre, di ricompensarlo quando si comporta bene. Un elemento fondamentale nel processo educativo del gatto è la pazienza. All’inizio non vi ubbidirà, però prima o poi accetterà le vostre regole.

Non preoccupatevi se il cucciolo fa fatica ad adattarsi, dovrete armarvi di pazienza e pensare che è stato   separato dalla mamma e dai suoi fratelli,  che si trova in un luogo a lui sconosciuto, con gente estranea: vi dovrete conquistare la sua fiducia e il suo affetto.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.