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Aggressività nel cane: come comprenderla e prevenirla

6 minuti
Aggressività nel cane: come comprenderla e prevenirla
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Il cane è considerato, da sempre, il migliore amico dell’uomo. Ecco perché è la mascotte scelta da milioni di adulti e bambini in ogni angolo del pianeta. Ma cosa bisogna fare se il vostro animale domestico diventa aggressivo? L’aggressività nel cane si presenta con due elementi, purtroppo, ben noti:

  1. il grugnire o abbaiare, costantemente
  2. la tendenza a mordere

Si stima che nel 60% dei casi di morso, il cane mostrava un comportamento aggressivo già in precedenza, con sintomi come appunto il latrato.

In genere, le manifestazioni di aggressività nel cane aumentano gradualmente. Se questa escalation non viene prontamente diagnosticata e curata, l’animale può diventare pericoloso per sé stesso e per le persone con cui vive.

Ecco perché è molto importante prestare attenzione ai primi segni di aggressività del vostro amico a quattro zampe. In questo articolo vi mostreremo come capire questo disagio e in che modo prevenire e migliorare il comportamento sociale dei cani.

Cause dell’aggressività nel cane

Non esiste una sola causa che possa, da sola, accendere l’indole più violenta di questo straordinario animale domestico. Ma una cosa è certa: nessun cane è aggressivo per natura. Il suo istinto gli suggerisce una reazione aggressiva solamente come risposta a stimoli esterni: paura o timore di qualcosa che non conosce o con cui non ha familiarizzato.

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Il primo passo, per risolvere il problema dell’aggressività nel cane, è comprendere cosa si nasconde dietro tale smisurato comportamento. Per aiutarvi in questo, vi parleremo dei 3 fattori scatenanti del cosiddetto comportamento antisociale:

1. Tipo di razza

Molto si è detto in questo senso ma, si tratta più di credenze popolari e luoghi comuni che altro. Non esiste una razza violenta per natura, così come non ne esistono di totalmente tranquille. Stiamo parlando sempre e comunque di un animale, situato in un ambiente e a contatto con altri esseri viventi. E ogni cane reagisce in modo diverso rispetto a diversi stimoli o situazioni.

Ciò che possiamo affermare, però, è che possibilmente ci sono dei tipi di cani più propensi a mantenere atteggiamenti aggressivi. Ma il fatto che poi lo diventino, in larga parte, dipende da altri elementi esterni, ambientali ed educativi.

2. Ambiente esterno e tipo di educazione

Un semplice esempio può aiutarvi a capire più facilmente. Razze come il Rottweiler e il Doberman sono considerate dominanti, con una tendenza ad essere aggressive. Ma questi cani sono anche dotati di grande intelligenza e molto obbedienti.

Ciò che accade è che, alcuni proprietari, adottano o comprano questi cani per trasformarli in vere e proprie armi. Tenere in pessime condizioni igieniche un animale, denutrito, addestrarlo con bastoni e catene, in una costante atmosfera di violenza, lo rende aggressivo.

3. Istinto di difesa del territorio

Va poi ricordato che una naturale dose di aggressività persiste nei cani, che sono pur sempre antenati dei lupi. E’ una caratteristica fondamentale per la loro sopravvivenza. Per loro, è fondamentale assicurare la sicurezza del loro branco. E ciò può essere ottenuto solamente proteggendo il territorio e tutto ciò che ne fa parte, come cibo, giocattoli e persone del proprio nucleo familiare.

4. Contesti di vulnerabilità

Anche quando vengono sottoposti a situazioni di vulnerabilità (paura o dolore), i cani possono diventare aggressivi. Essi non fanno altro che rispettare alla lettera la famosa massima “non esiste miglior difesa che un buon attacco“. Semplice spirito di autoconservazione.

Come prevenire l’aggressività nel cane

L’obiettivo della prevenzione è impedire lo sviluppo di comportamenti aggressivi in qualsiasi cane, a prescindere dalla razza. Per riuscirci, basta seguire con attenzione queste raccomandazioni:

1. Scegliete una razza adeguata

Molti cani possono sviluppare comportamenti violenti a causa dell’eccessiva energia accumulata o della mancanza di leadership del padrone. Pertanto, prima di acquistare un animale domestico, è importante scoprire quale razza è più appropriata in base al proprio stile di vita e alla personalità.

E’ inoltre sconsigliabile mettere o chiudere cani di grandi dimensioni, o molto attivi, in ambienti eccessivamente ridotti. Le razze dominanti richiedono un’attenzione particolare in materia di addestramento, cura e obbedienza.

2. Visite frequenti dal veterinario

Come abbiamo già detto, i cani possono reagire in modo aggressivo anche per il dolore provocato da una malattia o una ferita. Ecco perché è importante andare regolarmente dal veterinario e realizzare vaccini e terapie stabilite. Ciò eviterà eventuali problemi per la salute del vostro amico a quattro zampe.

3. Addestramento mirato

I cani attraversano 2 momenti fondamentali di socializzazione e adattabilità nella prima fase della loro vita (quando sono cuccioli):

  • Socializzazione primaria: inizia nel secondo mese di vita del cucciolo. La madre, per istinto, incoraggia i suoi cuccioli a diventare indipendenti. È importante che lo svezzamento si verifichi in questa fase.
  • Socializzazione secondaria: inizia alla fine dello svezzamento. A questo punto, è fondamentale che il proprietario assuma il ruolo di capobranco.

4. Limiti e regole coerenti

Ogni cane ha bisogno di molte attenzioni, affetto e pazienza, per poter apprendere. Ma l’amore non deve essere confuso con un totale permissivismo. Per educare correttamente un cucciolo dovrete avere la capacità di imporvi con regole certe e coerenti.

I buoni comportamenti andranno sempre premiati, sfruttando la leva del rinforzo positivo (un croccantino, un giocattolo o una carezza). Mai usare la violenza: non migliora l’educazione del cane, anzi, alimenta la sua sfiducia e altrettanto può provocare quell’aggressività che si cerca di prevenire.

Altri aspetti nell’educazione del cane

Esercizi fisici e giochi di intelligenza

Molti cani diventano violenti per colpa dello stress accumulato o per un’eccessiva attività fisica. Si tratta di situazioni che colpiscono, in prevalenza, animali che vivono in piccoli spazi.

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Una soluzione pratica è realizzare sempre due o tre uscite, di mattina e di sera, della durata di almeno 15 minuti ciascuna.

È anche importante stimolare l’intelligenza del vostro animale. Potrete farlo facilmente grazie al gioco. Iniziate con comandi semplici per poi passare a istruzioni mano mano più complicate. Fatevi aiutare da qualche oggetto e ricordate di premiare sempre i comportamenti positivi.

Addestramento, da soli o professionale

È il metodo più semplice per chi vive in grandi città. Se non avete abbastanza tempo per addestrare il vostro cane, il consiglio è affidarvi ad un centro specializzato. Qui l’animale non solo verrà addestrato, ma potrà realizzare attività e giochi utili per mantenerlo in ottima salute, sia mentale che fisica.

Evitare sempre la violenza

Gli atti violenti servono solo a generare ulteriore violenza. Ecco perché l’insegnamento deve basarsi sul rinforzo positivo. L’aggressività o l’umiliazione fisica non deve mai essere utilizzata. E’ sufficiente un “No!” fermo come punizione. Infatti, il processo educativo può avere luogo solamente se incoraggiato da elementi positivi (carezze, premi e croccantini).

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.