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Animali diventati stelle mediatiche: di quali diritti godono?

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Gli animali del cinema, della televisione o delle serie sono diventati vere e proprie stelle mediatiche. Spesso questo provoca importanti conseguenze alla loro salute mentale. 
Animali diventati stelle mediatiche: di quali diritti godono?
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

In seguito alle ultime tendenze in ambito pubblicitario e in rete, molti animali sono diventati stelle mediatiche. Sia gli animali domestici sia quelli selvatici sono i protagonisti delle campagne pubblicitarie di grandi aziende.

Al tempo stesso, le immagini “artistiche” di questi animali pubblicate sui loro profili social generano grandi introiti economici ai loro padroni. A semplice vista simpatici e attraenti, ma quanti diritti vengono violati in queste produzioni?

L’uso di animali selvatici come stelle mediatiche

È sempre più comune vedere tigri, leoni, scimmie ed elefanti nelle pubblicità di importanti marchi commerciali. Questi e molti altri rappresentano diverse caratteristiche con le quali desiderano vendere i loro prodotti: forza, coraggio, grinta, allegria… Ma cosa si cela dietro le scene?

Nella maggior parte dei casi questi animali vengono tolti dal loro habitat naturale e obbligati a vivere in un ambiente nocivo per loro. Perdono il contatto con i loro simili, il che compromette profondamente la loro capacità di socializzare; come se non bastasse, in genere vengono rinchiusi in gabbie piccole e non adatte per il loro sviluppo.

Al di là dell’apparente buona volontà di chi se ne appropria, gli animali diventati stelle mediatiche subiscono una forma di maltrattamento. Quanto meno nella maggior parte dei casi.

L’isolamento, gli allenamenti a base di violenza fisica o privazione degli alimenti, lo stress provocato o le mutilazioni che a volte derivano dagli incidenti sono una violazione dei loro diritti.

Gli animali da compagnia: artisti della famiglia

Anche gli animali da compagnia vengono “assunti” da marchi importanti e dai propri padroni come stelle mediatiche. A quanto pare, la loro presenza nei diversi mezzi di comunicazione ha un’alta redditività. Alcuni hanno persino manager e ottengono guadagni che superano i salari dei loro proprietari.

Gli specialisti in comunicazione nel marketing sono creativi e sempre in cerca di innovazione. È così che includono gli animali nelle loro campagne e hanno persino iniziato a dirigere pubblicità esclusive per cani e gatti. I marchi più noti di cibo per animali sono stati pionieri nell’uso di ultrasuoni e altri stimoli.

Per quanto riguarda i social network, la regina delle immagini, con un intenso traffico di contenuti, è senza dubbio Instagram. Molti animali da compagnia sono leader in quanto a numero di follower e i loro profili attraggono nuovi sponsor.

Gli amministratori di questi account sono i loro padroni, gli stessi che traggono beneficio dalle loro pubblicazioni.

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Le fondazioni in difesa degli animali

È vero che non tutti gli animali vengono maltrattati, ma non è così per la maggior parte, pur senza che i loro maltrattatori ne siano consapevoli. Le fondazioni che lavorano in difesa dei diritti degli animali sono molto attente alle routine e all’impiego degli animali diventati stelle mediatiche.

Uno degli argomenti principali di queste fondazioni contro l’impiego degli animali per la pubblicità riguarda i danni irreparabili alla loro salute mentale e fisica. Sono stati salvati diversi animali attori con gli artigli tagliati, feriti e con evidenti ripercussioni a livello comportamentale.

Non bisogna dimenticare che il solo fatto di essere costretti a recitare contro la loro volontà realizzando azioni che non fanno parte della loro natura è un danno. Le conseguenze possono essere imprevedibili per la loro salute mentale, soprattutto quando sono anziani.

Bisogna sottolineare anche che molti di questi animali si trovano in pericolo di estinzione e che queste pratiche non sono positive per loro. Il bisogno di acquisire certi animali è causa di traffico e vendita che oltrepassano i limiti permessi.

Si apre un parallelo mercato illegale di compravendita, molto difficile da frenare se non si prende coscienza della realtà.

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Esempi di animali diventati stelle mediatiche

La scimmia Tiby è un chiaro esempio di scimpanzé che vive da anni in cattività e che è stato impiegato come attore in una pubblicità in cui interpreta un banchiere.

Un importante hotel mondiale ha un gatto come principale promotore dei suoi alberghi per gatti. Molti cani appaiono ogni giorno sullo schermo per vendere i prodotti più disparati.

D’altro canto, Toast è uno dei cani con più follower sui social network; un’eccellente attrazione per chi desidera ampliare la propria visibilità nel mercato e l’esempio per eccellenza di animali diventati stelle mediatiche.

Le conseguenze per la salute psicologica degli animali domestici è spesso ritenuta una questione a parte, eppure è estremamente importante tenerne conto.


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  • Apreciación estética de los animales. Marta Tafalla. 2013. Extraído de: http://scielo.isciii.es/pdf/bioetica/n28/bioetica_animal.pdf
  • Adnimalsfree.org. Los animales no venden. 2014. Extraído de: http://adnimalsfree.org/documentos/Adnimalsfree-dossier-Z-6-PIXART.pdf

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