Animali ibridi: cosa sono e alcuni esempi famosi
Scritto e verificato la biologa Ana Díaz Maqueda
In linea di principio, affinché due specie diverse possano dare vita a una discendenza formata da animali ibridi, è necessario che entrambi presentino un comportamento simile e uno schema di corteggiamento che possa essere compreso da tutti e due.
Inoltre, devono possedere un numero di cromosomi simile e le informazioni conservate da questi ultimi devono essere quasi uguali. In caso contrario, è molto probabile che non ne derivi nessuna discendenza ibrida. Se desiderate sapere di più sull’ibridazione tra specie differenti, continuate a leggere.
Il mondo dell’ibridazione
Se partiamo dal principio secondo cui per poter copulare entrambi i genitori devono presentare un comportamento simile, potremmo osservare nei discendenti caratteristiche maggiormente assimilabili a una specie piuttosto che all’altra?
Per fornire una risposta a questa domanda, dobbiamo sapere che esistono numerosi tratti comportamentali che vengono ereditati dai genitori, proprio come ci sono comportamenti acquisiti attraverso l’apprendimento e l’osservazione del gruppo sociale.
È nei laboratori, mediante l’impiego di modelli animali, che si è studiato maggiormente il comportamento degli animali ibridi, senza dimenticare la creazione di incroci destinati ai parchi zoologici, come il ligre. Ciononostante, esistono alcuni ibridi naturali, come accade nel caso di alcune specie di anatre.
Animali ibridi: il caso del topo di laboratorio
Da quando il topo viene impiegato come modello animale nei laboratori, sono stati creati dei ceppi endogamici molto specifici. In base allo studio che deve essere condotto dal gruppo di ricerca o dal laboratorio, viene scelto un ceppo o un altro.
Esistono importanti evidenze che indicano la presenza di differenze comportamentali tra le diverse varietà di topo. Per questa ragione, l’azione dei vari composti farmacologici che possono essere provati su di essi può presentare risultati differenti.
Questo fenomeno è dovuto al fatto che lo sviluppo neuroanatomico e le caratteristiche fisiologiche di questi topi risultano diverse per cause genetiche.
Uno studio ha analizzato il comportamento di vari ceppi di topo impiegando prove volte a classificarne il comportamento emotivo (ansia, stress e depressione), il rendimento motorio, l’apprendimento spaziale e la memoria.
Da questa ricerca è possibile concludere che esistono animali ibridi che presentano una tendenza maggiore a soffrire di stress o ansia. Altri ceppi raggiungono risultati peggiori nei compiti spaziali perché sono affetti da problemi alla vista.
D’altra parte, alcuni studi precedenti hanno dimostrato che gli animali ibridi possedevano una memoria migliore di quella dei loro genitori: si tratta di un fenomeno conosciuto come “eterosi” o “vigore dell’ibrido”. Questo fenomeno si verifica in varie specie di animali e piante, come è stato possibile dimostrare attraverso l’incrocio di razze pure di uccelli da cortile e maiali.
Il ligre: il famoso ibrido ottenuto dall’incrocio di un leone con una tigre
Un ligre è la discendenza che deriva dall’incrocio di un leone maschio (Panthera leo) con una tigre femmina (Panthera tigris). Questo animale ibrido è un prodotto dell’essere umano, generato diversi secoli fa.
Per quanto riguarda il loro comportamento, i leoni sono animali principalmente diurni e che tendono a vivere in grandi gruppi. Le tigri, invece, seguono abitudini notturne e solitarie. I ligri presentano una condotta più simile a quella dei leoni. D’altra parte, generalmente questo incrocio produce una discendenza sterile in quasi tutti i casi; ciononostante, molte ligresse sono fertili.
Il comportamento negli animali ibridi
Il fatto che un animale ibrido manifesti comportamenti simili a quelli di uno o entrambi i genitori dipende in larga misura dalle specie che sono state incrociate e dall’ambiente nel quale viene allevato.
Le cure parentali (normalmente fornite dalla femmina, nel caso dei mammiferi) influiscono enormemente sul comportamento della discendenza. Per questa ragione è più probabile che la condotta della progenie ibrida sia più simile a quella della madre, che le insegna come sopravvivere.
Generalmente, da un punto di vista comportamentale, tutto sembra indicare l’esistenza di un genitore dominante sull’altro. Tuttavia, quando l’ibrido è il risultato di due specie molto simili, come nel caso dei muli, risulta difficile distinguere tra il comportamento dell’uno o dell’altro.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Hoy, R. R., Hahn, J., & Paul, R. C. (1977). Hybrid cricket auditory behavior: evidence for genetic coupling in animal communication. Science, 195(4273), 82-84.
- Pate, R. K. (2014). Hybrid animals-an interesting update.
- Võikar, V., Kõks, S., Vasar, E., & Rauvala, H. (2001). Strain and gender differences in the behavior of mouse lines commonly used in transgenic studies. Physiology & behavior, 72(1-2), 271-281.
- Warren, D. C. (1927). Hybrid vigor in poultry. Poultry Science, 7(1), 1-8.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.