Animali mirmecofagi: quali sono e caratteristiche

Grazie a millenni di evoluzione e di adattamento all'ambiente in cui vivono, gli animali mirmecofagi possiedono una bocca con meno denti rispetto ad altri mammiferi.
Animali mirmecofagi: quali sono e caratteristiche

Ultimo aggiornamento: 10 ottobre, 2018

Fondamentalmente, gli animali mirmecofagi sono quelli che si nutrono di formiche e, in occasioni speciali, anche di termiti. Anche se il formichiere è il più noto della famiglia, ci sono anche altre specie con le stesse abitudini gastronomiche. In questo articolo vi aiuteremo a conoscere meglio gli animali mirmecofagi. 

Esempi di animali mirmecofagi

Grazie a millenni di evoluzione e di adattamento all’ambiente in cui vivono, gli animali mirmecofagi possiedono una bocca con meno denti rispetto ad altri mammiferi.

Ma la loro principale caratteristica sta nell’uso di lunghe lingue appiccicose, che permettono di catturare le prede. Generalmente spostano il muso sul terreno, infilandola nelle tane degli insetti di cui si cibano.

1. Pangolino

Noto anche come “formichiere squamoso” – visibile nella foto in alto – vive nelle zone tropicali dell’Africa e dell’Asia. La sua caratteristica principale è la corazza a piastre che copre tutto il suo corpo. Inoltre, può arrotolarsi come un armadillo, in caso di minaccia.

Può misurare da 50 cm fino a un metro, le femmine sono più piccole dei maschi ed entrambi hanno zampe forti che permettono loro di scavare.

Gli mancano i denti, ma la sua potente lingua gli permette di catturare facilmente le formiche.

Il pangolino vive da solo o in coppia e ogni anno la femmina depone un solo uovo. Negli ultimi anni, le popolazioni sono diminuite a causa della caccia, motivata dal consumo della sua carne e le squame, che si ritiene possiedano poteri medicinali.

2. Formichiere

Indubbiamente il formichiere è il più famoso tra gli animali mirmecofagi. Pensate che persino il suo nome descrive il tipo di dieta che ama seguire!

In effetti, questo animale – che appartiene all’ordine Pilosa, lo stesso del bradipo – passa la sua vita alla continua ricerca di formicai.

Formichiere

Si tratta di un mammifero di circa 40 kg e 120 centimetri (più una coda lunga circa un metro). Possiede un muso allungato, a forma di cono, da cui fuoriesce una lingua appiccicosa che può misurare fino a 60 centimetri.

La sua pelliccia può essere di varie tonalità: nera, grigia, bianca e marrone. Con le sue potenti zampe distrugge i formicai per poter introdurre la sua lingua e nutrirsi.

Deve essere molto veloce in modo che le formiche non lo pungano, mentre cercano di difendersi e scappare.

3. Oritteropo

È un mammifero originario dell’Africa, in particolare vive nelle savane e nelle foreste, e possiede abitudini notturne e solitarie. Anche se assomiglia al formichiere per il suo muso allungato, e al maiale per il suo corpo robusto, la verità è che è legato ai toporagni e persino agli elefanti.

Oritteropo

Attacca i nidi di formiche e termiti e intrappola il cibo con la sua lingua viscida. Scava la sua tana grazie alle gambe forti, ha un grande senso dell’olfatto e cammina lentamente. Ha una pelle spessa per proteggersi dai morsi di eventuali predatori.

4. Numbat

Noto anche come formichiere fasciato o walpurti, è un marsupiale che vive nelle zone desertiche dell’Australia sud-occidentale. Purtroppo è in via di estinzione a causa della caccia da parte di animali introdotti dall’uomo e per via della distruzione del suo habitat.

Numbat

All’interno del gruppo degli animali mirmecofagi, è l’unico che si nutre esclusivamente di termiti. Ha forti artigli, una lunga lingua appiccicosa, muso cilindrico e uno speciale palato che gli serve per schiacciare e uccidere questi piccoli insetti, prima di deglutirli.

Inoltre, è un animale diurno e passa tutto il giorno a curiosare tra tronchi, rami caduti, rocce o foglie. Anche in questo caso parliamo di un essere vivente assai solitario.

I numbat si riuniscono solo per accoppiarsi durante l’estate. Ogni stagione vengono dati alla luce da 2 a 4 cuccioli, che appena nati cercano la mammella materna a cui si agganciano per potersi nutrire.

Oltre agli animali appena descritti, vale la pena citare anche altri esseri viventi dediti alla mirmecofagia. Parliamo, per esempio, del drago volante (un rettile squamato dotato di ali) e dei tiflopi (una specie di piccoli serpenti dalla pelle semi-trasparente e rossastra).


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