7 aspetti curiosi del gruccione testablu

Il gruccione testablu aspetta la sua preda sui rami degli alberi per poterla cacciare. Conosciamolo un po' meglio.
7 aspetti curiosi del gruccione testablu
Sara González Juárez

Scritto e verificato la psicologa Sara González Juárez.

Ultimo aggiornamento: 01 gennaio, 2023

Questi uccelli appartenenti all’ordine dei Coraciformi sono famosi per esibire colori vivaci in luoghi dai colori smorzati. Stiamo parlando della famiglia Meropidae, e nello specifico del gruccione testablu. Il blu elettrico della testa e del petto lo rende inconfondibile agli occhi di chiunque sappia qualcosa di uccelli.

Pertanto, per ampliare un po’ di più le vostre conoscenze su questi preziosi animali, in questo articolo potete trovare una scheda completa sulla biologia del gruccione testablu. Non perdetevi neanche una riga, perché è un animale affascinante, bellissimo, con un canto difficile da ignorare. Iniziamo.

1. La sua tassonomia e l’origine del nome scientifico

Il gruccione testablu risponde al nome scientifico di Merops muelleri . Quest’ultimo termine, muelleri, deriva dal suo scopritore, Johann Wilhelm von Müller, un ornitologo tedesco che nel XIX secolo intraprese una spedizione per l’Africa alla ricerca di nuove specie.

Questo uccello appartiene all’ordine dei Coraciformi e alla famiglia Meropidae. Quest’ultimo è il gruppo in cui sono raccolti gli uccelli popolarmente conosciuti come gruccioni, specializzati nel cibarsi di insetti volanti, soprattutto api.

Gruccione testablu su un ramo.
Merops muelleri.

2. Abitano le giungle umide

È l’Africa centrale a ospitare questa specie di gruccione. Si trova in un’ampia regione che comprende Guinea, Sierra Leone, Liberia, Costa d’Avorio, Ghana, Nigeria, Camerun, Repubblica Centrafricana, Guinea Equatoriale, Gabon, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo e Kenya.

Quest’ultimo, il Kenya, è incluso nell’elenco perché la specie vi si è trasferita fuggendo dalla deforestazione della foresta equatoriale.

È un uccello che vive nelle giungle umide e calde di questa regione, considerata tropicale e subtropicale. È qui che trova cibo in abbondanza e riparo tra le fitte cime degli alberi.

3. Il gruccione testablu, specializzato in insetti volanti

Come il resto dei membri del gruppo dei Coraciformi, il gruccione testablu si è evoluto per essere in grado di catturare insetti a mezz’aria. Di solito preferisce le api, ma non disdegna farfalle e altri insetti, come vespe, bombi, zanzare o mosche.

A differenza di altre specie, che trascorrono lunghi periodi sorvolando delle aree e nutrendosi in volo, questo gruccione torna spesso al suo ramo con la preda catturata per mangiarla in sicurezza.

4. Un uccello solitario

Sfortunatamente, non si hanno molte informazioni sull’etogramma di questo uccello. Si sa che è solitario (tranne durante il periodo riproduttivo) e diurno, periodo in cui svolge tutta la sua attività. La sua giornata di solito consiste nell’appollaiarsi sui rami alti della foresta, in attesa di avvistare una preda.

Quando individua un insetto, si lancia verso di esso a tutta velocità, lo cattura e torna al suo trespolo per mangiarlo. In questo modo resta al sicuro e può continuare a perlustrare le cime degli alberi alla ricerca di altro cibo.

5. Il mistero della riproduzione del gruccione testablu

Non si sa niente sulla riproduzione di questa specie. Si è dedotto, dalla somiglianza con altre specie, che il periodo del corteggiamento e degli amori inizi alla fine della stagione delle piogge, quando il clima è più mite e vi è ancora abbondanza di cibo.

Di solito è il maschio che cerca la femmina e cerca di convincerla ad accoppiarsi, portandole in dono degli insetti. Se lei è d’accordo, costruiranno un nido in alto sulle cime degli alberi. Lì, si presume, deporrà sei o sette uova ed entrambi i genitori prenderanno parte all’allevamento dei pulcini.

6. Stato di minor preoccupazione

Questo uccello è considerato, secondo la lista rossa IUCN, una specie di minor preoccupazione (LC). Questo perché non abbiamo dati sufficienti sulle loro popolazioni, quindi non è possibile stimare a che velocità si stanno riducendo. Tuttavia, risulta chiaro che si stanno riducendo.

7. Affrontiamo le minacce più grandi

Gruccione testablu mangia un insetto
Merops muelleri.

Nonostante la scarsità di informazioni, non si può negare che la foresta equatoriale si stia riducendo. Lo spostamento della specie in Kenya suggerisce che sia relativamente capace di adattarsi a nuovi ambienti, ma anche che abbia sempre meno risorse a disposizione.

D’altra parte, sono così tante le specie centrafricane in pericolo di estinzione che gli sforzi tendono a concentrarsi o sull’ecosistema stesso e sulla protezione del territorio, o su altri animali in uno stato molto più critico. Pertanto, non resta che continuare a studiare e lottare per preservare la natura, poiché prima che ce lo aspettiamo potremmo scoprire che il gruccione testablu è molto meno abbondante del previsto. Non smettiamo mai di impiegare tutte le nostre forze nella protezione del pianeta.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • BirdLife International. 2016. Merops muelleriThe IUCN Red List of Threatened Species 2016: e.T22736507A95136124. https://dx.doi.org/10.2305/IUCN.UK.2016-3.RLTS.T22736507A95136124.en. Accessed on 23 December 2022.
  • Merops muelleri. (s. f.). eBird. Recuperado 23 de diciembre de 2022, de https://ebird.org/ebird/home?siteLanguage=es_ES
  • Kofron, C. P., & Chapman, A. (1995). Deforestation and bird species composition in Liberia, West Africa. Tropical Zoology8(2), 239-256.
  • Burt, D. B. (2004). Plumage‐based phylogenetic analyses of the Merops bee‐eaters. Ibis146(3), 481-492.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.