Puntura di bombo: che fare? Niente panico!
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I bombi sono insetti impollinatori di grande importanza, sia dal punto di vista economico che da quello ecologico. Anche se presentano somiglianze notevoli con le api, è possibile riconoscerli facilmente perché sono piuttosto grandi (15-25 millimetri di lunghezza), hanno il corpo ricoperto di peli e sono colorati di giallo, arancio, nero e bianco. Fate attenzione e siate molto cauti nei confronti di qualunque puntura di bombo.
I peli presenti sul loro addome creano un particolare schema di strisce. Altri tratti caratteristici sono rappresentati dalla punta arrotondata del loro addome e dal forte ronzio che emettono. È proprio questo ronzio vibrante a rendere loro più semplice la raccolta del polline.
In Spagna sono state catalogate 37 specie di bombo, appartenenti al genere Bombus. La specie più comune è quella del Bombus terrestris, che nidifica nella terra. Nelle Canarie abbonda il Bombus canariensis, completamente nero e dall’addome bianco.
Recentemente, in Spagna, alcuni gruppi di esperti in ecologia hanno rilevato una diminuzione nel numero di esemplari che interessa nove specie e due sottospecie di bombo. Dal momento che i bombi sono degli importanti impollinatori di fiori, la loro presenza è considerata di grande utilità e la loro conservazione svolge un ruolo importante, dal punto di vista economico.
I bombi sono aggressivi?
In generale, i bombi non sono particolarmente aggressivi e si limitano a pungere per difendere loro stessi e i propri nidi. Diversamente dalle api, che dopo una sola puntura perdono il proprio pungiglione, i bombi conservano il proprio strumento e hanno la possibilità di pungere più volte.
Proprio come le api, invece, solamente le operaie e la regina possiedono un pungiglione. Per questa ragione, una puntura di bombo è di solito un fenomeno decisamente raro.
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Conseguenze della puntura di bombo
I bombi iniettano del veleno attraverso il proprio pungiglione. Negli esseri umani, la reazione più frequente è rappresentata da un dolore di breve durata. Tuttavia, è anche possibile che si manifesti una reazione allergica al veleno che è stato iniettato.
In generale, la reazione dipende dalla quantità di volte nella quale si viene punti e la sensibilità allergica al veleno presentata dalla vittima. Le reazioni che possono manifestarsi sono quelle che seguono:
- Reazione non allergica, localizzata. Nel punto della puntura si manifestano gonfiore, prurito e arrossamento. Di solito, i sintomi presentano una durata che va da poche ore ad alcuni giorni. Possono comparire immediatamente dopo la puntura, ma di solito si manifestano qualche ora dopo l’evento.
- Reazione allergica, generalizzata. In base al numero delle punture, è possibile che si sviluppi una reazione allergica generale. In questo caso il fenomeno coinvolge tutto il corpo e, se arriva a provocare una reazione anafilattica, può arrivare ad avere un effetto mortale.
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Come possiamo comportarci per evitare le punture di bombo?
Uno dei modi migliori per evitare le punture di bombo consiste nel tenersi a distanza dai loro nidi oppure dai fiori o da altre piante che tendono a visitare.
È possibile che in alcuni casi non vi rendiate conto di trovarvi vicino a un nido di bombi. Di conseguenza, se vi accorgete di essere nei pressi di un nido, alcuni atteggiamenti generali che dovrete (o non dovete) adottare sono i seguenti:
- Se una colonia viene disturbata, dovete allontanarvi lentamente coprendovi il viso con entrambe le mani. Mantenete la calma e ricordate che i bombi non sono molto aggressivi. Non muovete le braccia, non schiacciate i bombi e non colpite accidentalmente il loro nido. Muovetevi lentamente e con cautela, mentre vi allontanate dal luogo che stanno cercando di proteggere.
- Se i bombi vi pungono, toglieteli dal vostro corpo, non schiacciateli e fuggite velocemente dalla zona. Se è possibile, coprite e proteggetevi la testa.
- Dovete ricordare che i bombi possono reagire aggressivamente a una grande quantità di odori, tra i quali quelli dell’alcol, del sudore, del profumo, ecc. Allo stesso modo, sono attratti dall’odore del materiale ossidato appartenente ad accessori metallici come anelli e orologi. Possono pungere attraverso i vestiti; inoltre, sappiamo che anche il colore azzurro chiaro fa parte degli stimoli che attrae i bombi.
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Trattamento della reazione non allergica alla puntura di bombo
Di solito la puntura di bombo non richiede un intervento medico; si consiglia però di assumere un antinfiammatorio, dopo la puntura. L’applicazione di impacchi freddi e di prodotti per combattere il prurito sulla zona interessata offre un certo sollievo.
Se la puntura è stata praticata sulla zona della bocca o della faringe, è bene rivolgersi al pronto soccorso in via precauzionale, dal momento che le vie respiratorie potrebbero rimanere bloccate.
Trattamento della reazione allergica
Se la puntura di bombo provoca una reazione allergica, è necessario sottoporsi a cure mediche. Per questa ragione, si consiglia di recarsi in un ospedale per essere sottoposti a osservazione, dal momento che la reazione può aggravarsi con il trascorrere dei minuti.
Il trattamento medico prevede, in presenza di manifestazioni lievi, la somministrazione di antistaminici. A volte viene prescritto l’uso di corticosteroidi, ma in caso di manifestazioni gravi di reazioni allergiche, sarà necessario somministrare, prima di tutto, adrenalina.
I bombi sono essenziali per il nostro ecosistema: senza questi meravigliosi insetti, infatti, non potremmo sopravvivere.
Una buona strategia per evitare le punture di bombo consiste nell’utilizzare un velo e un cappello da apicoltore. Questo consiglio si rivela particolarmente utile in estate e in autunno, periodi durante i quali vengono svolte alcune azioni, come il taglio delle erbe infestanti.
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