Puntura di bombo: che fare? Niente panico!

I bombi sono insetti fondamentali per il nostro ecosistema e la nostra economia; anche se non sono aggressivi, una puntura di bombo richiede l'adozione di contromisure immediate; le cure ricevute dipenderanno dall'eventualità che la persona colpita sia o meno allergica.
Puntura di bombo: che fare? Niente panico!
Luz Eduviges Thomas-Romero

Scritto e verificato la biochimica Luz Eduviges Thomas-Romero.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

I bombi sono insetti impollinatori di grande importanza, sia dal punto di vista economico che da quello ecologico. Anche se presentano somiglianze notevoli con le api, è possibile riconoscerli facilmente perché sono piuttosto grandi (15-25 millimetri di lunghezza), hanno il corpo ricoperto di peli e sono colorati di giallo, arancio, nero e bianco. Fate attenzione e siate molto cauti nei confronti di qualunque puntura di bombo.

I peli presenti sul loro addome creano un particolare schema di strisce. Altri tratti caratteristici sono rappresentati dalla punta arrotondata del loro addome e dal forte ronzio che emettono. È proprio questo ronzio vibrante a rendere loro più semplice la raccolta del polline.

In Spagna sono state catalogate 37 specie di bombo, appartenenti al genere Bombus. La specie più comune è quella del Bombus terrestris, che nidifica nella terra. Nelle Canarie abbonda il Bombus canariensis, completamente nero e dall’addome bianco.

Recentemente, in Spagna, alcuni gruppi di esperti in ecologia hanno rilevato una diminuzione nel numero di esemplari che interessa nove specie e due sottospecie di bombo. Dal momento che i bombi sono degli importanti impollinatori di fiori, la loro presenza è considerata di grande utilità e la loro conservazione svolge un ruolo importante, dal punto di vista economico.

I bombi sono aggressivi?

In generale, i bombi non sono particolarmente aggressivi e si limitano a pungere per difendere loro stessi e i propri nidi. Diversamente dalle api, che dopo una sola puntura perdono il proprio pungiglione, i bombi conservano il proprio strumento e hanno la possibilità di pungere più volte.

Proprio come le api, invece, solamente le operaie e la regina possiedono un pungiglione. Per questa ragione, una puntura di bombo è di solito un fenomeno decisamente raro.

Calabrone.

Conseguenze della puntura di bombo

I bombi iniettano del veleno attraverso il proprio pungiglione. Negli esseri umani, la reazione più frequente è rappresentata da un dolore di breve durata. Tuttavia, è anche possibile che si manifesti una reazione allergica al veleno che è stato iniettato.

In generale, la reazione dipende dalla quantità di volte nella quale si viene punti e la sensibilità allergica al veleno presentata dalla vittima. Le reazioni che possono manifestarsi sono quelle che seguono:

  • Reazione non allergica, localizzata. Nel punto della puntura si manifestano gonfiore, prurito e arrossamento. Di solito, i sintomi presentano una durata che va da poche ore ad alcuni giorni. Possono comparire immediatamente dopo la puntura, ma di solito si manifestano qualche ora dopo l’evento.
  • Reazione allergica, generalizzata. In base al numero delle punture, è possibile che si sviluppi una reazione allergica generale. In questo caso il fenomeno coinvolge tutto il corpo e, se arriva a provocare una reazione anafilattica, può arrivare ad avere un effetto mortale.
Puntura di calabrone.

Come possiamo comportarci per evitare le punture di bombo?

Uno dei modi migliori per evitare le punture di bombo consiste nel tenersi a distanza dai loro nidi oppure dai fiori o da altre piante che tendono a visitare.

È possibile che in alcuni casi non vi rendiate conto di trovarvi vicino a un nido di bombi. Di conseguenza, se vi accorgete di essere nei pressi di un nido, alcuni atteggiamenti generali che dovrete (o non dovete) adottare sono i seguenti:

  • Se una colonia viene disturbata, dovete allontanarvi lentamente coprendovi il viso con entrambe le mani. Mantenete la calma e ricordate che i bombi non sono molto aggressivi. Non muovete le braccia, non schiacciate i bombi e non colpite accidentalmente il loro nido. Muovetevi lentamente e con cautela, mentre vi allontanate dal luogo che stanno cercando di proteggere.
  • Se i bombi vi pungono, toglieteli dal vostro corpo, non schiacciateli e fuggite velocemente dalla zona. Se è possibile, coprite e proteggetevi la testa.
  • Dovete ricordare che i bombi possono reagire aggressivamente a una grande quantità di odori, tra i quali quelli dell’alcol, del sudore, del profumo, ecc. Allo stesso modo, sono attratti dall’odore del materiale ossidato appartenente ad accessori metallici come anelli e orologi. Possono pungere attraverso i vestiti; inoltre, sappiamo che anche il colore azzurro chiaro fa parte degli stimoli che attrae i bombi.
Calabrone morto.

Trattamento della reazione non allergica alla puntura di bombo

Di solito la puntura di bombo non richiede un intervento medico; si consiglia però di assumere un antinfiammatorio, dopo la puntura. L’applicazione di impacchi freddi e di prodotti per combattere il prurito sulla zona interessata offre un certo sollievo.

Se la puntura è stata praticata sulla zona della bocca o della faringe, è bene rivolgersi al pronto soccorso in via precauzionale, dal momento che le vie respiratorie potrebbero rimanere bloccate.

Trattamento della reazione allergica

Se la puntura di bombo provoca una reazione allergica, è necessario sottoporsi a cure mediche. Per questa ragione, si consiglia di recarsi in un ospedale per essere sottoposti a osservazione, dal momento che la reazione può aggravarsi con il trascorrere dei minuti.

Il trattamento medico prevede, in presenza di manifestazioni lievi, la somministrazione di antistaminici. A volte viene prescritto l’uso di corticosteroidi, ma in caso di manifestazioni gravi di reazioni allergiche, sarà necessario somministrare, prima di tutto, adrenalina.

I bombi sono essenziali per il nostro ecosistema: senza questi meravigliosi insetti, infatti, non potremmo sopravvivere.

Una buona strategia per evitare le punture di bombo consiste nell’utilizzare un velo e un cappello da apicoltore. Questo consiglio si rivela particolarmente utile in estate e in autunno, periodi durante i quali vengono svolte alcune azioni, come il taglio delle erbe infestanti.


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