Cani che quando escono perdono interesse per il padrone

Gli ambienti esterni sono pieni di odori che distraggono i cani. In uno stato di eccitazione è probabile che il nostro cane perda interesse nei nostri confronti.
Cani che quando escono perdono interesse per il padrone

Ultimo aggiornamento: 28 ottobre, 2022

Molti padroni concordano sul fatto che i loro cani sono molto calmi e obbedienti a casa, ma quando mettono una zampa per strada smettono di prestare attenzione e perdono persino interesse nei loro confronti. Vi incuriosisce l’argomento? Continuate a leggere: parleremo dei cani che quando escono perdono interesse per il padrone.

Perché i cani quando escono perdono interesse per il padrone?

La strada è uno spazio aperto pieno di odori, rumori, altre persone, cani, veicoli, biciclette… Sono troppi stimoli per un cane, soprattutto se le sue passeggiate non sono lunghe come dovrebbero essere. In queste condizioni di nervosismo e distrazione è difficile per il cane decidere di ascoltarci.

Suggerimenti per fare una bella passeggiata

Quando il cane è calmo, è più facile dirigere la sua attenzione verso di noi e per il cane esercitarsi a stare seduto fermo in un posto, rispondendo alla nostra chiamata o rimanendo calmo in presenza di altri cani e passanti.

Cane attratto dagli odori.

Per evitare che le passeggiate si trasformino in un momento di stress ed eccitazione invece che in un momento di relax e svago per l’animale, potreste seguire i seguenti consigli:

Aumentare la durata o la frequenza delle passeggiate a seconda della razza

Non esiste una durata della passeggiata standard per tutti i cani: dipenderà da fattori come la taglia, l’età, l’energia, la personalità. L’ideale è fare circa tre passeggiate al giorno, di cui una più lunga, in cui lasciare il cane libero di esplorare e annusare.

A queste devono aggiungersi le passeggiate nel parco, l’esercizio fisico, i giochi che stimolano l’olfatto. Insomma, tutto ciò che è necessario per muoversi e fare sport.

Come deve essere il guinzaglio?

I guinzagli estremamente corti, come quelli comunemente usati per cani di grossa taglia, impediscono al cane di abbassare la testa e annusare, rendendo impossibile l’esplorazione dell’ambiente circostante. Camminare con un guinzaglio del genere fa esercitare l’animale fisicamente ma non mentalmente.

Il cane deve essere in grado di interagire con l’ambiente. Il senso dell’odore è altamente sviluppato in questi animali, quindi consentire loro di annusare e riconoscere gli oggetti è necessario per stimolarli emotivamente e mentalmente.

I guinzagli più consigliati sono i quelli in nylon resistente lunghi da tre a cinque metri, con i quali il cane può davvero godersi la sua passeggiata e interagire con gli altri della sua specie senza mantenere una tensione costante. Sono appositamente progettati per gli spazi aperti come il parco o la campagna.

Se le passeggiate hanno una meta precisa come andare dal veterinario o semplicemente per le vie della città, dove c’è meno spazio e più gente, potete usare un guinzaglio da 1 metro con il quale gli consentireste una certa libertà di movimento senza perdere il controllo.

Mantenere la calma

È altrettanto importante che il cane rimanga calmo, sia dentro che fuori casa. Ovviamente all’aperto è più difficile, ma potete esercitarvi a poco a poco alla fine delle passeggiate, quando l’animale avrà scaricato energia.

Basta sedersi con lui in un posto tranquillo e invitarlo a rilassarsi come se fosse a casa sul divano. In questo modo, a poco a poco riuscirete a fare in modo che l’animale rimanga rilassato anche all’esterno.

Coppia di cani a passeggio.


Addestrare il cane dentro e fuori casa

Seguendo i suggerimenti di cui sopra, è possibile prevenire lo stato di eccitazione e distrazione provocato dagli ambienti esterni. Col tempo vedrete che il comportamento del cane sarà meno teso e potrete attirare la sua attenzione con successo.

Un ulteriore passo avanti è praticare l’allenamento anche fuori casa, quando i livelli di eccitazione sono più bassi. Potete iniziare con dei comandi semplici come “siediti” o “stai fermo” e proseguire con quelli più difficili. Ricordate di usare sempre il rinforzo positivo e premiare l’animale quando fà la cosa giusta.

È importante anche continuare a rafforzare queste azioni nel tempo in modo da non dimenticarle. L’apprendimento dovrebbe essere una cosa costante e quotidiana.

Prima di tutto, ci vuole molta pazienza, poiché questo processo può richiedere settimane o mesi. I cambiamenti sono progressivi e forse lenti, ma può essere una soluzione per quei cani che quando escono perdono interesse per il padrone.

Infine, se ritenete che sia necessario un aiuto professionale, potete sempre rivolgervi ad un addestratore per risolvere problemi comportamentali specifici.


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