Caratteristiche e habitat del mandrillo
Il mandrillo è la più grande scimmia della sua specie ed è famosa per i colori del muso e del dorso. Appartiene allo stesso lignaggio dei babbuini.
In precedenza rientrava nella classificazione del genere Papio, fino al momento in cui sono stati identificate le caratteristiche uniche di questa specie che gli sono valse la creazione di un genere a sé, il Mandrillus. In questo articolo, troverete tutte le informazioni sulle caratteristiche e habitat del mandrillo.
La capacità del mandrillo di evitare i conflitti con gli altri esemplari della stessa specie ha portato a ricerche approfondite sull’argomento.
Questi studi hanno scoperto una serie di segnali e regole che servono a ridurre l’aggressività negli incontri per il controllo del territorio. I mandrilli maschi hanno canini molto lunghi, il che fa sì che la maggior parte dei conflitti siano potenzialmente letali.
I maschi formano gerarchie di dominio e le relazioni tra il loro stesso sesso si distinguono per essere pacifiche ed elusive. Ottengono questi risultati mediante il linguaggio del corpo, tramite segnali facciali e gesti che comunicano il dominio e la subordinazione.
A ciò si aggiunge che i maschi presentano dei tratti rossi sul viso, sulla schiena e sui genitali, che agiscono come una sorta di “tratto distintivo” e che mostrano la capacità di combattere altri maschi.
In questo senso, il primate più pallido finisce per ritirarsi e il vero caos può verificarsi tra maschi di colore simile. Alcuni evitano di valutare le caratteristiche fisiche dell’avversario, regolando così i combattimenti che finiscono con la morte di alcuni mandrilli. Vediamo insieme caratteristiche e habitat del mandrillo.
Caratteristiche fisiche: i colori
Il mandrino maschio può pesare circa 33 kg e misurare tra 75 e 95 cm. Le femmine sono generalmente più piccole con una lunghezza massima di 65 cm e possono pesare circa 13 kg. La testa molto grande rispetto al corpo è un’altra delle sue peculiarità. Il mandrillo presenta arti molto forti e una coda spessa e corta che rimane sempre ferma.
Questi primati hanno anche la capacità di ruotare le clavicole, il che consente loro di arrampicarsi sugli alberi con grande abilità e camminare a carponi molto velocemente. I maschi hanno denti canini lunghi circa 6,5 cm, mentre nelle femmine raggiungono solo 1 cm.
Un’altra caratteristica è il colore della pelliccia, che va dal marrone al verde oliva con una sfumatura verso la pancia, dove diventa sempre più chiaro. La schiena è di colore blu, viola e rossastro. Queste tonalità servono anche a riconoscerli quando si trovano in mezzo alla vegetazione.
Il muso del maschio è blu e rosso con delle scanalature che scorrono su entrambe le guance. Questi colori si manifestano con la maturità sessuale e si intensificano quando il mandrillo è pronto per riprodursi. La riproduzione si verifica durante tutto l’anno e di solito hanno un solo cucciolo per parto. La gestazione varia tra i 168 e i 220 giorni.
Le urla acute e i grugniti feroci sono il suo modo di comunicare. Spesso mostrano i denti ma questo non è sempre un sintomo di aggressività, anzi il più delle volte significa buon umore e benessere. La rabbia si manifesta colpendo duramente a terra.
Habitat del mandrillo: cosa bisogna sapere
Questo mammifero è un animale molto sociale che vive in grandi branchi di circa 200 primati. A loro volta, si suddividono in gruppi di 20 esemplari per lo più composti da femmine e giovani maschi con un maschio dominante. Il leader si allontana dal suo gruppo con relativa frequenza ma si prende cura di loro, li sorveglia, li controlla e torna immediatamente quando si presenta un pericolo.
I mandrilli si distribuiscono nelle aree tropicali dell’Africa, dalla Guinea Equatoriale al Congo. Il loro habitat preferito sono le grandi foreste pluviali sempreverdi, ma possono essere trovati anche nelle foreste subtropicali, nelle paludi, sulle sponde dei fiumi e vicino ai folti cespugli degli altopiani e delle montagne.
La loro dieta fondamentalmente è onnivora, ma comprende anche frutta, radici, funghi, germogli e foglie. Inoltre, il mandrillo ingerisce piccoli invertebrati come grilli, ragni, lumache e persino scorpioni. Occasionalmente, può cacciare piccole antilopi se ne ha l’opportunità.
Lo stile di vita del mandrillo è diurno: dedica lunghe ore del giorno alla ricerca di cibo e di notte si arrampica sugli alberi per dormire. Il suo predatore principale è il leopardo, sebbene anche l’aquila reale e il pitone di Seba siano soliti cacciarlo.
Tuttavia, la sua peggior minaccia viene dall’uomo. Alcune aree in cui vive sono protette perché i bracconieri senza scrupoli lo cacciano per mangiarlo.
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https://es.wikipedia.org/wiki/Mandrillus_sphinx
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/j.1439-0310.2004.01054.x
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/ajp.1350110103
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