Il carlino: il cane ideale
State cercando una razza di cane che si adatti alle vostre esigenze e preferenze? Scegliere un compagno per tanti anni non è un compito semplice. Dunque, dobbiamo prestare molta attenzione alle sue caratteristiche. In questo articolo vi raccontiamo tutto sui carlini, cani piccoli ma affettuosi.
Origini e caratteristiche dei carlini
Sebbene questa razza sia nata in Cina, è diventata particolarmente famosa nel Regno Unito. Il termine “carlino” è dovuto ad un attore italiano noto come “Carlin” che interpretava Arlecchino nel teatro parigino. L’aspetto del suo personaggio ricordava la maschera nera caratteristica del muso dei carlini.
I suoi “parenti” sono cani di dimensioni maggiori, come il pechinese (entrambe le razze sono le favorite nei monasteri tibetani). Si ritiene che i commercianti olandesi li portarono dall’oriente verso l’Europa, e da lì la razza si diffuse principalmente in l’Inghilterra e in Francia.
Fin dal loro arrivo in questo continente, i carlini sono stati considerati cani “di lusso”. Ciò è dovuto al fatto che facevano compagnia agli aristocratici e ai personaggi più importanti della storia. Tra di loro, ricordiamo Maria Antonietta, la Marchesa di Pompadour, i Duchi di Windsor e Giuseppina Bonaparte. In età moderna, sono animali noti come protagonisti di numerosi film e serie tv (per esempio “Le avventure di Milo e Otis”, “Pocahontas” e “Men in black”).
Per quanto riguarda l’aspetto fisico di questa razza, possiamo notare che si tratta di un cane di piccole dimensioni, muscoloso e ben proporzionato (anche se la testa è grande rispetto al corpo). Il muso è coperto di pieghe ed è squadrato, gli occhi scuri e grandi e le orecchie di due tipi: “a bottone” (piegate in avanti) o “rosa” (piegate all’indietro).
Il pelo del carlino è morbido, lucente e fitto. Ha due varianti relativamente al colore: argento o albicocca. La mascherina nera è tipica. La coda è a forma di spirale con uno o due giri. Può pesare tra i 6 e i 10 kg e misurare da 30 a 40 cm.
Comportamento e carattere dei carlini
Si tratta senza dubbio di una razza particolare, non solo dal punto di vista estetico. Il motto ufficiale di questo cane è “Multum in parvo” (che significa “molto in poco”). Il carlino è molto affettuoso e ama giocare a tutte le ore. Ha bisogno di stare costantemente in compagnia e se rimane solo può sviluppare ansia da separazione.
Non si consiglia di adottarlo se in casa ci sono bambini piccoli, oppure se passeremo troppe ore fuori. Questo cane richiede molte attenzioni e, se non le ottiene, può addirittura ammalarsi. Il carlino è molto socievole e si comporta bene con altri cani e con persone di ogni età. È gioioso e ama richiamare l’attenzione.
Non sopporta spesso i giochi intensi (un altro motivo per non adottarlo se abbiamo bambini piccoli in casa). Socializza facilmente, sempre se l’addestramento inizia fin da quando è un cucciolo. Altri “requisiti” sono incoraggiarlo a fare esercizio fisico tutti i giorni e giocare costantemente con lui affinché non si annoi e si metta d’impegno a distruggere mobili o oggetti.
Cura dei carlini
Un fattore molto importante al momento di adottare un cane è sapere quali sono le cure di cui necessita. Nel caso del carlino, è fondamentale spazzolarlo una o due volte alla settimana, per evitare che perda pelo.
È necessario anche che faccia esercizio moderato e passeggiate giornaliere, ricordando che la sua struttura robusta e il suo muso schiacciato non gli permettono un’attività troppo intensa. I climi caldi e umidi non sono ideali per lui. Inoltre, bisogna fare attenzione ai suoi occhi perché, essendo molto sporgenti, è probabile che si faccia male.
Le rughe sul muso possono raccogliere sporcizia e secrezioni. Potete lavare il muso del carlino una volta alla settimana, aiutandovi con un batuffolo di cotone inumidito in acqua tiepida (lo stesso vale per gli occhi). Le orecchie del tipo a bottone possono comportare alcuni problemi, accumulando umidità dovuta a funghi o infezioni.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.