Come bisogna alimentare un cane diabetico?
Scritto e verificato il biotecnologo Alejandro Rodríguez
Esistono diverse malattie e disturbi che, a priori, tendiamo a non associare al mondo animale. Nulla, però, è più lontano dalla realtà: un esempio è rappresentato dal diabete nei cani. Quando si tratta di alimentare un cane diabetico ci sono alcune norme da seguire, se vogliamo assicurarci che il nostro animale domestico possa convivere con la sua malattia nel miglior modo possibile.
Cane diabetico: come si fa la diagnosi
Proprio come accade agli esseri umani, il diabete canino è dovuto a un difetto nella produzione di insulina. Questo ormone ha il compito di fare in modo che il glucosio (la principale fonte di energia per le cellule) venga trasportato ed elaborato nel modo corretto.
Che sia perché il corpo non è in grado di sintetizzare l’insulina, oppure perché non riesce a utilizzarla, la conseguenza diretta che ne deriva è un accumulo di glucosio nel flusso sanguigno. Questo fenomeno fa sì che le cellule non abbiano a disposizione abbastanza energia per svolgere i propri compiti, oltre a far salire il livello di zucchero nel sangue al di sopra dei livelli normali.
I cani in età media o avanzata sono quelli che presentano una maggiore predisposizione a soffrire di diabete. Inoltre, ci sono alcune razze che presentano una propensione più grande rispetto ad altre. In ogni caso, i sintomi sono gli stessi:
- Il nostro cane beve acqua molto spesso e, di conseguenza, urina con notevole frequenza.
- Presenta un aumento di appetito.
- Sembra stanco e assopito.
Se il vostro veterinario ha confermato la diagnosi di diabete nel vostro animale domestico, vi fornirà certamente alcune norme alimentari che dovrete introdurre nella sua dieta quotidiana.
Presenza di fibre nell’alimentazione di un cane diabetico
Uno dei componenti che deve fare parte della dieta di un cane diabetico è rappresentato dalle fibre. Questo componente, se assunto in grandi quantità, agisce da “freno”, evitando che i livelli di glucosio si impennino verso l’alto durante il processo di scomposizione degli idrati di carbonio.
Tra gli alimenti che presentano un alto contenuto di fibre alimentari, troviamo i cereali (il riso, il frumento o l’avena) e la soia. Tuttavia, le fibre in eccesso possono causare al nostro animale domestico dei problemi intestinali e, di conseguenza, se ne consiglia un consumo moderato.
Se il veterinario lo ritiene conveniente, possiamo integrare questa dieta ricca di fibre con l’assunzione di vitamine B-6, E e C: anch’esse, infatti, contribuiscono a tenere sotto controllo i livelli di glucosio.
Alimenti che bisogna evitare
Tra gli alimenti che devono scomparire (o ridursi nelle loro proporzioni) dalla dieta del cane diabetico, ci sono quelli che contengono idrati di carbonio facilmente assimilabili e zuccheri. Questi tipi di composti sono presenti in alcuni coloranti alimentari e si trasformano velocemente in glucosio, che continuerà ad accumularsi.
Se pensate di premiare il vostro cane con uno snack, assicuratevi prima che non contenga questo tipo di zuccheri. Inoltre, bisogna fare attenzione anche ai frutti, perché alcuni contengono grandi quantità di fruttosio, un altro tipo di zucchero facilmente assimilabile.
Alcuni consigli utili
Quando parliamo di dieta, non ci riferiamo esclusivamente al suo contenuto. Nel caso di cani diabetici, ad avere importanza sono anche il “quando” e il “quanto”. Una buona scelta è quella di suddividere l’alimentazione quotidiana del nostro animale domestico in razioni più piccole e nel rispettare sempre un determinato orario.
In questo modo renderemo più facile la digestione da parte del cane, aiutando il corretto assorbimento del glucosio. Ciononostante, se avete qualche dubbio su quale dieta sia bene somministrare al vostro cane, potete anche ricorrere a mangimi specificamente pensati per animali diabetici.
Un altro aspetto che segna un punto a favore della salute del vostro animale domestico è rappresentato dall’esercizio, a patto che sia costante e moderato. In questo caso, l’esercizio deve seguire sempre la stessa regolarità dell’alimentazione. In questo modo, l’attività fisica contribuirà a fare sì che i livelli di glucosio si mantengano sempre costanti.
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