Come funziona l'apparato digerente dei cani
Scritto e verificato la biologa Ana Díaz Maqueda
Solitamente, i cani che vivono come animali domestici in casa vengono nutriti con dei cibi speciali a seconda della specie. In molti casi, questa dieta viene integrata con altri tipi di alimenti, molti dei quali destinati all’uomo e non sempre adeguati al cane. Vediamo insieme come funziona l’apparato digerente dei cani.
Sembra che i cani possano mangiare tutto, tuttavia quando mangiano cibi non adatti a loro finiscono per mostrare problemi al fegato o ai reni. Purtroppo, i padroni difficilmente riescono a capire che questi disturbi sono causati da un’alimentazione scorretta. Approfondiamo allora come funziona l’apparato digerente dei cani.
Come funziona l’apparato digerente dei cani?
L’apparato digerente dei cani è progettato principalmente per il consumo di carne. Questo è formato dal tratto digestivo, che inizia con la bocca e, successivamente, si divide in esofago, stomaco, intestino tenue e intestino crasso. Inoltre, troviamo altre le ghiandole: fegato, pancreas e cistifellea.
Macroscopicamente, non ci sono molte differenze, ma alcune molto descrittive, come i denti e la lunghezza del tratto digestivo, in particolare le dimensioni dell’intestino tenue.
Tutti i cani, in età adulta, hanno lo stesso numero e tipo di denti, in totale 42. Questi sono:
- 12 incisivi.
- 4 zanne.
- 16 premolari.
- 10 molari.
Altri, quando chiudono la bocca, hanno un morso simile ad una pinza, in modo che il bordo interno degli incisivi superiori sfreghi il bordo esterno degli incisivi inferiori.
Occasionalmente, la mascella inferiore supera quella superiore. Questo fenomeno è noto come prognatismo, ed è molto tipico delle razze come il boxer o il bulldog. Inoltre, possiamo trovare il caso opposto, la mascella superiore che è molto più avanti di quella inferiore. Questo viene considerato un difetto nel cane.
Continuando con il tratto digestivo, dopo l’esofago troviamo lo stomaco. Le pareti interne di questo organo presentano delle rugosità molto ruvide che aiutano a schiacciare il bolo alimentare che viene dalla bocca.
Più tardi, nell’intestino, viene rilasciato un gran numero di enzimi che collaborano con la digestione chimica del cibo. Alcuni studi hanno scoperto recentemente che molte razze di cani iniziano a mostrare una maggiore concentrazione di enzimi per la digestione di carboidrati, oltre a quelli responsabili della digestione delle proteine.
D’altra parte, l’intestino dei cani è molto corto, una caratteristica tipica dei carnivori. Inoltre, la flora intestinale che troviamo nell’intestino dei cani è tipica degli animali carnivori.Il cane è un animale onnivoro o carnivoro?
Se osserviamo la composizione degli alimenti destinati ai cani in un supermercato, possiamo verificare che sono composti da un’ampia varietà di ingredienti, dalle carni di vari tipi ai cereali o ai legumi.
Questo, insieme al fatto che praticamente tutto ciò che diamo a un cane lo mangerà, può farci pensare che il cane sia un animale onnivoro. Tuttavia, non è così: i cani sono animali carnivori facoltativi.
La natura nutrizionale del cane, cioè che il fatto di essere un carnivoro facoltativo, ha diverse ragioni:- La lunghezza del suo intestino è molto corta, da 1,8 a 4,8 metri, per cui bisogna sempre tener conto della razza, poiché questa lunghezza, la permeabilità dei nutrienti e il tipo di microbiota variano. Al contrario, un animale onnivoro, come l’essere umano, ha un intestino lungo tra 5 e 7 metri.
- La dentatura di un cane è composta da denti molto affilati. Le sue zanne sono preparate per strappare il cibo, ed i suoi molari affilati spezzano il cibo in pochi morsi, in modo da farlo scivolare più facilmente.
- Gli animali carnivori hanno una flora intestinale diversa rispetto agli animali erbivori o onnivori. Questa flora intestinale serve, tra le altre cose, per aiutare a fermentare alcuni nutrienti, come i carboidrati. Le vie fermentative dei carboidrati nei cani sono molto scarse.
- Il cervello del cane funziona principalmente grazie al glucosio derivato dalla digestione dei carboidrati. I cani hanno percorsi metabolici alternativi attraverso i quali producono glucosio dalle proteine.
Quindi, se il cane non è onnivoro, perché può assimilare alcuni nutrienti a base vegetale?
Epigenetica: come influenza l’apparato digerente dei cani?
Finora è chiaro che il cane è un animale tipicamente carnivoro, ma allora perché è in grado di assimilare altri nutrienti che non sono di origine animale?
Per spiegarlo, bisogna capire cos’è l’epigenetica. Questo concetto si riferisce alla forza che l’ambiente esercita sull’informazione genetica degli esseri viventi. Un semplice esempio per capire di cosa si tratta è come nascono le tartarughe maschi o femmine a seconda della temperatura nella quale si sono sviluppate.
Qualcosa di simile è successo con i cani, ma si è protratto nel tempo, per ben più di 10.000 anni. Durante il processo di addomesticamento del cane, specialmente all’inizio, questi si sono nutriti di “rifiuti umani”.
Questo fatto ha esercitato pressioni che potrebbero causare cambiamenti nella sintesi degli enzimi responsabili della digestione dei nutrienti, che ha adattato i cani per sopravvivere assumendo una dieta più varia. Ciò ha fatto sì che oggi i cani possano assimilare molti nutrienti di origine vegetale, quindi sono considerati carnivori facoltativi.
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