Come preparare il parto della gatta
Il parto della gatta è un momento importante, per cui dovrete preparare tutto in anticipo
In questo articolo, vi daremo alcuni consigli per aiutarvi nella gestione della gravidanza e del parto della gatta, che di certo avrà bisogno del vostro aiuto.
Consigli per facilitare il parto della vostra gatta
È vero che la natura “è saggia” e gli animali sanno molto bene come affrontare determinati momenti da soli nella maggior parte dei casi.
Per quanto riguarda il parto della vostra gatta, a meno che non ci siano complicazioni, dovrete lasciarla partorire da sola. Tuttavia, ci sono una serie di cose che possiamo fare per rendere questo momento il meno problematico possibile.
1. Calcolare la data del parto
Una volta che il veterinario abbia confermato che la vostra gatta è in stato di gravidanza, il passo successivo è calcolare approssimativamente la data in cui è previsto il parto.
La gravidanza nei gatti domestici è di 65 giorni. Segnatelo sul calendario qualche giorno prima per preparare tutto con il dovuto anticipo e non farvi cogliere impreparati.
2. Il parto della gatta: realizzare un “nido”
Affinché la nascita avvenga nel modo più piacevole possibile per il vostro gatto, è essenziale che realizzare un “nido”: caldo, sicuro, calmo e accogliente. Qualche giorno prima della nascita vedrete che la vostra gatta vorrà “entrare” ovunque: dentro l’armadio, sul divano, dietro alcuni mobili…alla ricerca di un posto adatto per i cuccioli.
I luoghi migliori per il gatto per partorire i suoi cuccioli sono il bagno o la lavanderia. Assicuratevi che sia un posto dove nessuno darà fastidio, inclusi cani o bambini. Infatti, è meglio che quella parte della casa venga “isolata” dal trambusto quotidiano.
3. Costruire una culla
Una scatola di cartone con giornali, asciugamani e vecchie coperte è il posto migliore per il parto della vostra gatta. Infatti, avrà bisogno di stare comoda e calda tutto il tempo e questi materiali sono perfetti.
Tenete presente che gli elementi scelti devono essere puliti e disinfettati e non avere un odore molto forte, perché alla nascita i cuccioli riconoscono la loro madre attraverso l’odore.
Alcuni padroni di gatti a pelo lungo – come le razze di Angora, il norvegese delle foreste o il gatto himalayano – scelgono di tagliare o radere un po’ l’area genitale per facilitare il parto e anche attorno ai capezzoli, in modo che i gattini possano nutrirsi con facilità. Ricordate di consultare sempre il veterinario, per assicurarvi che questo sia possibile.
4. Il parto della gatta: lasciare cibo e acqua
Alimentazione e idratazione non possono mancare nelle vicinanze del nido del gatto. Ricordatevi di cambiare l’acqua ogni giorno ed evitare di posizionare la ciotola troppo vicina alla scatola di cartone, in modo da non bagnarla se si capovolge accidentalmente.
Per quanto riguarda l’alimentazione, nei negozi di animali è possibile acquistare cibi speciali per gatte incinte. È consigliabile sceglierne uno di ottima qualità, ricco di sostanze nutritive.
5. Mantenere la giusta distanza
Durante la gravidanza e il parto, la gatta ha bisogno di tranquillità e di stare quanto più possibile da sola, ma un piccolo aiuto in più, soprattutto se ci sono complicazioni, non fa mai male.
In generale, vi consigliamo di tenere a portata di mano coperte e asciugamani puliti e asciutti, e il telefono cellulare nelle vicinanze nel caso abbiate bisogno di chiamare il veterinario.
6. Prestare attenzione ai segnali del gatto
Durante la nascita ci saranno segnali inequivocabili di ciò che sta accadendo. In generale, il travaglio dura tra 12 e 24 ore. Poche ore prima di iniziare la vostra gatta comincerà a leccarsi eccessivamente (specialmente la vulva), avrà il fiato corto, sarà apatica, non vorrà mangiare, piangerà o miagolerà intensamente e cercherà di nascondersi nel suo nido.
7. Il parto della gatta: assistere alla nascita
Se avete portato la vostra gatta dal veterinario e le hanno fatto un’ecografia, sicuramente saprete quanti gattini darà alla luce. Prestate molta attenzione al numero di cuccioli nati e osservate attentamente lo stato di salute di ognuno di loro, sempre a distanza.
Dovrete essere pronti ad affrontare eventuali complicazioni, come ad esempio accorgervi che la gatta spinge per più di mezz’ora ma non esce nessun cucciolo, o se dopo il parto rompe il sacco amniotico che li circonda.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.