Come sudano gli animali?
Attraverso il sudore molte specie, incluso l’uomo, riducono la temperatura del corpo quando fa molto caldo. Tuttavia, ce ne sono alcune che hanno un sistema di secrezione diverso dal nostro. In questo articolo vi racconteremo come sudano gli animali. È davvero curioso!
Perché sudano gli animali?
Prima di tutto dovremmo sapere quali sono i motivi per cui gli animali sudano. La traspirazione è un liquido segregato dalle ghiandole sudoripare che raffredda il corpo. Le specie che traspirano sono conosciute come ‘omeoterme’ a causa del fatto che il loro metabolismo genera calore durante il funzionamento degli organi principali.
Ciò non avviene negli animali a sangue freddo (rettili e anfibi) e, per tale ragione, questi non dispongono di un sistema di termoregolazione come i mammiferi. Inoltre, la sudorazione permette di eliminare residui e sali accumulati nell’organismo.
Pertanto, la sudorazione è un meccanismo usato solo dagli animali che posseggono ghiandole sudoripare e, quelli che non ne posseggono nemmeno una, dovranno impiegare un altro metodo per regolare la temperatura corporea.
Ad esempio, conigli e roditori sono dei mammiferi ‘eccezionali’, che non sudano, ma che disperdono il calore attraverso la coda e le orecchie. Ecco perché le sottospecie del deserto hanno delle orecchie più grandi di quelle del bosco o della campagna.
Il cane, un caso abbastanza conosciuto, impiega il respiro affannoso per eliminare il calore corporeo eccessivo attraverso l’evaporazione dell’acqua nella lingua. Il maiale, invece, si rotola nel fango o nell’acqua in estate per potersi rinfrescare.
Come sudano gli animali: diversi tipi
A seconda della specie a cui appartiene, un animale avrà un modo diverso di eliminare il sudore: tutto dipende dalle ghiandole che possiede. Nel caso degli anfibi, questi dispongono di una pelle molto sensibile e leggera e, invece di produrre ‘sudore’, le loro ghiandole segregano muco idratante o veleno, a seconda della situazione.
I rettili hanno la pelle più spessa in quanto la protegge uno strato di cheratina, ma non posseggono ghiandole. Gli uccelli, invece, utilizzano l’uropigio per produrre una specie di olio che gli permette di lucidare e impermeabilizzare le piume.
La maggior parte dei mammiferi sudano, ma non tutti alla stessa maniera. Ciò infatti dipende dalle ghiandole sudoripare che hanno nell’epidermide. Queste possono essere di due tipi:
1. Eccrine
Sono quelle che hanno gli esseri umani e i primati e sono distribuite in tutte le parti del corpo. Il sudore compare sulla superficie della pelle, soprattutto nelle ascelle, nelle mani, nei piedi, nella fronte e sul collo.
2. Apocrine
Sono presenti in alcune regioni dell’epidermide, come ad esempio nei palmi delle mani e nei piedi, nel naso o nelle zone ricoperte dai peli. Alcune specie come l’asino, il cammello o la mucca possono parimenti contare su questo tipo di ghiandole su quasi tutto il corpo, cosa che gli permette di rinfrescarsi quando fa molto caldo.
Come sudano gli animali: diversi esempi
Oltre alle specie nominate anteriormente, ci sono animali che traspirano in un modo che vale la pena mettere in risalto:
1. Cavallo
Le due aree principali per sudare negli equini sono il ventre e il collo. Quando realizzano molto esercizio o percorrono lunghe distanze, la traspirazione diventa una sorta di schiuma sulla pelle. Nel corso di un’ora di allenamento intenso, un cavallo può perdere fino a 15 litri di sudore.
2. Ippopotamo
La pelle di questo enorme mammifero presenta aree con una secrezione rosacea speciale per proteggere la pelle dal sole, in quanto è sottile e delicata. Gli ippopotami segregano questo liquido, inoltre, per mantenere l’idratazione ed evitare le infezioni.
3. Uccelli
Sudano davvero poco e in maniera quasi impercettibile: attraverso le zone non coperte da piume oppure sotto le ali, che sarebbero come le loro ascelle. Successivamente, aprono le ali per asciugarsi ed evitare la formazione di funghi e infezioni. Sono davvero intelligenti!
4. Gatti
I felini sudano attraverso i cuscinetti delle proprie zampe e attraverso il naso, anche se ci sono eccezioni come quelle del gatto sfinge, che non ha peli e deve segregare grasso per proteggere la pelle dal sole.
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