Conoscete l'età approssimativa del vostro gatto?

Revisionato e approvato da il veterinario e zootecnico Sebastian Ramirez Ocampo

Scritto Aylin Stefany Rodriguez Vinasco

Ultimo aggiornamento: 27 marzo, 2023

È normale voler conoscere l’età approssimativa del proprio gatto. Si tratta di un dato molto utile da considerare, ma sappiamo che non è sempre possibile conoscerlo in prima persona, soprattutto per quei proprietari che adottano dai rifugi o dalla strada.

Tuttavia, esistono alcuni dati che permettono di conoscere l’età approssimativa del proprio gatto. In questo modo, non solo potrete festeggiare il suo compleanno, ma anche stare al passo con il programma di vaccinazione o sverminazione. Risulta utile anche per poter soddisfare le loro specifiche esigenze nutrizionali e di cura, a seconda della fase di crescita in cui si trovano.

Scoprite l’età approssimativa del vostro gatto

Dall’età di un gatto dipendono molti dettagli del suo sviluppo e della cura, quindi conoscerla risulta molto utile. A seconda che il vostro gatto sia un cucciolo, un adulto o un gatto anziano, avrà bisogno di cure specifiche. Se non sapete quanti anni ha il vostro, continuate a leggere perché vi diremo come scoprirlo.

Calcolare l’età nel caso di un gattino

La prima cosa da sapere è che un gatto viene considerato cucciolo se si trova tra la fase della nascita e il primo anno di vita. In questa fase, è piuttosto fragile e non dovrebbe uscire o essere esposto ad altri gatti se non ha terminato il programma di vaccinazione, poiché può contrarre diverse malattie e virus.

In questo periodo il gatto impara come comportarsi, grazie al processo di socializzazione che attraversa con la madre e i fratelli. Nelle prossime righe, vi diremo come identificare l’età approssimativa del vostro gatto, se pensate che sia ancora un cucciolo.

• Da 1 a 10 giorni: i gatti dipendono dalla madre, non riescono ad alzarsi da soli e non hanno ancora aperto completamente gli occhi. Il loro pelo è spesso e rado, ed è il momento in cui sono più fragili.
• Da 10 a 30 giorni: in questo periodo i gatti hanno già aperto gli occhi e mostrano un chiaro interesse per ciò che li circonda. Ancora non sono in grado di coordinare i movimenti, ma cercano di mantenere l’equilibrio. È l’età in cui iniziano il processo di socializzazione.
• 30 giorni: i gatti sono più sviluppati e mostrano i primi comportamenti: provano a cacciare, giocano più attivamente e iniziano a pulirsi da soli.
• 45 giorni: gli occhi dei gattini acquistano il loro colore definitivo, e cominciano a distinguersi i tratti della loro personalità.
• Da 60 a 90 giorni: i gatti aumentano di peso (da 800 grammi a 1 chilogrammo) e sono già molto sviluppati, riescono a mantenere l’equilibrio e continuano ad essere piuttosto attivi nel gioco e nella caccia. Interagiscono molto con le persone o gli animali con cui vivono.
• Da 90 a 120 giorni: il cambiamento principale nei gatti in questa fase è costituito dai denti: già permanenti, si distinguono per essere molto bianchi e lucenti.
• Da 180 a 365 giorni di età: in questa fase, i gatti stanno per raggiungere le dimensioni adulte. I comportamenti da gatto sono maggiormente radicati e la personalità si è già chiaramente delineata.

L’età approssimativa di un gatto adulto

Il periodo in cui un gatto viene considerato adulto è piuttosto lungo, e va da 1 a 7 anni. In questa fase ha già acquisito le capacità della specie grazie al processo di socializzazione a cui è stato sottoposto. Al raggiungimento della maturità sessuale, le femmine iniziano i periodi del calore e possono rimanere incinte, mentre i maschi possono iniziare a marcare.

Una volta che i gatti compiono un anno, sarebbe bene prendere in considerazione la sterilizzazione o la castrazione per evitare comportamenti fastidiosi come quelli sopracitati. Ecco come calcolare l’età del vostro gatto adulto in dettaglio.

• Primo anno di vita: i denti sono forti, ma vanno curati con attenzione perché il cibo che rimane incastrato può provocargli problemi. Noterete che la lucentezza si attenua e possono comparire segni di tartaro.
• Da 1 a 3 anni: il tartaro sui denti aumenta, e questo vi permetterà di calcolare l’età del vostro peloso. Tuttavia, ciò può creare confusione se avete l’abitudine di spazzolare o pulire i denti dell’animale.
• Tra i 4 e i 7 anni: i denti mostreranno chiari segni di usura e l’accumulo di tartaro risulterà evidente. Inoltre, le gengive inizieranno a pigmentarsi.

Calcolare l’età di un gatto anziano

Dai 7 agli 8 anni, il gatto viene già considerato anziano e ciò risulta evidente. Contrariamente agli esemplari giovani, i gatti anziani sono meno giocherelloni, preferiscono dormire e iniziano a mostrare i normali segni di invecchiamento come la perdita della vista, dolori muscolari e difficoltà a camminare, tra gli altri.

A questa età è necessario somministrare loro una dieta completa e rendergli disponibile una zona di riposo adeguata, confortevole e calda per preservare la loro qualità di vita.

• Da 7 a 10 anni: i gatti sono pigri e risulta evidente un cambiamento nella pigmentazione del naso e delle gengive. Compariranno malattie legate all’età, quindi è bene farli visitare costantemente.
• Da 10 a 15 anni: il tartaro accumulato sarà evidente tra i denti, che avranno un aspetto piuttosto usurato. Noterete che perdono peso e massa muscolare.
• Da 15 a 20 anni: i gatti che raggiungono questa fase della vecchiaia di solito soffrono di diverse condizioni, perdono peso, il loro pelo inizia a farsi grigio e mostrano un aspetto sciupato. D’altra parte, le loro unghie crescono in maniera eccessiva.

Non riuscite a capire l’età approssimativa del gatto?

Se dopo queste brevi descrizioni sullo stato fisico dei gatti nelle loro diversi fasi di vita non riuscite ad individuarne l’età, potete sempre affidarvi ad un veterinario. Se lo avete appena adottato, a prescindere dal luogo da cui l’avete fatto, è bene fissare un appuntamento con un professionista affinché valuti diversi aspetti della salute del vostro gatto.