Cosa mangiano i cavalli?

La dieta dei cavalli deve essere formulata in base all'attività che svolgono. Per questo motivo, la dieta di un cavallo da corsa non può essere la stessa di quella di un cavallo per attività ricreative.
Cosa mangiano i cavalli?
Cesar Paul Gonzalez Gonzalez

Scritto e verificato il biologo Cesar Paul Gonzalez Gonzalez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Il cavallo è una specie domestica che si è diffusa quasi ovunque nel mondo. In modo naturale, questi animali si sono adattati a correre su aree pianeggianti dove vi è un’abbondanza di vegetazione. In questi luoghi, la dieta dei cavalli è composta cibi diversi che consentono loro di preservare forza e massa muscolare.

La specie ha il nome scientifico di Equus caballus, che attualmente comprende diverse razze. Sono animali molto rinomati, soprattutto per attività ricreative e sportive, quindi la loro dieta deve essere in grado di supportare questo requisito fisico. Continuate a leggere e scoprite cosa mangiano i cavalli.

La dieta dei cavalli selvatici

In genere associamo i cavalli a luoghi come praterie, steppe e pianure arbustive. Si ritiene infatti che le prime popolazioni di questo animale vivessero in Ungheria, Polonia e Mongolia, dove si trovano diverse aree con ecosistemi adatti a loro. In questi habitat, gli esemplari si nutrivano dell’abbondante vegetazione.

I cavalli hanno una dieta erbivora, quindi possono nutrirsi di un’ampia varietà di piccole piante, frutti, foglie, germogli e cortecce. Tuttavia, non riescono a usufruire appieno dei nutrienti presenti in questi alimenti. Per questo motivo, i cavalli mangiano durante tutto l’arco della giornata per soddisfare il loro naturale fabbisogno energetico e compensare il basso apporto calorico del cibo di cui si nutrono.

Un cavallo mangia erba.

Come funziona l’apparato digerente del cavallo?

Nutrirsi di piante per gli erbivori costituisce un grosso problema, dal momento che le cellule vegetali che consumano sono molto difficili da digerire. Pertanto, il corpo dei cavalli si è adattato in modo da consentirgli di trarre energia da alimenti che sono molto poco nutrienti. Le caratteristiche più importanti del suo apparato digerente sono elencate di seguito:

  1. Masticazione lenta e accurata: la triturazione è uno dei processi più efficienti nel consumo delle piante, poiché facilita la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. E’ un processo che si può osservare anche in altri erbivori come mucche, tori e capre.
  2. Stomaco piccolo: questa caratteristica rende il processo digestivo più veloce. I cavalli non hanno uno stomaco come quello dei ruminanti, quindi non riescono ad assorbire bene i nutrienti da ciò che mangiano. Tuttavia, compensano questa carenza mangiando più volte al giorno.
  3. Enzimi nell’intestino tenue: in questa zona sono presenti enzimi che scompongono il cibo. Non si tratta di un processo molto efficace, ma migliora leggermente l’assorbimento dei nutrienti del cibo.
  4. Microrganismi nell’intestino crasso: alcuni erbivori scompongono il cibo per mezzo di batteri che vivono nel loro intestino. In questo modo, possono estrarre ed assorbire i nutrienti delle piante più facilmente.

La dieta dei cavalli domestici

I cavalli domestici hanno lo stesso tipo di dieta di quelli selvatici, quindi non vi sono grandi differenze tra i due. Tuttavia, presentano una limitazione per quanto riguarda la disponibilità del cibo. La dieta di questi animali è costituita da foraggi che contengono elevate quantità di fibre in modo che la dieta sia equilibrata. Alcuni degli alimenti più comuni sono i seguenti:

  • Fieno: è il foraggio secco (steli, foglie e semi) ottenuto da legumi o cereali. Entrambe le opzioni sono ricche di proteine, fibre e carboidrati, il che le rende un alimento eccellente per i cavalli.
  • Erbe al pascolo: come gli esemplari selvatici, il cavallo domestico è in grado di nutrirsi al pascolo. Tuttavia, affinché questo tipo di dieta contenga nutrienti sufficienti, l’esemplare deve mangiare costantemente durante tutta la giornata. Per questo motivo, questa dieta viene solitamente integrata con il fieno perché non incida negativamente sull’animale.
  • Erbe tossiche (attenzione): è importante sottolineare che alcune erbe che crescono nei pascoli possono essere tossiche per il cavallo, quindi bisogna stare molto attenti. Non tutte le erbe sono adatte alla sua alimentazione.
  • Cereali: questo tipo di alimento è noto per fornire una grande quantità di energia all’animale. Per questo motivo è consigliato solo per cavalli che hanno un elevato fabbisogno energetico, come i cavalli sportivi o da carico. Alcuni esempi all’interno di questo gruppo sono avena, mais, orzo, grano e segale.
  • Frutta o verdura: vengono utilizzate come premi per i cavalli, poiché non sono salutari se inseriti nella dieta quotidiana.
  • Sale e minerali: i cavalli devono assumere minerali come integratore per regolare l’equilibrio osmotico del loro corpo. Questa necessità deriva dal fatto che questi animali perdono tali sostanze attraverso il sudore e devono essere compensate con la dieta. Erbe e fieno mancano tuttavia di queste molecole, motivo per cui gli vengono dati blocchi di sale o vengono inserite come additivi nel cibo dell’animale.

Prodotti alimentari o concentrati

Esistono alcune miscele commerciali che permettono di dare al cavallo una dieta standardizzata. Questa opzione può essere utile per via dell’apporto diretto di nutrienti all’animale e, inoltre, è molto conveniente per il padrone.

Tuttavia, una dieta preimpostata non è necessaria per tutti i tipi di cavalli. Il mangime è una buona opzione perché la dieta sia equilibrata, ma non è essenziale. Infatti, se questi tipi di cibo non vengono somministrati con attenzione, potrebbero portare a problemi di salute a lungo termine, come l’obesità.

Un cavallo che mangia erba.

I cavalli traggono nutrienti delle piante (e questi sono difficili da processare). Sebbene possa sembrare semplice, questi animali hanno un sistema digestivo complesso che li aiuta ad adattarsi al loro ambiente. Questa caratteristica ha permesso agli esemplari selvatici di diffondersi in paesi come gli Stati Uniti, cosa che riflette la capacità di adattamento di questi splendidi animali.


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