Cosa sono i santuari di animali?
Viviamo in un mondo in cui il movimento animalista e la consapevolezza contro l’abuso di animali guadagnano nuovi seguaci ogni giorno. Le continue notizie sul maltrattamento animale rendono obbligatorio intervenire in difesa dei nostri amici animali. Proprio con questo obiettivo, sempre più paesi hanno scelto di ospitare dei santuari di animali, dove è possibile garantir loro una vita degna e sicura. Vediamo cosa sono e come funzionano.
Cos’è un santuario di animali?
Un santuario di animali è un rifugio permanente che accoglie esseri viventi salvati da situazioni di abuso. Vale a dire, svolge tutte le normali funzioni di un centro per animali, ma senza lo scopo dell’adozione. Gli esemplari che entrano in uno di questi santuari, rimangono qui per il resto della loro vita.
Normalmente, i santuari vengono allestiti in zone nascoste, poco conosciute e comunque difficili da raggiungere. In questo modo, si vuole evitare possibili furti, episodi di rappresaglia o violenza e anche che la gente bersagli il luogo abbandonando i propri animali in maniera indiscriminata.
Ovviamente, esistono diversi tipi di strutture, in base al tipo di animali che vengono ospitati. Ci sono dei santuari di farfalle o lucciole che non hanno mura, permettendo a questi insetti di vivere e volare liberamente nella foresta.
Ci sono anche altri santuari dedicati a ospitare i delfini che vivevano nei delfinari che, successivamente, sono stati chiusi. In tal caso, e come è logico, queste strutture saranno composte da piscine adatte ad accogliere questi splendidi e intelligenti mammiferi marini.
Quali animali si trovano in un santuario?
Al mondo esistono santuari specializzati in determinate specie. Altri ancora salvano animali legati ad un particolare ambito o situazione. Ad esempio, ci sono rifugi permanenti per cavalli o asini maltrattati, che si concentrano solo sugli equini. Ciò consente ai volontari e ai veterinari di specializzarsi e conoscere a fondo le problematiche degli animali da recuperare.
Allo stesso modo, ci sono altri santuari che salvano, ad esempio, quegli animali scartati dalle fattorie per il consumo di carne. Sono santuari con una fauna molto varia: dalle mucche alle pecore, passando per polli, capre e persino qualche coniglio o bisonte che veniva allevato per la pelliccia.
Ce ne sono altri dedicati ad accogliere gli animali dei circhi, in cui è possibile trovare tigri o orsi. Altri proteggono la fauna marina e, se hanno spazio, possono accogliere orche o altri cetacei.
Infine, va notato che qualsiasi animale può subire abusi e, quindi, è molto probabile che ci sia un santuario per lui e dedicato alla sua specie.
Come viene finanziato un santuario di animali?
Il grosso problema che affligge i santuari di animali è il sostentamento economico. Come capirete bene, le cure veterinarie e il cibo per animali di solito hanno un costo elevato. Nonostante tali difficoltà, molte strutture riescono ad andare avanti grazie alle donazioni dei privati.
Ogni santuario segue un determinato sistema di autofinanziamento. Alcuni cercano sponsor, altri organizzano eventi in cui raccolgono denaro, altri lanciano vere e proprie campagne di crowdfunding…
La realtà è che ci sono pochi sussidi pubblici o aiuti e sgravi a cui i santuari possono ricorrere, quindi la maggior parte del denaro deriva semplicemente dalla generosità di pochi.
Per questo motivo, raramente possono assumere personale e la maggior parte dei santuari funziona grazie al lavoro di volontari. Sono persone che aiutano e fanno ciò che possono senza chiedere nulla in cambio, oltre alla personale soddisfazione di collaborare in una buona causa. Il che è degno di lode.
Come aiutare un santuario di animali?
Ogni santuario possiede un proprio sistema di lavoro, quindi se volete collaborare o partecipare, contattate i responsabili e mettetevi a loro disposizione. Oltre alle donazioni, potrebbero avere bisogno anche di materiali e mezzi di lavoro, come tendoni, coperte per l’inverno, pallet, secchi, oggetti per la pulizia, ecc.
Ci sono santuari che richiedono la partecipazione di un maggior numero di volontari. Per fortuna, una persona motivata e volenterosa può svolgere diversi compiti. Dalla pulizia delle strutture alla pubblicità su Internet o la gestione delle reti sociali, oltre che per le pratiche burocratiche.
Alcuni centri riescono ad ottenere proventi organizzando visite guidate. Fanno pagare un prezzo simbolico ai visitatori che vogliono conoscere le loro strutture e come funzionano, riuscendo a raccogliere abbastanza per poter pagare i veterinari.
Se volete dare il vostro contributo per questa causa, cercate sul web i santuari di animali più vicini a voi e preparatevi per un’esperienza che, oltre ad essere utile, vi arricchirà profondamente. Superate la timidezza del primo contatto: troverete persone molto simili a voi, che amano la natura e gli animali. Entrerete in un ambiente fatto di gente sensibile e che saprà ricompensare, in un modo o nell’altro, il vostro sforzo.
In conclusione, vale la pena sottolineare che i santuari di animali sono solo la conseguenza del mondo crudele e aggressivo umano che affligge, quotidianamente, quello animale. Grazie a questi luoghi, però, gli animali che hanno vissuto esperienze terribili possono riprendere a vivere senza paura e senza dolore. Non restate indifferenti: tutti possono dare un contributo ed è necessario che ognuno faccia la sua parte.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.