Che cos'è l'appetibilità del gatto?
Forse non avete mai sentito parlare di appetibilità. Di per sé, è un termine che comprende diversi aspetti riguardanti l’alimentazione del vostro gatto. Vi invitiamo a scoprire cosa significa questa parola così particolare.
Che cos’è l’appetibilità?
L’appetibilità può essere definita come la reazione di un animale nei confronti di alcuni cibi. Deriva dalla parola “palato” e ha a che vedere con qualcosa di piacevole che il palato, o il gusto del vostro gatto, percepisce verso alcuni alimenti. Nel caso di alimenti trasformati per animali da compagnia, viene misurata in proporzione alle quantità ingerite di un determinato alimento, tra le diverse opzioni di cibo offerte contemporaneamente all’animale.
Una dieta appetibile è considerata accettabile se la quantità di cibo è in grado di soddisfare il fabbisogno nutrizionale ed energetico dell’animale o, semplicemente, se è quella preferita da un maggior numero di gatti. Inizialmente si riteneva che l’appetibilità dipendesse dalle caratteristiche sensoriali dell’alimento: l’odore, il gusto e la consistenza del cibo a contatto con la bocca, così come dalle esperienze precedenti del gatto.
I gatti provano una certa avversione nel mangiare sempre la stessa tipologia di cibo, il che potrebbe essere un meccanismo di difesa che li preserva da un potenziale scompenso nutrizionale, associato ad una dieta basata su un singolo alimento; inoltre, conferma il loro bisogno innato di cercare prede di vario genere. Anche i gatti domestici manifestano questa tendenza.
Qual è la miglior alimentazione per il gatto?
A differenza di altre specie, abbiamo pochissime informazioni riguardo al ruolo specifico di alcuni nutrienti sulle abitudini alimentari dei gatti. Gli scienziati che si occupano di nutrizione hanno cercato di comprendere quali sono gli aspetti del cibo che attraggono i gatti. Recenti studi hanno rivelato un dato sorprendente: questi animali hanno dimostrato di possedere una sorta di “saggezza nutrizionale” per cui, se lasciati liberi di scegliere il loro pasto, vanno alla ricerca di cibo in base ad obiettivi ben precisi, in termini di contenuto di proteine, grassi o carboidrati.
La dieta quotidiana di un gatto domestico adulto è composta da: 52% di proteine, 36% di grassi e 12% di carboidrati.Mentre gli alimenti umidi per gatti contengono effettivamente la giusta quantità di proteine di cui hanno bisogno, ma presentano una quantità di grassi più elevata e un quantitativo insufficiente di carboidrati, gli alimenti secchi contengono una percentuale troppo elevata di carboidrati. Tuttavia, molti gatti preferiscono il cibo secco, cosa che fa sorgere molti dubbi riguardo alla tipologia di nutrienti di cui avrebbero naturalmente bisogno. Tutto questo suggerisce che il contenuto nutrizionale degli alimenti contribuisce a definirne l’appetibilità, il che servirebbe a individuare le componenti e le qualità indispensabili per la produzione degli alimenti.
Ciò è fondamentale, dal momento che la funzione degli alimenti per animali è quella di fornire loro le calorie e i nutrienti di cui hanno bisogno, ma questo scopo può essere raggiunto solo se l’animale è bendisposto a mangiarli. Questo desiderio di mangiare non è sempre collegato alle proprietà dell’alimento, ma dipende da diversi fattori che influenzano l’appetibilità dell’animale. L’obiettivo, sia per i produttori che per i proprietari, è quello di offrire ai gatti un’alimentazione variegata che, oltre a fornire loro i nutrienti necessari, sia anche appetibile. Infatti, se avete un gatto, sapete di cosa stiamo parlando: i gatti hanno le idee molto chiare per quanto riguarda il cibo, se non gli piace, non lo mangeranno.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.