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Curiosità sull'olfatto dei gatti che non conoscevate

4 minuti
I gatti hanno circa 67 milioni di cellule olfattive all'interno delle cavità nasali. Scoprite di più sull'olfatto dei gatti in questo articolo.
Curiosità sull'olfatto dei gatti che non conoscevate
Georgelin Espinoza Medina

Scritto e verificato la biologa Georgelin Espinoza Medina

Ultimo aggiornamento: 09 dicembre, 2022

I gatti percepiscono le informazioni del loro ambiente attraverso diversi segnali sensoriali. A tal proposito, l’olfatto dei gatti è fondamentale fin dalla nascita per quanto riguarda le relazioni sociali, l’alimentazione, l’orientamento e la genitorialità. Per questo, presenta una serie di curiosità che vi interesserà scoprire. In questo articolo vi mostriamo 5 fatti sorprendenti a riguardo: continuate a leggere.

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1. L’olfatto dei gatti è più potente di quello degli umani

Il naso dei gatti è molto più efficiente di quello di un essere umano. Questo perché hanno più recettori nell’epitelio olfattivo. Presentano 67 milioni di cellule olfattive all’interno delle cavità nasali e 19 milioni di terminazioni nervose legate all’olfatto.

Pertanto, l’olfatto dei gatti è fino a 14 volte più potente del nostro. Potevate immaginare che il loro piccolo naso fosse così forte?

2. I gatti hanno un organo olfattivo in più

Oltre al loro potente naso, i gatti sono dotati di uno strumento extra in grado di percepire le sostanze chimiche. Si tratta dell’organo vomeronasale o di Jacobson, e si trova sul palato. Permette loro di trarre preziose informazioni dall’ambiente, poiché con esso catturano non solo gli odori, ma anche i feromoni.

I feromoni sono sostanze chimiche che i gatti secernono in diverse parti del loro corpo, come le guance, intorno alla bocca, la base della coda, le zampe, vicino alle ghiandole mammarie. Li usano per marcare il territorio, sentirsi al sicuro, mettere in guardia e persino per riprodursi. Queste molecole sono impercettibili per l’uomo.

Per analizzare le sostanze attraverso l’organo di Jacobson, il gatto apre la bocca, ritrae le labbra e lascia uscire un po’ la lingua, corrugando il muso. Questa posizione è chiamata smorfia o reazione del Flehmen ed è presente in altri animali.

3. Svolge una funzione importante nella comunicazione e nel rapporto con il suo ambiente

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I gatti usano tutte queste informazioni chimiche per comunicare tra loro e relazionarsi con il loro ambiente. Gli odori e i feromoni svolgono un ruolo cruciale nella loro organizzazione sociale e riproduzione. I gatti marcano il loro territorio e i loro compagni preferiti, fornendo un messaggio chiaro agli altri membri della loro specie, senza la necessità di stabilire con loro un contatto fisico.

Quando i gatti strofinano la testa o il corpo su mobili, pareti o sulle gambe degli esseri umani, in realtà li stanno marcando con i loro feromoni. In questo modo, fanno sapere agli altri gatti che quello spazio o oggetto è di loro proprietà. Succede anche quando graffiano aree specifiche della casa o del giardino.

4. L’olfatto serve ai gattini appena nati

I gattini appena nati sono esseri molto fragili, indifesi e non sono in grado di vedere, poiché i loro occhi sono ancora chiusi; per questo motivo, non possono usare la vista per muoversi nel mondo. Inoltre non sentono, perché hanno le orecchie chiuse. Hanno però un olfatto che garantisce la loro la sopravvivenza, perché è grazie ad esso che si aiutano a vicenda per trovare il capezzolo della madre e potersi così nutrire.

I gattini stabiliscono un ordine per quanto riguarda i capezzoli. In questo modo, ogni gattino ne utilizza principalmente uno (o a volte due) da cui bere il latte materno. La cosa incredibile è che per distinguere tra i loro capezzoli usano segnali olfattivi appresi, che apparentemente provengono dalla saliva di ogni singolo gattino.

Inoltre, l’olfatto influenza il loro attaccamento e i segnali direzionali rispetto al nido. Risultano funzionali nei gattini anche il gusto e il tatto, che completano le informazioni che percepiscono con il naso.

Si pensa che dalla terza settimana di vita la vista acquisisca un ruolo più centrale, che consente loro di stabilire abilità sociali.

5. Non è essenziale per la caccia

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Anche se sembra un po’ strano, l’olfatto dei gatti non è essenziale per la caccia. A quanto pare preferiscono altri tipi di segnali, come quelli forniti dalla vista o dall’udito, poiché gli odori sono più importanti per la comunicazione e il loro rapporto con l’ambiente che li circonda.

In uno studio condotto nel 2015, è stata riscontrata una preferenza per l’uso degli occhi, piuttosto che del naso, in situazioni simili. Perciò, predominava la risposta visiva. Tuttavia, è stato possibile mostrare differenze individuali nel comportamento sensoriale di questa specie. Pertanto, sono necessarie ulteriori ricerche in questo senso.

In breve, l’olfatto dei gatti è più acuto e più potente del nostro, e permette loro di percepire il mondo in modo diverso. Allo stesso modo, grazie alla presenza dell’organo di Jacobson, sono in grado di percepire molecole chimiche che forniscono loro preziose informazioni sull’ambiente e permettono di comunicare tra loro. Queste reazioni sono sorprendenti e ci mostrano quanto sia complesso e interessante il comportamento dei gatti.


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