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Da cosa deriva la cattiva reputazione dei gatti?

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Da cosa deriva la cattiva reputazione dei gatti?
Ultimo aggiornamento: 08 marzo, 2018

Chi possiede un cane, spesso, afferma di non avere grande simpatia per i gatti. Questi piccoli felini domestici hanno fama di essere misteriosi e infidi, con un temperamento freddo e un modo di fare molto indipendente. Al contrario, se possedete un micio, sapete bene che con lui è possibile instaurare un rapporto molto speciale. Ma allora, come mai quando si parla di animali domestici, è sempre il cane a spuntarla, come ‘miglior amico’ dell’uomo? A cosa si deve la cattiva reputazione dei gatti?

Una disputa secolare quella che divide gli amanti di cani e gatti. In questo articolo cercheremo di sfatare alcuni miti e leggende che, nel corso dei secoli, hanno contribuito ad accrescere la pessima fama dei felini domestici.

La cattiva reputazione dei gatti: mito o realtà?

Credenze popolari, magia, esoterismo… Sin dall’Antico Egitto, questo straordinario mammifero è stato associato al mondo dell’aldilà diventando persino, nel Medio Evo, un simbolo della presenza del demonio. Vediamo di capire cosa c’è di vero in queste leggende e di scoprire, assieme, che invece la realtà è ben altra.

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Fonte: Javier González

I gatti non amano i loro padroni

Esiste un peccato originale che riguarda le persone che adottano un gatto. E’ quello di pensare e aspettarsi che si comporti come un cane, in tutto e per tutto. Entrambe le specie sono diverse e, quindi, i loro sentimenti e il loro modo di esprimerli, lo sono altrettanto.

Tuttavia, molti affermano che i gatti sono animali furbi ed interessati. Cioè ‘concedono’ il loro amore solo nel momento in cui comprendono che possono trarre un qualche beneficio. Ebbene, uno studio realizzato dall’Università dell’Oregon, negli Stati Uniti, ha dimostrato che i felini amano i loro proprietari come e più dei cani. In effetti, è stato fatto un test in cui del cibo veniva offerto a diversi cani e gatti mentre si trovavano accanto o in braccio ai loro proprietari. I mici non si muovevano, restando con il rispettivo padrone, mentre i cani andavano dritti dritti alla ciotola.

Non possono essere addestrati

Questo è un altro mito che ruota attorno ai felini. La cultura popolare ritiene che un cane può essere addestrato e obbedire a comandi come sedersi, cercare, afferrare o mollare qualcosa, correre e via dicendo. Tutto ciò sarebbe però impossibile con un gatto. Ennesima falsità: vediamo perché.

Certamente i cani hanno un innato desiderio di correre dietro ad oggetti e prede, prenderli e riportarli al padrone o nasconderli. Si tratta di qualcosa che i gatti non fanno. Ma anche un felino, se sapete come fare e scegliete il momento opportuno, potrà essere addestrato. Ovviamente non sarà possibile istruirlo per realizzare azioni lontane dal suo istinto. Ma sicuramente potrete educarlo e fargli rispettare determinate regole che miglioreranno la vostra convivenza.

Un buon modo per farlo è attraverso il gioco, con oggetti profumati e suoni. Non abituatelo a giocare con le vostre mani, perché potrebbe farvi male senza volere, con unghie e denti. Con pazienza e affetto, potrete addestrare il vostro micetto preferito.

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I gatti sono pericolosi per le donne incinte

Se c’è un altro mito che contribuisce alla cattiva reputazione dei gatti, è proprio questo. Il pericolo della toxoplasmosi è certamente serio e va tenuto in giusta considerazione. Altra cosa è pensare che tutti i gatti possono trasmettere questa malattia parassitaria ad una donna in dolce attesa.

Non tutti i felini domestici sono portatori di questo pericoloso parassita, il Toxoplasma gondiice e, inoltre, non si trasmette per via aerea. La toxoplasmosi è una malattia che si diffonde attraverso le feci di gatto. Cioè, per venire contagiata, la futura mamma dovrebbe toccare con le mani nude i bisognini di un micio malato.

Se avete un gatto e la vostra compagna è incinta, basterà portare l’animale dal veterinario e realizzare un test per escludere che l’animale abbia la toxoplasmosi. Se il test è negativo, non esiste alcun tipo di pericolo per la gravidanza. Cosa fare se il vostro amico a quattro zampe è malato? Ovviamente non dovete abbandonarlo. Seguite il trattamento e le cure che vi darà il veterinario e, mentre guarisce, potete affidare il gatto a un amico o lasciarlo in un rifugio specializzato per animali. Una volta guarito, potrete farlo ritornare a casa.

I gatti hanno una cattiva reputazione? Sì, ma come avete visto, si tratta di qualcosa di spropositato e ingiusto. Tanto che amiate o meno questi piccoli mammiferi, ricordate che le leggende e i miti sui mici sono frutto di un’antica cultura superficiale e ignorante. Se cercate un animale da compagnia, adottate un gatto: riempirà le vostre giornate di allegria e affetto.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.