Depressione da consanguineità: che cos'è e come influisce sui cani?
La depressione da consanguineità è il termine usato per definire il tasso riproduttivo più basso in una popolazione come conseguenza dell’accoppiamento di esemplari strettamente imparentati. Questa selezione è comune nei cani di razza.
Una forte consanguineità riduce le dimensioni delle cucciolate dei cani, un fatto che è stato dimostrato nella razza Golden Retriever. Il successo riproduttivo di un cane è minacciato dalla consanguineità, quindi conoscere questo fenomeno è necessario per preservare al meglio le razze. Per fare questo, gli allevatori devono cercare la diversità nei loro lignaggi.
L’importanza della diversità all’interno di una razza
La consanguineità produce molte conseguenze nel lignaggio di una specie animale. Tra queste, la prevalenza di disturbi ereditari, le alterazioni del ritmo riproduttivo, i tratti morfologici o il rischio di malattie rare.
Poiché la maggior parte dei cani di razza discende da antenati comuni, il grado di parentela dovrebbe essere già piuttosto alto. Per questo motivo, la selezione genetica non fa che peggiorare questa situazione, cosa che non accadrebbe in natura.
Se a questo aggiungiamo gli incroci tra esemplari imparentati per ottenere cani con tratti desiderabili per la vendita – come un muso più corto, una maggiore quantità di pieghe nella pelle, e altri – l’allevamento selettivo si traduce in un coefficiente di consanguineità abbastanza alto.
Il punto è che, selezionando gli esemplari allo scopo di ottenere un cane con caratteristiche fisiche ambite, sorgono altri problemi.
Depressione da consanguineità: maggiore è la parentela, meno sono i cuccioli
Il grado di parentela influenza il numero di cuccioli che la cagna partorisce. L’ultimo studio della Morris Animal Foundation ha rilevato che, in media, una femmina di Golden Retriever con il 10% in più di consanguineità rispetto a un’altra darà alla luce un cucciolo in meno per figliata.
Depressione da consanguineità e selezione della razza
Le razze di cani vengono selezionate in base a caratteristiche molto diverse, tra cui comportamento, temperamento, colore del mantello, lunghezza e tipo di pelo, taglia e caratteristiche morfologiche, fino a raggiungere le varietà canine che conosciamo oggi.
Questa selezione, ad eccezione del lavoro svolto per scegliere i cani da lavoro e quelli da guida, viene effettuata dagli allevatori di tutto il mondo. Storicamente veniva realizzata senza un’organizzazione o una struttura di selezione definita, piuttosto basandosi su informazioni individuali, in base all’aspetto e/o al comportamento di ciascun cane.
Come regola generale, il valore fenotipico supera il genotipo di quell’animale. Tuttavia, le informazioni fornite dai genitori – cioè il pedigree dell’animale – possono essere un fattore importante nella selezione degli esemplari per gli incroci. In molti casi, tenerlo a mente potrebbe prevenire problemi ai futuri proprietari di animali domestici.
Il nuovo obiettivo dell’allevamento
A causa del numero di malattie associate alle razze attualmente conosciute, organizzazioni come la Fédération Cynologique Internationale stabiliscono come obiettivo generale dell’allevamento selettivo “ottenere cani sani, che possono vivere una vita lunga e felice, che fornisce un vantaggio e piacere all’animale stesso, al padrone e alla società”.
In questo modo si mette da parte la selezione della specie con l’obiettivo di utilità o bellezza e si cerca di fare in modo che gli animali si adattino alla compagnia dell’essere umano. Senza dubbio, è necessario prendere in considerazione prima di tutto il loro benessere e la loro qualità della vita, e ridurre l’insorgere di malattie associate alla razza.
Quali misure esistono per evitarla?
L’obiettivo di ridurre la consanguineità nei cani può sembrare abbastanza difficile da raggiungere, ma gli esperti hanno messo insieme una serie di raccomandazioni. Tra queste, ci sono:
- Assumere dei consulenti indipendenti per ottenere consigli sull’allevamento.
- Effettuare una valutazione degli standard di tutte le razze canine dal punto di vista del benessere e della salute degli animali.
- Promuovere la creazione di un vero e proprio registro delle informazioni epidemiologiche.
- Imporre restrizioni contro l’accoppiamento tra parenti stretti, come il numero di discendenti non registrati di un allevatore.
- Effettuare una valutazione dello stato di salute, che include test del DNA per gli animali.
- Sviluppare dei regolamenti per le pratiche di allevamento.
- Creare dei programmi di accreditamento per gli allevatori.
- Promuovere campagne di sensibilizzazione per allevatori e acquirenti.
- Sviluppare delle strategie dettagliate di allevamento specifiche per ogni razza.
Conclusioni
La depressione da consanguineità si traduce in un tasso di riproduzione inferiore nei cani, ma non solo: ha anche altre gravi conseguenze, come le malattie ereditarie che si trasmettono di generazione in generazione. È un dovere degli allevatori, dei ricercatori e dei padroni cambiare la situazione attuale di alcune razze.
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- Chu, E.T., Simpson, M.J., Diehl, K. et al. Inbreeding depression causes reduced fecundity in Golden Retrievers. Mamm Genome 30,166–172 (2019). https://doi.org/10.1007/s00335-019-09805-4
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