Dislocazione dell'abomaso nelle mucche

Dislocazione dell'abomaso nelle mucche
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

La dislocazione dell’abomaso è una delle alterazioni digestive più comuni nei ruminanti. Come suggerisce il nome, viene provocata dalla torsione del quarto e ultimo compartimento dello stomaco. Si tratta di un problema serio, dal momento che interessa il vero e proprio stomaco ghiandolare delle mucche.

Le cause della dislocazione dell’abomaso

È una malattia che si verifica più frequentemente nelle femmine impiegate nella produzione di latte e dai quattro anni in su. Mentre i giovani, i maschi e le razze da carne, di solito, mostrano una minore frequenza a soffrire di questo disturbo.

In generale, le mucche da latte (come la frisona italiana) hanno maggiori esigenze alimentari e soffrono di stress nutrizionale. Ciò rende più frequente l’insorgere della dislocazione dell’abomaso. Questa malattia si verifica soprattutto durante il puerperio, vale a dire nel periodo dopo la nascita in cui il corpo della mucca ritorna, lentamente, allo stato produttivo.

Un altro fattore correlato a questa malattia è il cibo. Le abitudini alimentari possono aiutare a innescare questa dislocazione. Per esempio, una dieta con poche fibre dopo il parto, a basso contenuto energetico, o anche l’obesità. Riducendo il volume della ruminazione, l’abomaso finisce per spostarsi e girarsi.

allevatore e veterinario controllano le mucche al pascolo

Altri fattori, come il periodo dell’anno e un eccessivo mantenimento in stalla, possono favorire la malattia. La dislocazione dell’abomaso è più frequente nelle stagioni fredde e nelle mucche che hanno poca mobilità. Cioè quelle che vengono tenute in allevamenti intensivi.

I sintomi della dislocazione dell’abomaso

All’inizio della malattia, la mucca presenta una diminuzione dell’appetito con una conseguente perdita di peso. Inoltre, cercherà di mangiare solo foraggio invece del mangime concentrato. Un altro campanello di allarme sarà una evidente riduzione della produzione di latte, di oltre la metà. Questi sintomi non devono essere confusi con il comportamento naturale del puerperio, poiché è uno dei periodi più importanti nella riproduzione delle vacche da latte.

Se l’animale non viene curato in modo tempestivo, può interrompere drasticamente l’intera produzione di latte e apparire assolutamente magro e debole. In alcuni casi, le mucche non sono più in grado di alzarsi da sole. Non riuscendo più a mangiare, espelleranno gli escrementi sotto forma di diarrea, con il possibile innalzamento della temperatura corporea e l’insorgere di uno stato febbrile.

Diagnosi della dislocazione dell’abomaso

La diagnosi deve essere eseguita dal veterinario, che dovrete far venire presso il vostro allevamento, una volta accertata la presenza dei sintomi sopra descritti. Essendo piuttosto aspecifici, sarà difficile sbagliarsi.

Pertanto, l’abilità di un buon specialista sarà cruciale per interpretare lo stato di avanzamento della patologia. Il veterinario palperà e toccherà a fondo la mucca, per avere un quadro completo della situazione.

alcuni veterinari curano la dislocazione dell'abomaso

Come curare la dislocazione dell’abomaso nelle mucche

Per quanto riguarda i trattamenti, ce ne sono diversi e dipendono dall’esperienza dello specialista, dai mezzi dell’agricoltore e dal caso specifico. Uno dei trattamenti più comunemente usati è quello di ruotare la mucca stessa dopo averle somministrato una soluzione elaborata a base di calcio.

Tuttavia, il più comune prevede la realizzazione di un intervento di tipo chirurgico. Essendo animali considerevolmente resistenti, sarà possibile operare la mucca direttamente in allevamento.  L’animale verrà mantenuto in piedi, sotto anestesia. Questa posizione permette un’incisione esplorativa sulla parete anteriore dell’addome (laparotomia) che permette al medico di vedere il livello di torsione dell’abomaso e verificare la presenza di altre complicazioni eventuali.

Attraverso l’apertura, il veterinario può decidere di riposizionare l’abomaso correttamente e anche di fissarlo alla parete addominale, per mezzo di una sutura. L’obiettivo è, chiaramente, impedire una nuova dislocazione.

Se avete un allevamento, è di cruciale importanza mantenere un controllo visivo del bestiame. Verificate periodicamente lo stato di ogni mucca e consultate il veterinario in presenza di ogni possibile anomalia. Come avete visto, operare una vacca di dislocazione dell’abomaso è semplice e senza rischi. Meglio però sempre prevenire, con un’attenta gestione del bestiame.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.