Gazzella: caratteristiche, habitat e comportamento
Chi non è rimasto sbalordito dinanzi all’incredibile velocità di una gazzella in corsa, anche se l’ha vista solo in televisione? Questo affascinante animale è molto agile e rapido, a tal punto da polverizzare tutti i record dell’otto volte campione olimpico, Usain Bolt. Vediamo di scoprire qualcosa di più su questi erbivori che popolano la savana e il deserto dell’Africa e dell’Asia.
Tutto ciò che bisogna sapere sulla gazzella
Caratteristiche fisiche
Ciò che favorisce la sua rinomata agilità, è la struttura leggera e snella di questo formidabile mammifero selvatico. La gazzella possiede gambe molto lunghe e sottili, che gli permettono di raggiungere una velocità massima, in accelerazione, di 100 chilometri all’ora. Anche sulla lunga distanza il suo record è davvero imbattibile. Parliamo di oltre 50 km/h di media, con l’eccezione della Gazzella di Thomson (di cui parleremo più avanti) che può spingersi ben oltre e toccare i 64 km/h.
In natura esistono circa 18 specie differenti di gazzella, a loro volta suddivise nei sottogeneri Gazella, Eudorcas e Nanger. A livello di fama, quelle più importanti sono due:
Gazzella di Grant (Nanger granti)
I diversi tipi di gazzelle sono molto differenti tra di loro. Ad esempio, quella di Gran è forte e robusta. Di colore giallo scuro, ha una striscia nera sopra le due zampe posteriori, mentre l’interno delle gambe è sempre bianco. È un animale grande, può raggiungere i 90 centimetri di altezza e pesare da 55 a 80 chili. Anche le corna hanno un aspetto poco amichevole. Sono lunghe e robuste, arricciate secondo una curva che rispetta l’andamento di una onda.
Indubbiamente, osservare le corna ha aiutato i professionisti a determinare i tipi di gazzelle che esistono. Come spesso accade anche in altri animali, nelle femmine sono meno pronunciate e più sottili.
Gazzella di Thomson (Eudorcas thomsonii)
Quella di Thomson presenta una vistosa striscia nera su tutto il corpo, che è di colore marrone tendente al giallo. La coda di questa gazzella, a differenza della precedente di Grant, è ricoperta da lunghi peli. Forse per distrarre eventuali predatori all’inseguimento.
Rispetto alle dimensioni del corpo è pero più piccola e di solito pesa da 20 a 30 chili. Le sue corna possono raggiungere i 30 o i 40 centimetri e piegarsi all’indietro, con la differenza che la punta è minacciosamente rivolta in avanti.
Habitat e comportamento
Questo animale agile e rapido vive nella savana africana e nel sud-est asiatico, normalmente in pianura e spazi aperti con poca vegetazione, o di piccole dimensioni. In questo modo è in grado di sopperire al fabbisogno calorico ma senza accumulare mai troppo peso.
Rispetto alle tecniche di sopravvivenza, a parte la velocità che trova solo nel ghepardo un degno rivale, le gazzelle sono molto attente alla presenza di eventuali predatori. Dormono poco, alternandosi con altri membri della mandria, in modo da non essere sorprese. Solamente in rari casi, leoni e iene riescono ad avventarsi su una gazzella ancora distesa per terra.
La gazzella di Thomson presenta un modo particolare di affrontare i pericoli: fa un salto caratteristico e molto esagerato che viene chiamato “stotting“. Questo consiste nel saltare con la testa e le gambe rigide e la coda tesa, mentre rimbalza sul terreno più volte di seguito. In questo modo può avvertire le altre gazzelle del pericolo e riunirsi per fuggire lontano. Inoltre, è una dimostrazione di forza che serve per tenere lontano potenziali nemici.
I principali predatori delle gazzelle sono questi, nel seguente ordine:
- Leopardo.
- Leone.
- Coccodrillo.
- Iena.
- Ghepardo.
Cosa mangia la gazzella?
Le gazzelle sono ruminanti erbivori. Il loro cibo consiste in arbusti, erbe e qualsiasi pianta che trovano che abbia abbastanza liquidi per aiutarle a superare il calore del loro habitat e a non disidratarsi. A volte mangiano insetti e larve, ma non è un atteggiamento solito.
Come si riproducono le gazzelle?
Quando le femmine entrano in calore, i maschi combattono tra loro per decidere chi monterà la femmina. Sono scontri brevi, e anche se a prima vista sembra che stiano giocando, molti esemplari terminano la lotta con le corna spezzate o scheggiate.
Sebbene siano animali silenziosi, nel corteggiamento emettono grugniti molto caratteristici che servono per identificarsi tra loro. Tali suoni sono comunque emessi a un livello molto basso, per non attirare l’attenzione dei pericolosi felini.
Il periodo di accoppiamento della gazzella va da settembre a novembre, un calendario quasi naturale in modo da permettere ai cuccioli di nascere in primavera. Una stagione sicuramente meno complicata per i loro giovani e più deboli organismi.
Adesso, ogni volta che vedrete in televisione una gazzella, potrete cercare di riconoscere se si tratta di un esemplare di Grant o di Thomson. Vi divertirete molto, ne siamo certi. Ancora una volta, insomma, abbiamo voluto darvi l’occasione per imparare qualcosa di nuovo su uno degli animali più interessanti e belli del nostro pianeta.
Autori delle immagini: Allan Hopkins e fcmarriot
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